Le multinazionali Bip e MIP hanno illustrato l’edizione 2018 del Master in Energy Management per formare i futuri dirigenti del comparto delle multiutility. Arrivato alla 13a edizione il Master in Energy Management non solo si propone di avviare la preparazione di futuri manager nel settore dei servizi di pubblica utilità (energia, gas, etc.), ma anche di consentire alle aziende sponsor di inserire nel proprio organico professionalità con competenze e potenzialità di particolare interesse.
Il master, al via il prossimo ottobre, è un percorso full time di 12 mesi (6 mesi di aula e fino a 6 mesi di stage presso una delle aziende partner o a Bip).
Carlo Capè, co-fondatore e Amministratore Delegato di Bip-Business Integration Partners e membro del cda del MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business, con Andrea Sianesi, Dean del MIP, e Vittorio Chiesa, Direttore del Master in Energy Management, hanno presentato i contenuti e gli obiettivi del corso nella tavola rotonda “La Strategia Energetica Nazionale alla prova del mercato: realtà o immaginazione?”.
Il focus della tavola rotonda era sull’analisi, condotta dall’Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano in collaborazione con gli esperti di Bip, del piano previsto dalla Strategia Energetica Nazionale 2017, che traccia le linee guida sul settore energetico italiano da qui al 2030.
Gli esperti hanno sottolineato che la spinta sulle rinnovabili, con l’uscita dal carbone con dismissione di 8 GW di impianti, porterà nel 2030 le rinnovabili a coprire circa il 60% del fabbisogno elettrico totale (con 184 TWh di produzione di energia elettrica).
Da qui uno sviluppo delle installazioni di fotovoltaico, che dovrebbe passare da 23 TWh a 72 TWh, e dell’eolico da 15 TWh a 40 TWh.
L’analisi ha evidenziato anche il cambiamento che il mercato del gas sta vivendo, dovuto all’esigenza di diversificare gli approvvigionamenti e garantire un livello di sicurezza adeguato. Nonostante negli ultimi 10 anni la domanda sia diminuita del 16%, è cresciuta la dipendenza italiana dalle importazioni, a causa della riduzione del 47% della produzione interna.
In questo contesto si sta sviluppando l’utilizzo del Gas Naturale Liquefatto per la mobilità e per l’alimentazione di zone non coperte dalle reti di trasmissione, come ad esempio la Sardegna.
Ad approfondire il tema degli sviluppi occupazionali del settore e a spiegare il valore aggiunto del master dal punto di vista delle imprese che operano in ambito energy, sono intervenuti I rappresentanti di alcuni player del settore energetico, come Bruno Burigana, Direttore Human resources & Organisation di Italgas, Giorgio Colombo, Executive VP HR, ICT & Procurement di Edison, Emilia Rio, Direttore Risorse Umane e Organizzazione di A2A, e Chicco Testa, Presidente di Sorgenia,
Carlo Capè, Amministratore Delegato di Bip
Il Master Energy ha da sempre il duplice obiettivo, da un lato, di fornire a giovani professionisti tutte le competenze valide e complete necessarie per lavorare in questo ambito e, dall’altro, quello di consolidare un settore dove c’è offerta di lavoro ma dove, come testimoniano le aziende energetiche, non è facile trovare risorse adeguate. Posso con fierezza affermare che, grazie ad un placement che si avvicina al 100%, abbiamo finora formato oltre 250 allievi inserendoli nel mondo del lavoro e che intendiamo continuare su questa strada.
Vittorio Chiesa, direttore del MEM
Quello energetico è un comparto che mostra tassi di crescita estremamente significativi, sia livello nazionale che internazionale. Il Master intende formare giovani neolaureati, o con breve esperienza lavorativa, in modo che conoscano il settore dell’energia nei suoi aspetti strategici, organizzativi e funzionali, così da comprenderne le dinamiche in atto e coglierne tutte le opportunità di business. L’efficacia del prodotto è data dalla collaborazione tra MIP e Bip, dunque dall’integrazione delle competenze specialistiche della faculty accademica del MIP con la conoscenza del mondo aziendale di Bip.