Tide di Moxoff prepara i dati per l’intelligenza artificiale

Tide è la soluzione che velocizza e riduce di molto i tempi di adozione delle soluzioni di intelligenza artificiale, per rendere le imprese più competitive.

Moxoff, parte del Gruppo Zucchetti, è nata nel 2010, fondata da tre professori del Politecnico di Milano con lo scopo di introdurre la matematica nei processi aziendali, per ottimizzarli e creare innovazione. Nel corso degli anni l’impiego della matematica si è evoluto per includere l’intelligenza artificiale e un approccio data driven.

Il 30 ottobre la società ha incontrato la stampa nella sua sede milanese, sia per affrontare il tema dell’accelerazione dell’impiego dell’intelligenza artificiale per sbloccare l’innovazione delle imprese sia per presentare il nuovo prodotto Tide. Hanno partecipato David Moscato, CEO Moxoff, Luigi Simeone, CTO Moxoff, Ilaria Moroni, Sr. ISV Partner Development Manager Microsoft.

L’intelligenza artificiale potenzia le aziende

Uno degli scopi di Moxoff è convincere le aziende a impiegare l’intelligenza artificiale, che oggi è uno strumento fondamentale per essere competitivi grazie all’ottimizzazione del processi produttivi.

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David Moscato
La conoscenza dell’AI è diffusa tra le imprese, ma manca la fiducia nella sua effettiva utilità. Più in dettaglio, secondo le indagini dell’Osservatorio PoliMi Artificial Intelligence e di Ernst&Young Italy AI Barometer, il 46% delle aziende prevede un aumento dell’influenza dell’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni, il 18% delle PMI e il 60% delle grandi imprese hanno avviato un progetto di AI. Il mercato dell’intelligenza artificiale è cresciuto del 53% nel 2023, per un valore di 760 milioni di euro.

Le principali obiezioni che sono mosse all’uso dell’AI nelle imprese riguardano il costo, il ROI, il tempo necessario e la gestione dei dati.

Per quanto riguarda il costo dell’implementazione dell’intelligenza artificiale, bisogna tenere presente che, secondo l’Osservatorio Big Data Analytics del PoliMi, il 10% del fatturato delle società e il 30% dell’energia sono sprecati dalle aziende che non monitorano consumi e stato delle proprie macchine. L’analisi dati basata su AI riduce questi sprechi, ottimizzando le risorse aziendali.

A proposito del ROI, ovvero sul fatto che non è facile misurare il vantaggio di un progetto di intelligenza artificiale, Ernst&Young Italy AI Barometer fa notare che il 58% dei manager italiani afferma che l’AI ha permesso loro di risparmiare sui costi e aumentare i profitti.

Sul tempo necessario per il progetto AI, è sicuramente un lavoro che richiede molte settimane se non mesi. In base all’esperienza di Moxoff, il 30% del tempo speso per avviare il progetto è dedicato alle fasi preparatorie, all’organizzazione dei dati. In ogni caso la durata del progetto dipende molto da quanto è preparata l’azienda a implementare l’intelligenza artificiale e da quanti settori dell’impresa devono essere coinvolti.

Infine, la gestione dei dati è fondamentale per l’AI, che si basa proprio su questi. È fondamentale per il successo dei progetti di intelligenza artificiale avere a disposizione dati di qualità, puliti e organizzati. Secondo Unioncamere, solo il 13,6% delle imprese possiede una buona autonomia nell’utilizzo del digitale e ha digitalizzato la gran parte delle sue funzioni.

Nonostante questo scetticismo e queste problematiche, in base ai dati riportati da Aspen Institute Italia, il 37% delle grandi aziende ha intenzione di attivare progetti di AI nei prossimi 12 mesi.

La soluzione Tide

La preparazione dei dati, come abbiamo già detto, richiede circa un terzo del tempo destinato all’implementazione dell’intelligenza artificiale in un’azienda. Moxoff ha pensato quindi di lavorare su questa prima fase, per renderla sensibilmente più breve. Per questo ha creato Tide, una soluzione che analizza e trasforma i dati aziendali in modo che siano pronti per l’intelligenza artificiale.

La soluzione di Moxoff è composta da due parti, la prima serve per il data assessment, la seconda per il data quality. Con la prima, Tide pone un totale di 150 domande al data manager, per conoscere in maniera approfondita l’infrastruttura informatica dell’impresa, dove si trovano le informazioni, i software in uso e altro ancora. Le risposte sono valutate tramite un modello di linguaggio che verifica la loro coerenza. Se le risposte non sono plausibili, il sistema pone altre domande per fare una verifica. In questa fase si valuta il grado di maturità digitale, si identificano opportunità e punti critici, si sviluppa una roadmap per l’AI.

Lo step data quality si concentra sulla verifica della qualità dei dati esistenti e la fattibilità di un determinato business case. In questa fase, Tide analizza in maniera rapida i dati, evidenziando errori e suggerendo possibili soluzioni, inoltre fornisce un report dettagliato con un focus sui principali punti critici. Il report è diviso in due parti, una più ad alto livello che dà una panoramica generale sui problemi trovati. L’altra è più tecnica ed elenca i problemi in maniera dettagliata, in modo che un data scientist sappia dove mettere le mani per migliorare la struttura dei dati. Infine nella fase data quality il sistema restituisce un set di dati elaborato e pronto per il progetto AI.

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Luigi Simeone
In sostanza, Tide serve per sviluppare l’automazione e la rapidità: le operazioni si riducono da settimane a poche ore di lavoro. Offre la garanzia che l’azienda è pronta a iniziare il percorso verso l’adozione di soluzioni AI, inoltre dà la sicurezza che i dati aziendali sono trattati in maniera conforme alla GDPR.

Tide è disponibile in due versioni: Starter ed Enterprise. La versione Starter è per le PMI, è strutturata in modo che il cliente sia completamente autonomo nel rispondere alle domande, e che in poche ore possa vedere dove può migliorare la propria infrastruttura dedicata ai dati.

La versione Enterprise prevede l’intervento umano, non nella fase di data assessment, che rimane sempre totalmente automatica e gestita interamente dal cliente, ma nello step successivo di data quality. In questa fase Moxoff interviene per aiutare nel trattare grandi strutture di dati. L’edizione Enterprise deve essere personalizzata in funzione della dimensione della società e delle sue esigenze specifiche.

Per il prossimo futuro Moxoff sta valutando la creazione di un’ulteriore versione di Tide, pensata per i partner, che potranno utilizzarla con più clienti.

Tide Starter costa 7.000 euro, ma fino al 31 dicembre il prezzo è ridotto a 5.250 euro, con uno sconto del 25%. Il prezzo di Tide Enterprise parte da 15.000 euro, cifra ridotta a 11.250 euro sempre fino al 31 dicembre.

Moxoff AI Partner Program e la partnership con Microsoft

A giugno Moxoff ha annunciato il suo AI Partner Program per cercare in Italia figure ben radicate nel territorio, con lo scopo di farli diventare partner. L’azienda vuole affiancare i partner per evidenziare presso i clienti finali le tecnologie e i vantaggi dell’intelligenza artificiale, in modo che i partner possano portare a casa il contratto firmato.

Ma qual è il livello di conoscenza dell’AI di questi partner? Piuttosto carente, perché sviluppare conoscenze nel settore dell’intelligenza artificiale è costoso. Moxoff sotto questo aspetto è avvantaggiata, perché riceve un flusso continuo di neolaureati dal Politecnico, aggiornati alle ultime tecnologie.

Per ampliare il proprio raggio di azione, a maggio Moxoff ha iniziato il percorso per diventare a sua volta partner di Microsoft, con il primo obiettivo di rendere disponibile Tide nel marketplace Azure di Microsoft. Dal 30 ottobre la soluzione di Moxoff è scaricabile da Azure.

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Ilaria Moroni
Microsoft tiene in grande considerazione lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e vuole creare un sistema di partner esperti in questo campo. La partnership con Moxoff è un perfetto esempio di questa politica. L’obiettivo è vincere le incertezze e le perplessità delle industrie, soprattutto di quelle medie, e far partire progetti AI. In quest’ottica, all’inizio di ottobre Microsoft Italia ha annunciato un investimento di 4,3 miliardi di euro entro i prossimi due anni, per creare nel nord Italia la più grande region del continente europeo e per formare sulle competenze digitali più di un milione di persone nel nostro Paese entro il 2025.