Gli ultimi due anni hanno indubbiamente visto un’evoluzione del modo di lavorare e l’avvio del lavoro ibrido. E questo ha fatto nascere nuovi trend, che hanno portato anche a un cambio culturale nella modalità in cui viene normalmente interpretato il lavoro. Logitech ha cercato di intercettare tali trend, coniugando le esigenze del lavoratore con le nuove tecnologie.
“A fronte di ciò, Logitech ha lanciato una nuova filosofia legata a The new logic of work – afferma Davide Bevilacqua, Head of Enterprise Italy dell’azienda –. Questa filosofia consiste nel mettere al centro l’essere umano e quindi creare una serie di soluzioni a suo vantaggio. Logitech è una delle poche aziende che sta riuscendo a fornire questa spinta perché propone soluzioni di uso quotidiano e lo fa aggiungendo le compatibilità e le certificazioni con le piattaforme di videoconferenza più utilizzate come Microsoft Teams, Zoom e Google Meet”.
La videoconferenza secondo Logitech
Logitech, quindi, punta a progettare soluzioni che possano andare incontro alle diverse esigenze di chi lavora, in particolare dei lavoratori ibridi, che sia in ufficio, a casa o in mobilità. Un esempio in questo senso arriva da Logitech Sight, una videocamera da tavolo dotata di intelligenza artificiale progettata in modo specifico per non far sentire escluso nessuno dei partecipanti a una riunione virtuale. Pensata per funzionare con Logitech Rally Bar o Rally Bar Mini, il suo scopo è catturare la prospettiva migliore delle persone presenti e seguire le conversazioni mentre si spostano nella sala conferenze. Si tratta di una sorta di piccola piramide da posizionare sul tavolo, dotata di due videocamere in grado di effettuare riprese a 315° in modo da escludere la zona dove c’è lo schermo, che spesso causa distorsioni nelle immagini. Inoltre, Sight può “unirsi” con Rally Bar o Rally Bar Mini, permettendo così di avere prospettive diverse estendendo l’audio e il video in ambienti più ampi. È anche dotata di ulteriori microfoni, evitando così di dover installare altri pod microfonici.
Strumenti per il lavoro ibrido
“Brio500 e 505 – precisa Bevialacqua – sono le prime webcam con l’auto framing ossia con l’inquadratura automatica cosa che finora era appannaggio solo delle nostre telecamere di videoconferenza che hanno anche la feature Show Mode che permette di orientare la webcam verso il basso per inquadrare appunti, grafici e così via”.
Grazie al software Logitech Sync, poi, i team IT possono controllare centralmente tutti i dispositivi per la videocomunicazione, anche quelli cablati, programmando gli aggiornamenti negli orari più opportuni e verificando in tempo reale eventuali problemi così da intervenire tempestivamente.
Il Bluetooth è più sicuro
Anche nei prodotti per computer, sempre di più Logitech è attenta alla semplicità con cui possono essere gestite centralmente e in piena sicurezza le periferiche wireless. Ne è un esempio, Logi Bolt, un dongle Bluetooth che ha la peculiarità di avere una criptazione che rende la porta USB inaccessibile. In pratica, consente di codificare le comunicazioni in maniera più efficace rispetto al protocollo Bluetooth standard (che è comunque supportato), riducendo il rischio che dati sensibili, come le credenziali di accesso ai servizi, possano essere intercettati.
Tra le altre caratteristiche del dongle troviamo la possibilità di supportare fino a 6 periferiche contemporaneamente.
“Con l’hybrid work il lavoratore è più flessibile e può lavorare ovunque – sottolinea Bevilacqua –. Si sposta mantenendo la produttività, ma è anche più soggetto a possibili accessi dall’esterno quindi con il rischio che l’azienda si veda toccare documentazione sensibile. Con Logi Bolt questa eventualità è assolutamente azzerata. Questa cosa le aziende l’hanno capita e abbiamo commesse in atto con realtà sia pubbliche sia private, che non esitano a investire anche su questa tipologia di prodotti di fascia alta perché sono consapevoli che fanno la differenza nel day-by-day, oltre al fatto che sono più resistenti”.
I numeri della sostenibilità
Logitech da anni è impegnata in un’ottica di sostenibilità ambientale. “Siamo in linea con gli obiettivi per l’agenda 2030 di Parigi – conclude Bevilacqua –. In 10 anni abbiamo riciclato 31.000 tonnellate di plastica, oltre 2.800 tonnellate di batterie e oltre 17.000 tonnellate di imballaggi. Abbiamo la certificazione Fsc per quanto riguarda la generazione di imballaggi secondo le linee guide di sostenibilità, tutti i nostri prodotti hanno una certificazione Rohs e stiamo mettendo sulle confezioni il valore della nostra impronta di carbonio”.