Cyber resilience, poche aziende hanno strategie adeguate

Nonostante alcune mancanze, le organizzazioni stanno comunque intraprendendo azioni sostanziali nella cyber security.

cyber resilience

Secondo il Global Digital Trust Insights 2025 di PwC solo il 2% delle aziende hanno implementato strategie e programmi di cyber resilience, mentre il 77% prevede di aumentare il budget per la cybersecurity nel prossimo anno. Tutto ciò nonostante i rischi e le minacce cyber siano considerate, da oltre il 66% degli intervistati, da limitare in maniera prioritaria nei prossimi 12 mesi. Due terzi delle aziende (67%), operando sempre più su piattaforme e su strumenti digitali basati su tecnologie GenAI ha aumentato l’esposizione e la vulnerabilità aziendale, registrando un incremento del numero di attacchi nell’ultimo anno. La ricerca ha coinvolto 4.042 tra dirigenti ed executives business e tech di 77 Paesi tra maggio e luglio 2024.

Quali le minacce IT considerate più critiche

I risultati dell’analisi evidenziano che ciò che preoccupa di più le organizzazioni è ciò per cui sono meno preparate. Le prime quattro minacce informatiche considerate come critiche sono le stesse su cui i security executives aziendali si sentono meno preparati. Ovvero: minacce correlate alle tecnologie cloud (42%); operazioni di hack-and-leak (38%), violazioni di terze parti (35%); attacchi a dispositivi connessi (33%).

Responsabilità, investimenti e strategie di cyber resilience

Giuseppe D’Agostino, Partner Cybersecurity & Resilience PwC Italia
La resilienza informatica è responsabilità di tutti, dal Top Management al singolo dipendente. Dobbiamo ritenerci tutti reciprocamente responsabili e dobbiamo assicurarci di affrontare i rischi emergenti sfruttando le nuove tecnologie. Basandoci sui principi fondamentali della sicurezza informatica e investendo in risorse che possano garantire il futuro dell’organizzazione.

cyber resilience

Affidarsi alla GenAI per rafforzare le strategie di cyber resilience

Il 78% dei dirigenti intervistati ha dichiarato che nella propria azienda sono aumentati gli investimenti in GenAI negli ultimi 12 mesi. Come conseguenza il 72% dichiara di aver anche incrementato i costi relativi alla gestione del rischio introdotto dall’IA. Questo dato emerge poiché due terzi (67%) dei security executives segnalano che le tecnologie basate su GenAI abbiano ampliato la superficie d’attacco cyber nell’ultimo anno. Superando così altre tecnologie come il cloud (66%), i dispositivi connessi (58%), le operational technologies (54%) e il quantum computing (42%). Tuttavia, sebbene sfruttare la GenAI rimanga fondamentale per le strategie di cyber resilience, le organizzazioni devono affrontare diverse sfide nell’integrazione di tali tecnologie. In particolare con i sistemi/processi esistenti (39%) e con la mancanza di politiche interne standardizzate che ne regolino l’uso (37%).

L’imperativo della cyber security resilience

Nonostante le minacce evidenti e la mancanza di preparazione, i risultati del sondaggio evidenziano che le organizzazioni stanno comunque intraprendendo azioni sostanziali. Più di tre quarti (77%) prevedono che il proprio budget cyber aumenterà nel prossimo anno, con quasi la metà (48%) dei business executives che danno priorità alla data protection e alla data trust come principali aree di investimento cyber. I tech executive, d’altra parte, segnalano che la cloud security (34%) rimane la loro priorità assoluta.

cyber resilience

Aziende e strategie di cyber resilience

Quasi un terzo (30%) delle organizzazioni prevede che i budget cyber aumenteranno del 6-10% l’anno prossimo, mentre un quinto (20%) si aspetta un aumento dei budget dell’11% o più. Esiste anche una chiara necessità legata alla cyber security. Le organizzazioni considerano l’investimento nella cyber security come un fattore chiave di differenziazione per ottenere un vantaggio competitivo. Con il 57% che cita la fiducia dei clienti e il 49% che menziona l’integrità e la fedeltà del brand come principali motivatori di tali investimenti. In parallelo, anche le normative cyber stanno stimolando gli investimenti: il 96% degli intervistati afferma che tali regolamentazioni hanno aumentato il loro investimento cyber negli ultimi 12 mesi.