Axitea, il full outsourcer della sicurezza fisica e cyber

Nata come istituto di vigilanza, Axitea è oggi un fornitore di sicurezza integrata sia fisica sia cyber, con oltre 20.000 clienti gestiti anche in modo personalizzato.

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Nata come istituto di vigilanza, Axitea è oggi un fornitore di sicurezza fisica e cyber, in grado di assicurare ai propri clienti servizi che mirano a una gestione del rischio a tutto tondo. “Forniamo servizi di protezione alle aziende per i loro asset sia fisici sia digitali – afferma Marco Bavazzano, Ceo di Axitea –. Siamo un full outsourcer della sicurezza: un’azienda può affidare a noi la gestione del rischio a 360°”.

Servizi personalizzati

Oggi, Axitea è in grado di soddisfare le necessità di qualsiasi tipo di organizzazione. “Abbiamo oltre 20.000 clienti che gestiamo anche in modo personalizzato – precisa Bavazzano –. Questo grazie al fatto che abbiamo investito in tecnologie di automazione e adottato sistemi di orchestrazione che ci permettono di offrire anche servizi ad hoc ai clienti. Infatti, i nostri analisti e i nostri customer center sono sempre in grado di eseguire procedure operative personalizzare sulla base di quanto viene predefinito con il cliente. E questo vale sia per il dominio cyber sia per l’ambito fisico”.

Attualmente, Axitea ha 500 clienti enterprise per il mondo della cybersecurity, alcuni di questi sono anche clienti della sicurezza fisica.

Per Axitea, servizio fa rima con innovazione e sostenibilità

Per Axitea servizio è però anche sinonimo di innovazione. “Ma in un’ottica di sostenibilità – sottolinea Bavazzano –. Vediamo l’innovazione come una leva per poter poi introdurre nuove offerte che permettano di dare vita all’economia circolare”.

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Nel processo di innovazione di Axitea, la sostenibilità rappresenta uno dei driver fondamentali per creare servizi di sicurezza più efficienti dal punto di vista energetico, che utilizzino meno risorse e che abbiano un minor carbon footprint. “Considerando la security come un ecosistema complesso di erogazione digitale di servizi – aggiunge Bavazzano – stiamo investendo nell’aumentare il livello di automazione dei servizi, grazie anche all’uso di intelligenza artificiale e dispositivi IoT, nell’usabilità dei servizi nei confronti dei clienti, attraverso piattaforme condivise di gestione, e nel monitorare costantemente le performance e i KPI”.

Axitea ha introdotto sul mercato servizi di videoanalisi con intelligenza artificiale che permettono di rilevare un’intrusione senza incorrere in un cosiddetto falso positivo. Ancora in un’ottica di economia circolare, tali servizi non necessitano di dispositivi dedicati ma possono sfruttare videocamere già in uso, anche non particolarmente recenti.

Sicurezza fisica e cyber – Reazione all’allarme inferiore al minuto

Un Security Operation Center integrato e certificato consente ad Axitea di garantire il monitoraggio degli eventi critici dei clienti 24 ore al giorno, per tutto l’anno. È inoltre in grado di intervenire tempestivamente a ogni allarme per contenere gli impatti degli incidenti di sicurezza, fisica e digitale, e preservare beni, persone, dati, immobili e continuità operativa di un’azienda. “Il nostro SOC gestisce oltre 60mila allarmi al mese – evidenzia Bavazzano –. E, grazie ai profili specializzati di analisti SOC e al supporto di sistemi automatici di analisi e correlazione degli eventi, il tempo medio di reazione all’allarme è inferiore a 1 minuto”.

Ripensare a una strategia di protezione globale

Per offrire un servizio efficiente l’innovazione tecnologica è un requisito imprescindibile. Tuttavia, per un servizio di sicurezza gestito in modo ottimale sono necessarie adeguate competenze umane. “Attraverso un approccio consulenziale personalizzato, siamo in grado di definire un piano di sicurezza specifico per le esigenze di ogni impresa e mirato ai rischi che ciascun business corre nel proprio ambito – chiarisce Bavazzano –. Offriamo un programma di formazione interna, in modo da mettere a disposizione dei nostri clienti competenze sempre aggiornate e, parallelamente, provvediamo anche alla formazione dei dipendenti delle aziende nostre clienti, in modo da garantire loro la massima autonomia in tema di sicurezza”.

Lo use case di Ultranet

La gestione dei dispositivi IoT rappresenta una grande opportunità per le aziende – afferma Bavazzano –, perché tramite la rilevazione dei dati non solo consente gestire la sicurezza, ma permette anche di ottimizzare i processi e le procedure operative”.

Per suffragare questa affermazione il Ceo di Axitea ha presentato un esempio pratico, un progetto realizzato in concomitanza con Ultranet, operatore di rete iscritto al ROC, proprietario di un’infrastruttura di backbone, backhauling e accesso con un’estensione di 12.000 km circa e 700 PoP, distribuiti su 19 regioni italiane e lungo i maggiori distretti industriali.

Security Operation Center FireEye

Obiettivo del progetto è il monitoraggio puntuale e continuativo delle infrastrutture di rete – 24 ore al giorno, 7 giorni su 7 – sfruttando tecnologie IoT per anticipare eventuali malfunzionamenti, garantendo la sicurezza dell’infrastruttura e ottimizzando le prestazioni, favorendo sia il monitoraggio delle squadre impiegate nelle operazioni di posa e manutenzione della rete, inclusi gli accessi ed eventuali manutenzioni all’infrastruttura, che l’individuazione delle necessità del mercato di fibra ottica.

Abbiamo integrato le migliori tecnologie disponibili – dichiara Bavazzano – per assicurare a Ultranet non solo di risolvere le problematiche di sicurezza più immediate relative ai cablaggi e alle altre infrastrutture, ma anche di poter progettare un’applicazione scalabile per casi d’uso futuri”.

Opportunità commerciali che non si riuscivano a cogliere

In pratica, Axitea ha lavorato con Ultranet allo sviluppo di una soluzione che prevede l’installazione di un dispositivo IoT da posizionare sulla dorsale in fibra ottica di proprietà. Dotato di batteria indipendente, il sensore IoT è provvisto di GPS e accelerometro ed è posizionato sui chiusini di accesso della dorsale Ultranet, in modo da attivarsi solo nel caso di movimentazioni anomale dopo un numero stabilito di secondi, sfruttando canali di comunicazione che vanno dal 2G al Narrowband IoT, al fine di comunicare con il sistema centrale. I dati raccolti, inclusi la georeferenziazione del pozzetto e gli allarmi sullo stato di apertura, vengono archiviati in una piattaforma che permette di visualizzare la reportistica ideata da Axitea, integrata con i database di geolocalizzazione di Ultranet via API.

Axitea, il SOC di Milano e la Security Convergence

Questo progetto che abbiamo realizzato insieme ad Axitea ci ha permesso di individuare anche delle opportunità commerciali che non riuscivamo a cogliere – precisa Giulia SangiovanniChief Operating Officer di Ultranet –. Con una rete di circa 12.000 km di estensione da nord a sud, isole incluse, anche l’apertura di un nostro chiusino per verificare se ci fosse meno spazio utilizzabile anche da altri operatori era un tipo di informazione che non riuscivamo ad avere. Ora, invece, riusciamo a monitorare la rete stessa quindi sappiamo in qualsiasi momento che cosa succede, chi accede alla nostra infrastruttura e, soprattutto, se viene manomessa”.