David Mills, CEO di Ricoh Europe, ci spiega quali debbano essere le priorità per le medie imprese europee, in uno scenario di continua innovazione tecnologica e di nuovi prodotti.
Nella Formula 1 i piloti ricevono tutta l’attenzione e gli onori, ma in realtà è il contributo dell’intero team a fare la differenza. I pit stop possono durare anche pochi secondi in una gara, eppure il lavoro svolto determina spesso l’esito della gara.
Allo stesso modo le aziende di medie dimensioni rappresentano solo il 2% delle imprese europee, ma generano oltre il 30% del fatturato di tutta Europa. Ma nonostante siano il motore dell’economia europea, le medie imprese si sentono trascurate rispetto alle piccole e grandi aziende e soffrono della sindrome del figlio di mezzo. Queste aziende sono in grado di creare valore economico e opportunità; tuttavia molte non ricevono il supporto necessario ad affrontare le sfide di business perché tutta l’attenzione degli enti governativi e degli istituti finanziari è rivolta alle start-up e alle grandi aziende. In particolare ci sono due fattori che frenano lo sviluppo di queste aziende: la complessità del contesto normativo e la difficoltà ad accedere a finanziamenti che permetterebbero loro di investire nel lungo periodo.
Secondo la ricerca che abbiamo commissionato, la sindrome del figlio di mezzo frena non solo queste aziende, ma l’intera economia europea. La buona notizia è che le medie aziende sono molto dinamiche e hanno fiducia nelle loro possibilità. Nell’ultimo anno il tasso di crescita medio delle aziende coinvolte nella ricerca è stato del 16,5% e una su cinque è cresciuta di oltre il 30%. Si tratta di un ottimo risultato considerando che il tasso di sviluppo EU complessivo (2015) si è attestato all’1,8%.
Sebbene le medie aziende siano molto differenti una dall’altra, dalla ricerca Ricoh sono emersi alcuni aspetti comuni. Abbiamo chiesto alle imprese di evidenziare le priorità di business per i prossimi due anni e sono emersi cinque obiettivi principali.
1. Sviluppo di nuovi prodotti/servizi
Le medie aziende europee stanno cercando nuovi modi per ampliare il proprio portfolio di prodotti e servizi. Questo è particolarmente vero nei mercati in rapida crescita, come ad esempio la Russia, dove il 51% delle aziende del campione ha identificato il lancio di nuovi prodotti e servizi come assoluta priorità. In Italia la percentuale che ha indicato tale aspetto è del 42%.
Per il 25% delle aziende europee l’implementazione di tecnologie digitali è stata fondamentale per generare nuove opportunità di fatturato, mentre il 24% ha affermato di aver ampliato grazie ad esse la propria quota di mercato. La maggior parte delle aziende è convinta che l’utilizzo di strumenti per l’analisi dei dati sia fondamentale per conoscere meglio i propri clienti. Purtroppo però molto spesso queste aziende non hanno né le risorse finanziarie necessarie per investire in innovazione tecnologica né le competenze per gestirne l’implementazione.
2. Gestione della crescita
Nei prossimi due anni le aziende di Paesi quali Francia (34%), Italia (30%) e Regno Unito (30%) si troveranno a gestire una forte crescita del proprio business. Questa è un’attività molto importante per le realtà che stanno abbandonando la dimensione di piccola azienda e che hanno quindi necessità di implementare processi e strutture formalizzate e sistemi di governance. Dalla ricerca emerge che il 38% delle medie aziende europee sta pianificando di quotarsi in borsa, mentre il 21% intende attuare operazioni di merger and acquisition.
3. Innovazione dei processi e utilizzo di tecnologie per guadagnare vantaggio competitivo
Le medie aziende sono consapevoli dell’importanza dell’ottimizzazione dei processi (aspetto indicato dal 42% del campione italiano), ma molte stanno incontrando difficoltà in questo percorso di miglioramento. La maggior parte (77%) afferma che per rimanere competitive sia necessario innovare i processi utilizzando la tecnologia. Sfortunatamente il 27% ha difficoltà nell’ottenere finanziamenti.
Le tecnologie per la digitalizzazione sono un’area di grande interesse. Tra i vantaggi ottenuti dalle medie aziende italiane che hanno già implementato tecnologie per la digital transformation vi sono: miglioramento del servizio ai clienti (indicato dal 38% del campione italiano), riduzione dei costi (38% del campione italiano) e ottimizzazione delle comunicazioni con i clienti (37% del campione italiano)
4. Miglioramento della produttività dei dipendenti
Molte aziende di medie dimensioni hanno difficoltà nell’attirare nuovi talenti (fattore indicato dal 24% delle aziende italiane – media europea: 27%) perché le persone preferiscono lavorare in imprese di grandi dimensioni. Il 58% del campione attribuisce questa difficoltà anche al fatto che non vengono messe a disposizione dei dipendenti tecnologie digitali all’avanguardia, un aspetto ritenuto molto importante specialmente dalle nuove generazioni. Per favorire l’ingresso in azienda di giovani talenti, le medie aziende devono disporre di soluzioni che consentano loro di svolgere al meglio il proprio lavoro e di essere produttivi. Il 32% del campione ha citato proprio l’aumento della produttività dei dipendenti come uno dei vantaggi ottenuti grazie alle tecnologie digitali.
5. Innovazione tecnologica per trasformare il business
Il 26% del campione ha citato la trasformazione digitale come una delle priorità per i prossimi due anni. Ma allo stesso tempo l’innovazione tecnologica è considerata una sfida a causa della mancanza di finanziamenti. Le aziende di medie dimensioni dovrebbero mantenere una visione ampia dell’IT piuttosto che focalizzarsi su singole problematiche e applicazioni, e valutare soluzioni per le comunicazioni digitali e la collaborazione – si pensi ad esempio a lavagne interattive e sistemi per la videoconferenza – per creare ambienti di lavoro moderni e in grado di attrarre i migliori talenti.
Capire in che modo intraprendere questo percorso di cambiamento verso la trasformazione digitale può non essere semplice e collaborare con partner e vendor fidati è un must per riuscire a superare la sindrome del figlio di mezzo che sta frenando lo sviluppo delle medie imprese.