Firma elettronica, intervista a Carlo Di Giulio di wSign

wSign basa interamente il suo sistema di reportistica e tracciabilità sulla piena compatibilità con sistemi di blockchain.

Firma elettronica

Carlo Di Giulio, Product Owner di wSign, ci parla di firma elettronica e dei benefici degli strumenti moderni per il business digitale.

– Quali benefici può portare l’utilizzo della firma elettronica?

La firma elettronica è una realtà consolidata, tanto a livello normativo quanto nell’uso quotidiano specie in ambito professionale. Dopo diversi anni dalla sua comparsa in Italia, e molti passi in avanti anche fatti a livello europeo dalla prima Direttiva del 1999, non penso restino dubbi sulla sua validità o utilità. Eppure, sebbene le resistenze alla sua implementazione siano state eliminate e i benefici nell’adottarla siano palesi tanto nel settore pubblico che privato, sono ancora tanti i soggetti che indugiano nell’adottarla come strumento di dematerializzazione nella propria attività.

Questo è da un lato dovuto alla mancanza di piattaforme convenienti per avviare progetti di dematerializzazione, molte accessibili solo tramite progetti complessi o finanziariamente giustificabili nel lungo periodo; dall’altro lato mancano strumenti semplici, che siano effettivamente un passo in avanti rispetto alla firma su carta con tutti i benefici della digitalizzazione, senza però appesantire il processo di firma inutilmente. Siamo convinti che sia un momento decisivo per promuovere finalmente un uso estensivo della firma elettronica, in un momento in cui la tecnologia ce lo permette e la situazione globale ce lo richiede. In questo senso la crisi rappresentata dalla pandemia degli scorsi due anni ha aperto gli occhi di molti, basti ricordare l’impennata nell’uso di SPID che è ormai vicina a quota 31 milioni di utenze. Abbiamo i mezzi, abbiamo la cultura, quello che manca al salto di qualità è forse uno strumento adeguato.

– Come wSign si pone rispetto ai nuovi scenari di innovazione ed evoluzione normativa?

Senza dubbio ci sono novità importanti in arrivo nel mondo dell’identità digitale e firme elettroniche. Questo ci permette di raccogliere nuove opportunità e fare leva su possibilità che prima non erano contemplate. Basti pensare al concetto di Digital Wallet per la gestione di attributi di identità in arrivo con eIDAS 2. Innovazioni come questa ci consentono di ampliare il numero dei casi d’uso disponibili, in uno scenario futuro fatto di interoperabilità e compatibilità tra diversi strumenti di gestione dell’identità, autenticazione, o firma. wSign in questo senso, si allinea agli standard internazionali esistenti e guarda con favore ai nuovi scenari regolatori internazionali. Siamo continuamente al lavoro per aggiungere nuove funzionalità e possibilità con varie novità in arrivo sulla piattaforma che viaggiano in linea con l’evoluzione europea e, perché no, globale nel mondo delle firme e dell’identità digitale.

Dall’altro lato la normativa asseconda o tenta di organizzare l’uso di strumenti tecnologici innovativi e in alcuni casi disruptive. La blockchain può essere uno di questi, utilizzata ormai come strumento di riferimento per la tracciabilità in molti settori, incluso quello delle identità digitali. In questo senso, wSign basa interamente il suo sistema di reportistica e tracciabilità sulla piena compatibilità con sistemi di blockchain, adottando un formato costruito in collaborazione con partner nell’accademia e nel mondo della tecnologia per essere facilmente esportabile su registri distribuiti, su richiesta di organizzazioni clienti che volessero adottare, o abbiano già adottato questa tecnologia.

– Qual è il punto di forza di wSign nel panorama delle attuali soluzioni di firma elettronica?

Il punto di forza di wSign è senza dubbio la sua semplicità. Il nostro obiettivo dal principio è stato quello di creare un’esperienza intuitiva e immediata per gli utenti che volessero firmare, prendendo spunto prima di tutto dall’esperienza di Euronovate a contatto con i propri clienti. Il concetto è molto semplice: chiunque sceglie di usare una piattaforma di firma come prima cosa vuole essere in grado di firmare.

Tutto il resto, come può essere la creazione di un flusso approvativo, o la scelta di firmatari o destinatari informati, sono aspetti che vanno affrontati in un secondo step. Altre soluzioni sul mercato mettono in primo piano la complessità del flusso, dando indubbiamente la possibilità di scegliere tra molteplici opzioni ma rallentando di molto l’esperienza per chi volesse semplicemente apporre una firma, rendendo quasi più immediata la firma su carta. Invertendo la prospettiva, abbiamo fatto tornare il firmatario al centro, così da rendere anche l’esperienza di firma più naturale e rapida.

Allo stesso tempo però, wSign non elimina quelle funzionalità che rappresentano il vantaggio di usare una piattaforma digitale: l’automatizzazione dei flussi approvativi, la flessibilità nello scegliere il tipo di autorizzazione per l’apposizione della firma, la possibilità di inserire una data di scadenza alla richiesta di firma, sono tutte possibilità aperte all’utente che richiedesse complessità, tutto a partire dalla visualizzazione del documento, proprio come si farebbe con un documento cartaceo.