Capgemini, i cittadini europei chiedono una PA più digitale e reattiva

Capgemini, i cittadini europei chiedono una PA più digitale e reattiva

Secondo la 13a edizione dello studio Benchmark Measurement of European eGovernment Services di Capgemini, i cittadini europei chiedono una PA più digitale e reattiva.
Anche se le pubbliche amministrazioni europee stanno gradualmente riuscendo a portare online sempre più servizi, i risultati nel tempo sono incrementali e devono essere accelerati per poter rispettare le crescenti aspettative di cittadini e imprese di tutta Europa. Ampliare le capacità digitali può favorire questa accelerazione e concretizzare le potenzialità del digitale da parte delle pubbliche amministrazioni.
Il report rivela anche una fortissima variazione tra le performance dell’eGovernment nei diversi Stati europei. Una fascia di Paesi che attraversa l’Europa da Sudovest a Nordest – una ‘Diagonale Digitale’ – riesce a fornire adeguatamente basi tecnologiche sopra la media europea, mentre altri Stati restano indietro.

Le performance si polarizzano
I risultati dell’ultimo eGovernment Benchmark mostrano una cauta accelerazione dei piani di implementazione dell’eGovernment in Europa. Il Benchmark valuta le aree prioritarie dell’eGovernment Action Plan 2011-2015 e misura i progressi compiuti su ogni area di priorità attraverso uno o più indicatori come la disponibilità e usabilità dei servizi pubblici digitali, la trasparenza delle operazioni delle autorità pubbliche, le procedure di erogazione dei servizi, il livello di controllo degli utenti sui propri dati personali e la disponibilità e usabilità dei servizi transnazionali per cittadini e aziende. Tutti i benchmark sono migliorati nel tempo, e a ogni misurazione biennale tutti i parametri hanno fatto segnare ulteriori progressi. Tuttavia sembra che le performance si stiano polarizzando, creando un gap sempre più ampio tra gli Stati più performanti collocati nella Diagonale Digitale, che corre dal Sudovest al Nordest d’Europa, e gli altri Paesi europei che non sembrano recuperare terreno.

Sette eventi di vita quotidiana: la crescita più forte nei servizi finanziari digitali e nelle registrazioni online
Tra il 2012 e il 2015 il Benchmark ha monitorato anche sette eventi relativi alla vita delle persone per misurare i progressi compiuti nella digitalizzazione dei servizi pubblici per imprese e cittadini. Tali eventi riguardano l’apertura di un procedimento per reclami di piccola entità, le normali operazioni di business, lo studio, il trasloco, l’avviamento di un’attività, l’acquisto e la guida di un’auto, e la perdita e il reperimento di un lavoro. La ricerca ha rilevato come, all’interno di questi eventi, la crescita più forte abbia riguardato i servizi finanziari digitali (dal 50% del 2012/13 al 59% del 2014/15) e le registrazioni elettroniche (dal 42% del 2012/13 al 54% del 2014/15). Questi servizi possono comprendere voci come ‘imposte sulle società’, ‘rimborsi IVA’ e ‘multe automobilistiche’, ciascuna delle quali si caratterizza come un servizio ad alta frequenza e a elevato volume di utenti. Da questo punto di vista, ha senso che tali servizi siano affrontati prioritariamente – forse anche perché producono gettito per lo Stato. Questo potrebbe spiegare perché, nonostante questi servizi possano sembrare maggiormente complessi in termini di sviluppo, il loro progresso non sia stato rallentato.