Microsoft racconta la rivoluzione digitale che riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale italiano in un evento in collaborazione con il network ICOM Italia. Svoltosi a Milano il 10 giugno, “La Trasformazione Digitale nei Musei” ha visto la partecipazione di Francesco Del Sole, Direttore della Divisione Education di Microsoft Italia, insieme a Catherine Devine, Direttore della Divisione Libraries & Museums Microsoft, e Tiziana Maffei, Presidente ICOM Italia, oltre a rappresentanti di alcune importanti realtà museali italiane e internazionali, che hanno illustrato i vantaggi della trasformazione digitale e di come possa contribuire, da un lato, alla crescita del settore museale del nostro Paese, attraverso un’evoluzione dei modelli di business e, dall’altro, a introdurre modalità nuove per promuovere la conoscenza del nostro patrimonio culturale, a beneficio di tutti, visitatori e cittadini.
Francesco Del Sole, Direttore della Divisione Education di Microsoft Italia
Il patrimonio artistico e culturale del nostro Paese è famoso in tutto il mondo e attrae ogni anno milioni di visitatori che vogliono conoscere i nostri luoghi e le opere dei nostri artisti. L’Italia, infatti, non solo è la prima nazione al mondo per numero di siti Patrimonio dell’Unesco ma vanta oltre 4.800 Musei su tutto il territorio nazionale. I nuovi trend digitali come Cloud e Intelligenza Artificiale sono importanti leve strategiche per la crescita e l’innovazione di questo settore. In Microsoft ci impegniamo per sostenere queste realtà nel loro processo di trasformazione digitale e aiutarle a comprenderne i benefici, sia da un punto di vista dei processi sia dei servizi per i visitatori. Le nuove tecnologie infatti possono offrire modalità innovative e sempre più coinvolgenti per avvicinare le persone all’arte e alla nostra cultura.
Due case history di successo
Dopo un lungo lavoro di restauro e di generale rinnovamento delle collezioni, il nuovo Rijksmuseum, dalla riapertura nel 2013, ha visto raddoppiare in poco tempo il numero dei visitatori – da un milione nel 2005 a oltre 2 milioni nel 2013 – con un aumento significativo delle attività a tutti i livelli. Ma non solo. La rivoluzione digitale ha portato il museo a ripensare alle modalità con cui raggiungere il proprio pubblico di riferimento. Per far fronte a queste necessità, il Rijksmuseum ha adottato il Cloud Computing di Microsoft attraverso il quale ha potuto creare un’infrastruttura IT in grado di sostenere la sua rapida crescita e di offrire servizi innovativi a tutti i visitatori. Il museo ha implementato infatti l’intero ecosistema cloud di Microsoft, adottando Azure, Dynamics 365 e Office 365 per ottimizzare i processi, centralizzare la gestione del dato e introdurre un nuovo modo di lavorare, promuovendo la comunicazione e la condivisione tra i dipendenti. Grazie a Microsoft il museo ha potuto fare leva su nuovi tool per promuovere le proprie collezioni e valorizzarle in tutto il mondo: l’introduzione dell’app Rijksmuseum con informazioni e contenuti utili prima, dopo e durante la visita è solo un esempio. Il cloud computing Microsoft ha consentito inoltre di potenziare in modo significativo il Rijkstudio, ovvero una sezione del sito web dove accedere a tutte le collezioni e opere del Museo.
Nel corso dell’appuntamentoè stato anche presentato il progetto “Raffaello in Minecraft”, rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado che unisce cultura e gaming con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo dell’arte e in particolare alla storia dell’artista marchigiano. Gli studenti provenienti da tutta Italia sono stati chiamati a creare contenuti sulla vita di Raffaello facendo leva su Minecraft: education edition, gioco Microsoft che consente di conoscere ed esplorare nuovi mondi in un ambiente immersivo e coinvolgente, aiutando i più giovani ad acquisire competenze digitali e a sviluppare creatività e capacità come la collaborazione e il problem-solving. I progetti che si sono distinti per portata innovativa e creatività saranno esposti all’interno del nuovo allestimento permanente della Galleria Nazionale delle Marche, a fianco delle opere dell’artista, in occasione delle celebrazioni del 500 anniversario della sua morte in programma per il 2020.