Awentia stringe accordo con Terremerse e porta in Sud America innovazione tecnologica e la frontiera della ricerca e dello sviluppo Deep Tech.
Le Deep Tech sono aziende che sviluppano tecnologie nel campo dell’AI, della robotica e biotecnologie, dell’estrazione e interpretazione di dati, delle energie rinnovabili e molto altro.
Parliamo di una sorta di frontiera tecnologica.
Eppure, diversamente da quanto accade in aree anche geograficamente vicine come la Germania o la Francia, in Italia si avverte un ritardo preoccupante nel settore.
Mauro Manfredi, Co-Founder e CEO di Awentia
Questo ritardo può essere attribuito a vari fattori, tra cui un ecosistema di startup relativamente giovane, la scarsità di fondi di venture capital di grandi dimensioni, ma anche una mancanza di coraggio e cultura da parte degli investitori.
Awentia è una startup Deep Tech che trasforma le immagini in dati strutturati di grandissimo valore per l’agricoltura e l’industria in generale.
Federico Frontali, Founder & CTO di Awentia
Investire nelle startup Deep Tech in Italia non è solo una questione di sviluppo economico, ma anche un imperativo strategico per garantire competitività al Paese nella corsa globale all’innovazione.
Eppure, spesso aziende di questo tipo fanno fatica a farsi conoscere e a risultare subito appetibili perché, a differenza delle startup tradizionali, che spesso si concentrano su modelli di business già testati o su miglioramenti incrementali, le startup Deep Tech sono spesso pioniere in nuovi campi della scienza e della tecnologia. Questo comporta cicli di sviluppo più lunghi, maggiori investimenti in R&S e un’elevata difficoltà nell’attrarre capitali a causa dell’alto rischio e della complessità tecnologica. Eppure, sono proprio aziende di questo tipo a offrire moltiplicatori importanti agli investitori e cambiamenti epocali all’economia.
Mauro Manfredi
Con Awentia sappiamo molto bene quanto sia complesso fare Deep Tech in Italia. Non è neanche semplice raccontare e spiegare quello che facciamo perché operiamo in un settore trasversale, ovvero quello della raccolta e organizzazione di dati strutturati che riguarda infinite aree di applicazione. Nonostante questo, l’azienda cresce, incontriamo investitori interessati e anche il mercato ci sta dimostrando che siamo sulla strada giusta.
Un recente accordo con le aziende argentine Ava Fruit, Doña Paula e Bodega A16 ha permesso alla startup di Imola, di portare in America Latina la tecnologia Awentia Agritech per innovare un settore tradizionalmente “analogico” come quello dell’agricoltura.
Federico Frontali
Attraverso l’AI e speciali dispositivi hardware, sviluppati internamente da Awentia e installabili sui veicoli agricoli usati normalmente nei campi, riusciamo a monitorare i filari di un vigneto tenendo sotto controllo la salute delle piante e rilevando in anticipo l’eventuale insorgenza di problematiche o malattie. Si tratta di una tecnologia che si adatta a una grande varietà di colture.
Kiwi, mele e Università
Proprio grazie alla grande versatilità di questa tecnologia, Awentia Agritech è stata adottata in Italia anche da Terremerse, importante cooperativa agricola composta da oltre 5.600 soci, per monitorare impianti di kiwi, melo e pomodoro.
Gianfranco Pradolesi, Responsabile Ricerca e Sviluppo Terremerse
Abbiamo fiducia in questa collaborazione. Crediamo che la tecnologia sia ormai un elemento indispensabile per essere competitivi e ottimizzare la nostra produzione. Con Awentia, siamo certi di poter fare un passo in avanti verso un monitoraggio delle colture automatico, oggettivo e sostenibile.
Fra i riconoscimenti guadagnati da Awentia c’è inoltre lo sviluppo di una collaborazione con l’Università di Torino funzionale ad abilitare gli studenti nella realizzazione di soluzioni agritech su contesti reali.
Per quanto complessa e avanguardistica, la tecnologia sviluppata da Awentia prevede applicazioni nei settori più disparati: in una linea di produzione, per rilevare in anticipo prodotti danneggiati o monitorare l’uso di materie prime, in agricoltura per individuare eventuali malattie delle piante, nell’industria petrolifera, all’Health e Telemedicina, Inventory Management e così via. In pratica, in ogni ambito in cui sia essenziale la riduzione degli sprechi, il miglioramento dell’efficienza e l’aumento della produttività.