In uno scenario globale dove i dati stanno assumendo sempre più importanza, WD illustra le proprie soluzioni di archiviazione per data center.
I centri dati moderni sono sempre più sottoposti a intensivi cicli di lavoro. In questi ambienti sono richieste performance, capacità e resilienza di alto livello.
Western Digital è stata, ed è, protagonista di questo comparto; una fetta di mercato che negli anni ha vissuto importanti mutazioni, sospinta principalmente dalle innovazioni tecnologiche.
WD realizza i supporti, i controller, le testine e i firmware dei propri device, per realizzare una vera integrazione verticali all’interno del proprio offering.
L’azienda è in grado di offrire componenti NAND, Embedded Flash, Storage Card e USB token, dispositivi portatili, storage interni per PC, notebook, workstation e server. Nell’ultimo periodo, WD si sta interessando allo sviluppo di storage JBOD e JBOF, storage server e unità NVMe-over-fabric.
Nei data center, una maggiore efficienza è sempre auspicabile; a questo porta l’adozione di soluzioni SSD NVMe e l’utilizzo di tecnologie hard disk innovative.
Tra i manager che ci hanno raccontato le novità del brand: Davide Villa, Director, EMEAI Business Development, Darragh O’Toole, Snr Product Marketing Manager EMEAI, e Manfred Berger, Sr Mgr Bus Dev Platforms EMEA (rispettivamente da sinistra a destra nella foto).
Archiviazione per data center, SSD e NVMe
In particolare, si è parlato della piattaforma OpenFlex Data24 NVMe-oF e delle unità Ultrastar DC SN840 NVMe SSD. Grazie ai controller RapidFlex è possibile disporre di risorse di rete basate sullo standard NVMe e con velocità tipiche di setup connesse direttamente a endpoint/server.
Come precisa O’Toole, la tecnologia NVMe sta registrando sempre maggiori consensi, in un momento in cui è in grado di offrire un superiore livello di IOPS, pur mantenendo un target di prezzo simile ai comuni drive SATA, decisamente più lenti.
NVMe è più veloce perché comunica direttamente con la CPU, sfruttando molteplici bus paralleli, sfruttando accesso DMA e 256 IRQ. Diversamente, lo storage su bus Serial Ata, anche se di tipo SSD, è trattato ancora oggi come le convenzionali unità meccaniche. Lo standard AHCI e l’interprete HBA impongono serie limitazioni di performance. Uno storage SATA può dunque spingersi sino a 600 MB/s di picco, contro i 4 GB/s delle unità PCIe x4 SSD.
In questo contesto, WD affianca ai device SN640, i veloci Ultrastar DC SN840 NVMe SSD a doppia porta. Si tratta di una evoluzione del modello SN640, sempre basata sul bus standard PCIe 3.1 e sulle medesime memoria NAND BiC4 3D TLC. A cambiare è il controller NVMe 1.3c, ora capace di gestire più canali di comunicazione. Il dispositivo SAS offre una doppia porta, un formato U.2 da 15 mm e capacità sino a 15,36 TByte.
Archiviazione per data center, gli hard disk
Analogamente, WD ha annunciato un’estensione delle capacità e della tecnologia HDD. Sfruttando le innovazioni della piattaforma con tecnologia Ultrastar HDD da 18 e 20 TByte, la famiglia di prodotti WD Gold ora potrà contare su nuove capacità CMR HDD da 16 e 18 TByte. È inoltre disponibile una linea aggiornata di piattaforme Ultrastar con sistema JBOD e un server di storage ibrido Ultrastar.
Le soluzioni Ultrastar DC HC650 host-managed SMR HDD da 20 TByte e Ultrastar DC HC550 CMR HDD da 16 e 18 TByte rappresentano la prima realizzazione commerciale della tecnologia EAMR. Insieme con il design HelioSeal di Western Digital per ottenere straordinari risultati in termini di efficienza energetica e innovazioni meccaniche, come il primo TSA del settore per migliorare la precisione del posizionamento della testina e fornire maggiori capacità, queste unità offrono una densità areale leader nel settore. Queste unità a nove dischi consentono inoltre ai clienti di eseguire un provisioning e ridimensionamento dei loro data center in maniera più efficiente con un migliore impatto sul TCO.
Già disponibili e con una garanzia limitata di cinque anni, i nuovi WD Gold CMR HDD sono specificatamente progettati per un uso nei server e nei sistemi di archiviazione di fascia enterprise. Sono stati costruiti appositamente per carichi di lavoro pesanti e un’ampia gamma di applicazioni per big data.
Con un MTBF di 2,5 mln di ore, i WD Gold HDD forniscono livelli avanzati di affidabilità e durata. Le unità sono progettate per la gestione di carichi di lavoro fino a 550TB all’anno, che è tra i più alti di qualsiasi hard drive da 3,5”.
Archiviazione per data center
Western Digital annuncia anche le soluzioni Ultrastar Data60 e Data102 con sistemi JBOD e i server di archiviazione Serv60+8 che sono stati aggiornati per sfruttare le unità Ultrastar DC HC550 CMR HDD da 16 e 18 TByte di fascia enterprise.
Con fino a 1.836PB in un sistema a 4U, queste nuove piattaforme sono già disponibili con una garanzia limitata di cinque anni. Le piattaforme Ultrastar con l’aggiornamento delle unità Ultrastar DC HC650 20TB SMR HDD saranno disponibili nel prossimo trimestre.
Sfruttando la sua conoscenza delle caratteristiche e dei sistemi delle unità, Western Digital ha introdotto due innovazioni in termini di design su queste piattaforme per una maggiore affidabilità dei dati.
La tecnologia per l’isolamento delle vibrazioni brevettata da Western Digital, IsoVibe aiuta ad assicurare livelli di performance costanti e stabili anche in presenza di carichi di lavoro pesanti.
Inoltre, l’innovativa tecnologia di Western Digital per il raffreddamento ArcticFlow consente alle unità di lavorare a temperature più basse e costanti rispetto ai tradizionali sistemi, con un risultato di riduzione della velocità della ventola, riduzione delle vibrazioni, un minor consumo energetico, operazioni più silenziose e un livello maggiore di affidabilità.
È stato dimostrato che la combinazione delle tecnologie IsoVibe e ArcticFlow consente di ridurre i resi delle unità del 62 % rispetto alle piattaforme Western Digital della generazione precedente.
Archiviazione per data center
Western Digital prosegue continuamente il suo percorso di innovazione. Il portfolio WD include l’infrastruttura componibile open OpenFlex NVMe-oF.
OpenFlex Data24 consente che la larghezza di banda delle unità Ultrastar NVMe SSD possa essere condivisa da più host su un sistema di data fabric come se fossero inseriti localmente nel bus PCIe all’interno di sistemi x86.
Questo fornisce agli operatori dei data center una maggiore flessibilità per scalare la capacità e utilizzare più efficientemente lo storage Flash disaggregato.
Disponibile con fino a 24 unità Ultrastar DC SN840 NVMe SSD sostituibili a caldo, OpenFlex Data24 fornisce una capacità di storage condivisa fino a 368 TByte in un fattore forma 2U.
Il design include anche i nuovi controller RapidFlex RDMA-enabled NVMe-oF per raggiungere elevati livelli di connettività di rete e bassissima potenza. Esso consente a fino a sei host di essere direttamente connessi a una rete Ethernet a 100 Gb senza la necessità di uno switch esterno.
I controller RapidFlex forniscono una latenza inferiore ai 500 nanosecondi, con prestazioni di 13M IOPS / 70 GB/s quando si aggiungono fino a sei adattatori a OpenFlex Data24.