Automotive sotto attacco, FireEye analizza il cyber spionaggio

auto connesse Automotive sotto attacco, FireEye analizza il cyber spionaggio

L’industria automobilistica, tra le più innovative e dinamiche, è sempre più al centro di minacce specializzate e campagne di cyber spionaggio sofisticate.
Vi sono diversi rischi informatici, più o meno importanti, che potrebbero colpire i produttori automobilistici. Ad esempio: danni alla reputazione aziendale e al brand, possibili sanzioni pecuniarie e perdita di guadagni, perdita di nuovi clienti e della fedeltà di quelli esistenti.

Una delle più recenti minacce verso l’industria automobilistica è l’emergente attività di spionaggio. In passato, questa tipologia di attacchi ha avuto come obiettivo principale dati di ricerca e di sviluppo dei produttori automobilistici, con gruppi hacker particolarmente attivi a spiare i progressi tecnologici dei produttori occidentali, utilizzandoli per il proprio sviluppo economico. Più di recente, invece, sono stati presi di mira anche dati e processi operativi. Grazie alla progressiva modernizzazione e digitalizzazione, i dati relativi all’intelligenza artificiale per la guida autonoma o per lo sviluppo di potenti batterie, sono un interessante obiettivo per gli hacker. Le informazioni sottratte, tramite attività di spionaggio, danneggiano gravemente l’azienda che ha subito il furto.

Gli attaccanti non si limitano a prendere di mira le auto connesse, ma conducono anche campagne di spionaggio informatico rivolte ai produttori così da ottenere un vantaggio competitivo. FireEye negli ultimi anni ha rilevato molteplici intrusioni nell’industria automobilistica in Europa, soprattutto da parte di gruppi hacker cinesi. Ulteriori attività sono state osservate provenire anche da Corea del Nord e Vietnam.
Poiché i veicoli diventano sempre più complessi e sempre più connessi a Internet, questi sono sempre più vulnerabili a eventuali attacchi informatici.

Gli hacker vietnamiti in linea con le attività statali stanno prendendo di mira le aziende automobilistiche straniere con attacchi che sembrano supportare gli obiettivi statali di produzione di veicoli. Il gruppo denominato da FireEye APT32, le cui attività risalgono al 2014, ha visto questa tipologia di attacchi accelerare, a partire dall’inizio di febbraio. Questi non sembrano essere finalizzati all’acquisizione della proprietà intellettuale, ma piuttosto alla ricerca di informazioni operative.
Il gruppo hacker ha preso di mira anche società di sicurezza, infrastrutture tecnologiche e società di consulenza ed ha diffuso minacce verso attivisti politici. Mentre gli aggressori provenienti da Cina, Iran, Russia e Corea del Nord rimangono quelli più attivi nelle minacce di spionaggio informatico rilevate da FireEye. Vi è un numero crescente di Paesi emergenti coinvolti in questa attività, come nel caso di APT32.

Le Nazioni conducono campagne di spionaggio informatico contro l’industria automobilistica, anche con l’obiettivo di ottenere informazioni sui progressi tecnologici che possano essere utilizzate per applicazioni militari. Rubare la proprietà intellettuale a un progettista o a un produttore automobilistico potrebbe fornire agli Stati dati su una varietà di tecnologie utili nel campo militare come, ad esempio sistemi per i veicoli autonomi, tecnologie relative all’intelligenza artificiale e pacchetti di sensori; il tutto senza dover condurre attività di ricerca e sviluppo spesso costose e dispendiose in termini di tempo.

FireEye ha preso in osservazione numerosi sistemi di controllo presenti in ambienti industriali e in stabilimenti di produzione nel settore automobilistico in tutta Europa e nel mondo. Nonostante questi ambienti siano obiettivo di attività informatiche malevole, sono state prese di mira anche aziende più piccole attive nella supply chain, in quanto spesso percepite come un bersaglio più semplice da compromettere e utilizzate per sfruttare la fiducia tra le parti per accedere ai network dell’obiettivo principale.

Per ottenere la sicurezza delle informazioni presenti nel network aziendale, è importante implementare tecnologie più avanzate. L’autenticazione può essere un grosso difetto di affidabilità e sicurezza e le attività operative devono essere in grado di autenticare, in anticipo, le identità di rete. Con la continua evoluzione delle minacce alla sicurezza, la maggior parte delle organizzazioni continua a dipendere da soluzioni di sicurezza reattive e basate sulla tecnologia, per proteggere i loro beni più preziosi.

La tecnologia da sola non protegge completamente da un determinato attaccante ed è difficile e costoso trovare, assumere, formare e trattenere gli esperti di sicurezza, specialmente quelli specializzati nella ricerca di minacce segrete.
È necessario monitorare la rete 24 ore su 24 con un approccio proattivo, guidato da analisi, che sfrutta le più recenti informazioni sulle minacce apprese dall’esperienza. Il servizio gestito di rilevamento e risposta combina l’esperienza riconosciuta nel settore della sicurezza informatica, la tecnologia e una conoscenza senza paragoni degli attaccanti, per contribuire a ridurre al minimo l’impatto di una violazione. I professionisti specializzati in cyber security possono monitorare continuamente le minacce informatiche globali e sfruttare l’intelligence su macchine, campagne, avversari e vittime, acquisita in prima linea nei più importanti attacchi informatici al mondo.