Epson smetterà di vendere stampanti laser

L’azienda ha rilasciato la nuova serie WorkForce Enterprise AM-C di multifunzione inkjet per l'ufficio. Rivolta al mid-market, ha una velocità di stampa di 40-60 ppm.

stampanti laser

Entro il 2026, Epson non venderà più stampanti laser a livello mondiale. L’azienda ha deciso di rinunciare a questo mercato a conferma del suo pieno impegno nei confronti della stampa inkjet per l’ufficio. Una decisione che arriva anche a fronte dell’enorme potenziale che Epson attribuisce alla stampa a getto d’inchiostro in termini di sostenibilità. Questo perché, a differenza della tecnologia laser, che richiede calore per fondere il toner sulla carta, la inkjet funziona a freddo e comporta consumi energetici decisamente minori.

Inoltre, rispetto alla tecnologia laser, le soluzioni inkjet Epson presentano un minor numero di parti mobili e di consumabili da sostituire durante l’intera vita utile della stampante. Ciò riduce significativamente costi e tempi di manutenzione. “Meno interventi significano meno tempi di inattività – ha affermato Massimo Pizzocri, Amministratore delegato di Epson Italia –, di conseguenza, una produttività più alta e una maggiore soddisfazione dell’utente”.

Una decisione coerente

A distanza di un anno dall’annuncio dell’investimento da 700 milioni di euro per l’innovazione sostenibile, Epson ha perciò intrapreso un’importante scelta a causa dalla limitata capacità della tecnologia laser di evolvere verso una maggiore sostenibilità. “La decisione di abbandonare il mercato delle stampanti laser è coerente con le nostre scelte, che non possono essere legate solo a interessi commerciali – ha aggiunto Massimo Pizzocri –. La nostra azienda guarda all’innovazione sostenibile e le stampanti laser non rientrano in questo quadro, poiché consumano di più rispetto ai modelli inkjet e richiedono un maggior numero di consumabili. La nostra attività sarà totalmente incentrata sulla tecnologia inkjet a freddo con testina piezoelettrica, di cui siamo proprietari. Saremo così in grado di fornire soluzioni di stampa efficienti e sostenibili ai partner e alle aziende“.

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Una nuova gamma di multifunzione inkjet

Epson dovrà perciò rinunciare a porzioni di fatturato, che però prevede di compensare, se non addirittura aumentare, grazie a un nuovo segmento sul quale ha deciso di puntare. L’azienda ha infatti rilasciato la nuova serie WorkForce Enterprise AM-C di multifunzione inkjet per l’ufficio che impiegano la tecnologia con testina piezoelettrica in linea. La nuova gamma, che è rivolta al mid-market, ha una velocità di stampa di 40-60 ppm. “È il tassello che mancava per completare la gamma di stampanti inkjet per l’ufficio di Epson”, ha sostenuto Luca Motta, Head of Sales Office Print di Epson.

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Compatti e leggeri, i modelli di questa linea non solo semplificano l’integrazione in ufficio e riducono lo spazio occupato, ma contribuiscono anche a ridurre l’uso delle risorse in fase di produzione e spedizione. Inoltre, anche le cartucce di inchiostro ad alta capacità prevedono un minore impiego di risorse e agevolano la spedizione, lo stoccaggio e la gestione dei materiali di consumo, oltre a ridurre i tempi di inattività per l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria.

Un mercato in crescita, in cui Epson vuol essere protagonista

Stando alle previsioni, il mercato delle stampanti inkjet è destinato a crescere, a scapito delle stampanti laser. Secondo i dati elaborati da IDC, infatti, in Europa occidentale il segmento delle macchine a getto d’inchiostro per l’ufficio crescerà a un tasso del 5,1% all’anno, mentre la domanda dei modelli laser subirà un calo dello 0,4% su base annua. Nel 2022 in Italia, invece, il segmento business inkjet cresce del 10% su base annua. Nel 2021 rappresentava il 22% del mercato e IDC prevede che raggiunga il 28% entro il 2026. I trend di crescita delle stampanti inkjet per l’ufficio sono simili sia per l’area CEE sia per l’area MEA.

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Dalla ricerca IDC emerge inoltre che quasi il 90% dei responsabili decisionali in ambito hardware ora considera i consumi energetici e la riduzione dei rifiuti “estremamente” o “molto” importanti nella scelta dei nuovi dispositivi di stampa.

Luca Motta

Epson vuole investire in una modalità sostenibile in questo mercato – ha precisato Luca Motta –. Intendiamo acquisire share lavorando con i partner. Non lo faremo sviluppando ulteriormente il canale, ma lavoreremo con quei partner esistenti convincendoli ad adottare sempre di più la tecnologia inkjet a freddo. Saranno i nostri partner certificati che andranno a parlare ai clienti dei vantaggi che possono avere. A disposizione dei partner, sul portale a loro dedicato, abbiamo predisposto anche un configuratore online per permettere di scegliere il finishing più adatto per soddisfare e necessità dei clienti”.

Obiettivo di Epson è di raggiungere una quota di mercato pari al 20% entro il 2026 sul nuovo installato nel segmento A3.