Ricoh sta portando avanti un interessante progetto in favore dei residenti delle zone del Giappone colpite dallo tsunami nel 2011. Stiamo parlando dell’iniziativa “Save the Memory Project”, con la quale l’azienda ha recuperato e restaurato circa 400mila fotografie andate disperse e danneggiate durante il terribile evento climatico di quattro anni fa.
Allo stato attuale, circa 90mila di queste foto sono state restituite ai proprietari, grazie soprattutto all’aiuto di organizzazioni locali e di numerosi volontari. Le foto sepolte dal fango e dai detriti sono state lavate, asciugate, digitalizzate mediante dispositivi multifunzione e archiviate in un database sul cloud. A ciascuna fotografia è stato assegnato un codice univoco, per poter organizzare categorie. Le ricerche possono essere effettuate presso uno dei cinque photo center locali. Quando una persona ritrova una foto che le appartiene, l’originale e tutti i dati associati le vengono restituiti.
Ricoh è attiva nei confronti della popolazione giapponese anche attraverso altre iniziative e ha avviato lo sviluppo di programmi di supporto per le scuole elementari ed eventi a Higashi Matsushima attraverso il Ricoh Science Caravan “Try to be a copier machine!”. Sono stati avviati programmi per la ricostruzione dell’attività della pesca a Minamisanriku, coinvolgendo ogni anno circa 200 dipendenti.
L’azienda è attiva nell’organizzazione di eventi per presentare i prodotti della regione Tohoku presso gli uffici aziendali del Gruppo, nella partecipazione al progetto dell’Associazione giapponese dei dirigenti aziendali “IPPO IPPO NIPPON” e supporta le donazioni tramite il Ricoh Social Contribution Club “FreeWill”, un’iniziativa nata dai dipendenti.