National Day of Unplugging, come disintossicarsi dal digitale?

La difficile situazione sanitaria ha influito sulla routine quotidiana. Il 53% degli italiani è online almeno 8 ore al giorno per lavoro.

National Day of Unplugging

In occasione del “National Day of Unplugging”, MioDottore ha condotto un’indagine per capire la relazione degli italiani con la tecnologia.

L’obiettivo è quello di esplorare come la pandemia abbia influito non solo sul loro stile di vita, ma anche sul loro approccio nei confronti della tecnologia e la loro propensione a mettersi in modalità offline.
Il dottor Andrea-René Angeramo, psicologo e psicoterapeuta, ha aderito al progetto e ha stilato le cinque regole per supportare gli utenti.

La difficile situazione sanitaria ha influito sulla routine quotidiana. Il 53% degli italiani è online almeno 8 ore al giorno per lavoro. Tra questi, il 39%, una volta terminata la to do list lavorativa, rimane collegato anche nel proprio tempo libero.

Oltre ai motivi di lavoro e studio, cosa tiene però connessi gli italiani a smartphone, pc e tablet? Quasi uno su due impiega questi strumenti per mantenere i contatti con le persone care (42%), il 31% per leggere e tenersi informati, fare shopping da casa (25%), guardare film e serie TV (21%), curiosare tra app e giochi online (19%) e praticare sport all’interno delle proprie mura domestiche (7%).

National Day of Unplugging

Il 53% degli italiani controlla le notifiche di e-mail e social media come prima cosa al mattino appena sveglio. Il 57% dei rispondenti non toglie lo sguardo dal proprio cellulare, neppure a tavola, sia quando pranza a casa (24%) sia quando mangia fuori (15%).

Più della metà degli intervistati ritiene che la propria routine giornaliera trarrebbe importanti benefici se si riuscisse a trascorrere meno tempo senza smartphone, pc e tablet. I rischi che si possono corre sono molteplici: dal non accorgersi nemmeno del tempo che passa (per il 54%), al sentirsi alienati (19%) o isolati (8%).

E se si chiedesse agli italiani di restare offline per un’intera giornata?

La quasi totalità degli intervistati (87%) sarebbe disposto a sconnettersi per ventiquattro ore consecutive. Molti ritengono di poterci riuscire senza problemi (66%), mentre altri pensano sarebbe faticoso (21%). Inoltre, quasi un quinto si dice disponibile a pianificare periodicamente intere giornate digital detox.

Tra le azioni pratiche considerate più efficaci emergono anche il disattivare le notifiche di e-mail e social media (14%). Ma anche tener monitorato il tempo trascorso online sullo smartphone (14%) o spostare la TV dalla camera da letto (6%).

National Day of Unplugging – le 5 regole d’oro dell’esperto per aiutare gli utenti a disconnettersi:

  • Staccarsi dagli strumenti tecnologici a partire dalle ore 20:00 e non collegarsi mai prima che siano trascorse almeno tre ore dal risveglio, così da preservare il ritmo circadiano, quello sonno-veglia, e la qualità del riposo.
  • Costruire un programma giornaliero, anche con schedule programmate, per gestire la quantità di tempo offline. Stilare l’agenda sulla base di questa priorità e discutere dei risultati con una persona cara.
  • Riscoprire la sensorialità: olfatto, vista, gusto, mangiare lentamente. In questo modo si rompe il meccanismo da gratificazione artificiale e ci si sposta su quello più ancestrale.
  • Seguire un corso di mindfulness (MBSR) basato sulla riduzione dello stress: una rivoluzione di consapevolezza attraverso pratiche di meditazione rivolte al presente e alla percezione del corpo anche in assenza di stimoli, per spezzare le modalità tipiche ansiose, combattendo la tendenza al giudizio, all’anticipazione e alla ricerca della stimolazione.
  • Aumentare la qualità e la quantità di relazioni: requisito fondamentale per sviluppare una difesa efficace verso l’iperconnessione e l’impulsività.