SumUp, in Italia acquisti alimentari sempre più senza contanti

A Parma, Prato e Pescara la crescita maggiore dello scontrino digitale.

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Secondo l’Osservatorio Alimentari Cashless di SumUp, nel primo trimestre 2024 in Italia i pagamenti senza contanti sono cresciuti, in particolare le transazioni fino a 20 euro. La ricerca è stata realizzata confrontando i dati sulle transazioni senza contanti effettuate tra gennaio e marzo 2024 con lo stesso trimestre del 2023, a livello nazionale e provinciale.

La ricerca ha analizzato il numero medio di transazioni effettuate senza contanti, lo scontrino medio digitale e il valore del “carrello” per ogni commerciante che utilizza i servizi SumUp nel settore alimentari. Quindi ha confrontato i dati settimanali e del weekend del campione rappresentato da 5.000 merchant, parte della base utenti di SumUp.

La spesa in Italia sempre più senza contanti

Tra gennaio e marzo 2024 crescono del 29,2% le transazioni senza contanti nei supermercati e negozi di alimentari, trend che riflette un cambio di abitudini nei consumi. Nonostante l’inflazione stia rallentando in molti settori, i prezzi restano ancora elevati e portano i consumatori a spendere meno o a fare spese più piccole. Lo dimostra il fatto che 7 pagamenti digitali su 10 riguardino spese inferiori a 20 euro e che tra le transazioni più in crescita ci siano quelle fino a 10 euro (+39,4%).

SumUp – A livello locale

A livello locale, l’aumento più elevato di transazioni senza contanti nei supermercati e negozi di alimentari si nota a Parma (+165,9%), Prato (+104,2%) e Pescara (+103,9%). Gli scontrini digitali più bassi si battono a Prato (€12,9), Trapani (€14,8) e Aosta (€15,7). Brindisi è la provincia in cui il ticket medio cashless è sceso di più: -34,4% rispetto al 2023.

I vantaggi del digitale

Umberto Zola, Growth Marketing Lead di SumUp
Nel primo trimestre del 2024 abbiamo osservato come il trend del cashless nei negozi di alimentari accompagni le nuove esigenze e le nuove abitudini dei consumatori. La tendenza vede una diminuzione dello scontrino medio digitale e un’alta percentuale di pagamenti senza contanti per compere inferiori a 20 euro. Dai dati dell’Osservatorio emerge quindi che la carta si usa per la spesa nel carrello.

In Italia acquisti alimentari sempre più senza contanti

Ma, soprattutto, per acquisti piccoli e quotidiani da pagare in cassa rapidamente o nei supermercati di prossimità e negozi di quartiere. D’altra parte, i merchant si dimostrano consapevoli dei vantaggi del digitale, in grado di offrire ai loro clienti un’alternativa efficiente ai contanti. Lo racconta la crescita dei pagamenti digitali in tutta Italia, con transazioni aumentate nella maggior parte delle province”.

Boom delle piccole transazioni

Analizzando i carrelli degli italiani nel primo trimestre del 2024, si osserva la crescita dei pagamenti con carta soprattutto tra gli acquisti più piccoli. Infatti il 38,8% delle transazioni digitali ha valore inferiore a 10 euro, il 29,7% sotto i 20 euro, il 14,5% tra 20 e 30 euro. Al contrario, meno del 7% delle transazioni supera i 50 euro. Anche guardando all’aumento delle transazioni a crescere di più sono gli acquisti di valore inferiore a 10 euro (+39,4%) e sotto i 20 euro (+22,6%).

Supermercati e negozi

Nonostante siano sempre più diffusi supermercati e negozi di alimentari aperti di sera o 24/24, gli italiani continuano a fare la spesa tra le 8.00 e le 14.00. In questa fascia oraria si concentrano, infatti, il 56,4% delle transazioni senza contanti durante la settimana e il 64,3% nel weekend. Pur rappresentando una quota marginale, i pagamenti nelle ore serali e notturne sono quelli con i tassi di crescita più interessanti. Infatti, dal lunedì al venerdì tra le 22.00 e le 24.00 si registra un +23,6% e fino alle 06.00 +24%. Nel fine settimana tra le 22.00 e le 24.00 un +18,9%.

SumUp – Dove la spesa è sempre più senza contanti

Le province che nel primo trimestre 2024 registrano la crescita più alta di transazioni digitali sono Parma (+165,9%), Prato (+104,2), Pescara (+103,9%). Al quarto posto della classifica c’è Pisa (+103,4%), al quinto Macerata (+84,6%). Padova si colloca in sesta posizione (+76,4%), Ravenna in settima (+74,6%). A chiudere la Top 10 ci sono Fermo (+72,1%), Forlì-Cesena (+66,9%) e Viterbo (+64,5%).

Gli scontrini digitali più bassi

Nel primo trimestre dell’anno il valore dello scontrino medio cashless è sceso in tutta Italia del 6,7% rispetto allo stesso periodo del 2023, arrivando a 20,4 euro. Dopo Prato (€12,9), Trapani (€14,8) e Aosta (€15,7), gli scontrini digitali più bassi d’Italia si trovano nelle province di Modena e Bologna (€16,1). Seguono Milano e Livorno (€16,7), La Spezia e Roma (€17), mentre a chiudere la top 10 Firenze (€17,2).

Acquisti alimentari e contanti

In testa alla classifica delle province in cui lo scontrino medio digitale è sceso di più, invece, c’è Brindisi con un -34,4% rispetto al 2023: qui il ticket è passato da €28,6 a €18,8. Segue Isernia con una diminuzione del 28%, dove lo scontrino scende da €25,4 a €18,3. Sul podio anche il ticket digitale medio di Ferrara che, calando da €25,4 a €18,5, segna un -26,9%.