Secondo Dynabook l’evoluzione della tecnologia mobile e le differenti dinamiche produttive sono destinate a cambiare a breve il modo di lavorare anche nelle PMI. Il miglioramento delle modalità di connessione dei dipendenti in ufficio, ad esempio, offre molti vantaggi: maggiore produttività, miglior accesso a informazioni e contenuti ovunque ci si trovi. Inoltre, l’arrivo del 5G incrementerà la mobilità, abilitando maggiori funzionalità attraverso varie tecnologie, come cloud ed edge computing, AR e VR, dispositivi wearable, AI e automazione.
Massimo Arioli, Business Unit Director Italy, Dynabook Europe GmbH
Tutte queste innovazioni costituiranno un vantaggio per le Pmi, che godranno di una maggiore agilità. E’ però importante che le piccole aziende capiscano appieno quali sono le principali sfide portate dalla mobilità, dove al primo posto troviamo la sicurezza. Il management IT nelle piccole-medie imprese gioca quindi un ruolo fondamentale nel garantire massima efficienza operativa e sicurezza, imprescindibili in questa fase di trasformazione che stiamo vivendo.
Le tecnologie fattore trainante per il mobile working
Secondo IDC, entro la fine del 2021, il 60% delle Pmi a livello mondiale disporrà di un supporto formale o informale per i lavoratori mobile. Le tecnologie apriranno la strada a questo cambiamento, specialmente il cloud computing – permettendo alle Pmi di accedere ovunque alle informazioni – così come l’aggiornamento delle reti cellulari per offrire maggiore velocità e minor latenza.
Naturalmente anche il 5G promette di fare da apripista alla nuova generazione di soluzioni IoT. I dispositivi wearable, come ad esempio gli smartwatch, offrono funzionalità agili e veloci ai dipendenti in movimento. Anche i dispositivi come gli smartglass, grazie alle funzionalità hands-free, cambieranno il modo di lavorare a chi opera nell’ambito di ingegneria, produzione e logistica. Queste innovazioni devono molto alla crescente importanza dell’edge computing: Strategy Analytics prevede, infatti, che entro il 2025, il 59% delle implementazioni IoT elaborerà i dati attraverso l’edge computing.
La sicurezza grande sfida per le Pmi
La tecnologia aziendale tradizionale, come i notebook, rimarrà senza alcun dubbio fondamentale per le Pmi. Sempre più leggeri, potenti e sicuri, i dispositivi come Portégé X30T di Dynabook sono stati creati per soddisfare le crescenti esigenze mobile della forza lavoro di oggi.
Massimo Arioli, Business Unit Director Italy, Dynabook Europe GmbH
Il “PC as a Service”, che prevede la sottoscrizione di un abbonamento da parte delle aziende per la fornitura di dispositivi e servizi piuttosto che l’acquisto, si sta affermando come un modello efficace per ottenere un aggiornamento tecnologico su base continuativa. Con la crescita del modello PC as a Service e del mobile working, la forza lavoro del futuro sarà più sicura che mai.
Un servizio comune offerto all’interno del modello PC as a Service è la data recovery. Il recente primo anniversario dell’entrata in vigore del GDPR ricorda che le Pmi devo mettere al primo posto la sicurezza in questo panorama guidato dai dati. Lo scorso anno Sonic Wall ha registrato un aumento del 217% degli attacchi IoT: oggi i dipendenti si devono adattare a un panorama più ampio delle minacce, creato dall’arrivo dei dispositivi IoT, come i wearable.
La sicurezza continuerà a rivestire la massima importanza per le aziende più piccole. Per essere protetti e conformi, è evidente che i responsabili IT devono avere a disposizione gli strumenti giusti per combattere le minacce, garantendo al contempo che i dipendenti siano consapevoli del potenziale impatto e formati sull’importanza della data security e del loro ruolo nel garantire la protezione della rete. Molte soluzioni offrono una sicurezza efficace, che è spesso la ragione principale che ne determina la crescente adozione. Le soluzioni di mobile edge computing, per esempio, consentono di crittografare localmente i dati e tradurli in protocolli di comunicazione prima di essere inviati al core della rete aziendale via cloud.
Tuttavia queste soluzioni avranno un utilizzo limitato da parte delle Pmi finchè lo staff non imparerà come salvaguardare l’azienda. Secondo una ricerca condotta da Dynabook, quasi il 48% dei responsabili IT in Europa considera la formazione in ambito tecnologico come un investimento prioritario.