L’evento online Generative AI Week ha cercato di rispondere alla paura nei riguardi dell’GenAI, spesso causata da una scarsa o inesistente formazione necessaria per un uso a livello professionale. Dal 17 al 21 novembre 2025 sulla piattaforma AI Play, l’appuntamento ha erogato una formazione gratuita e pratica. I manager e i professionisti partecipanti hanno conosciuto da vicino i principali tool attualmente in uso: da Gemini Enterprise a Midjourney e ChatGpt, passando per Claude, Canva, VEO3, Perplexity e Lovable.
I lavoratori di Usa e Giappone a confronto sui timori legati alla GenAI
L’intelligenza artificiale generativa negli Stati Uniti e Giappone sta diventando lo spauracchio dei lavoratori. La convinzione generale è che fino a 3 su 10 tra di loro possano essere sostituiti entro i prossimi 5-10 anni. Questo è il risultato di una serie di sondaggi ed esperimenti randomizzati e pubblicati sul magazine Hiringlab.org. Le ricerche hanno coinvolto lavoratori a tempo pieno nei due Paesi e sono sorprendentemente simili nei risultati. Gli intervistati di entrambe le nazioni hanno infatti espresso aspettative similari riguardo al numero di posti di lavoro che la IA generativa sostituirà nel prossimo futuro. Sia in Giappone che negli Stati Uniti, hanno previsto che il 10% dei posti di lavoro sarà sostituito entro un anno, il 20% entro 5 anni e circa il 30% in Giappone e il 33% negli Stati Uniti nei prossimi 10 anni.
Quali le differenze nell’esposizione e nella familiarità
Curiosamente, gli intervistati residenti negli Usa che hanno dichiarato di utilizzare la IA generativa nella loro vita privata hanno riportato aspettative più elevate in termini di sostituzione del lavoro rispetto ai non utenti, con una differenza media di circa 5 punti percentuali. Ciò suggerisce che gli utenti statunitensi tendono a considerarla una forza più dirompente. Al contrario, gli utenti privati in Giappone non hanno riportato aspettative più elevate in modo similare a quanto avvenuto per i colleghi americani. Tuttavia va sottolineato che l’utilizzo privato di IA generativa è risultato molto più diffuso negli Stati Uniti (69%) che in Giappone (31%). Indicando così che le differenze nell’esposizione e nella familiarità con la tecnologia possono influenzare il modo in cui gli individui percepiscono il potenziale impatto della IA generativa.
Chi più utilizza la GenAI più la teme
Questo divario è confermato anche dalle differenze nella percentuale di annunci di lavoro relativi alla GenAI tra Giappone e Stati Uniti. Ad aprile 2025, solo lo 0,16% di tutti gli annunci di lavoro giapponesi menzionava una serie di parole chiave relative alla GenAI, rispetto allo 0,26% degli annunci di lavoro statunitensi. Il paradosso, apparentemente inquietante, dunque, è che chi più utilizza l’IA generativa più la teme. Ma, secondo gli esperti di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice si sta prendendo di mira il bersaglio sbagliato. Si tratta della più grande community italiana su questo tema e alla base della AI Week.
I numeri di Generative AI Week
Giacinto Fiore e Pasquale Viscanti, fondatori di Intelligenza Artificiale Spiegata Semplice
Non dovremmo aver paura dell’IA generativa, ma piuttosto del fatto di non saperla usare. Il problema reale, infatti, è che, se molti utilizzano l’IA generativa per divertimento o questioni personali, sono pochi, anzi, pochissimi quelli che sono adeguatamente formati per utilizzarla in modo professionale o che possa giovare alla produttività in un’azienda. Questo chiarisce subito la natura del problema, che i semplici utenti privati non possono cogliere. Un problema al quale, dal nostro punto di vista, abbiamo cercato di dare risposta con la Generative AI Week.
AI Week svela i primi ospiti dell’edizione 2026
Il successo della manifestazione è sottolineato dai numeri: 27 eventi live con il coinvolgimento di 14.587 iscritti. Diversi i temi trattati, compresa la parte normativa, con una riflessione sulla recente legge italiana sull’IA. Ora l’attività della community si rivolge alla prossima AI Week (19-20 maggio 2026). Sono previste già oltre 25mila presenze. Tra gli ospiti già confermati Luca Ferrari (CEO di Bending Spoons); Michele Catasta (Presidente di Replit); Philip Johnston (CEO di Starcloud); Silvia Wang (CEO di Serenis); Pau Aleikum Garcia (Co-founder di Domestic Data Streaming); Mercedes Bidart (CEO di Quipu).






