Un recente report condotto da Cloudera rivela che la complessità e la velocità dei dati hanno un’importanza cruciale per determinare la crescita aziendale. Soprattutto nell’attuale scenario di assestamento e ripartenza dopo la pandemia. I risultati emergono da “Cloudera Enterprise Data Maturity Report: Identifying the Business Impact of an Enterprise Data Strategy”. Lo studio è basato sugli insight derivanti dall’intervista di 3.150 business e IT decision-maker di tutto il mondo. In rappresentanza di un’ampia gamma di settori e aziende con più di 1.000 dipendenti.
L’importanza di velocità e complessità dei dati
Il report, sviluppato in collaborazione con Vanson Bourne, ha esaminato la correlazione diretta tra la maturità della strategia dei dati aziendali di un’organizzazione e le sue performance. È stato riscontrato che i decisori senior che dispongono di strategie di dati aziendali mature da più di 12 mesi hanno visto un aumento annuale dei profitti del 5%. Anche se continuano ad essere presenti ostacoli che impediscono loro di realizzare il reale potenziale di crescita.
La crescita delle opportunità di guadagno
L’88% dei senior decision maker (SDM) afferma che la loro organizzazione sperimenterebbe più opportunità di guadagno se potesse gestire i dati in modo più efficace. Secondo il 52% degli SDM italiani è necessario un accesso più rapido ai dati per prendere decisioni aziendali critiche. Quando si guarda specificamente agli ostacoli che impediscono la crescita delle aziende, le principali tendenze del mercato sono:
- Il 74% dei decisori IT (ITDM) ha dichiarato di non sfruttare soluzioni e standard ottimizzati per la velocità (rispetto al 67% a livello globale).
- Il 67% non ha democratizzato l’accesso a strumenti di analisi e supporto centralizzati (rispetto al 66% a livello globale).
- Il 60% non ha completamente realizzato la valutazione di routine e formule. E definito un’ottimizzazione dei processi per perfezionare i nuovi modelli di business che emergono dai dati e dall’analitica.
Per la crescita aziendale importanti velocità e complessità dei dati
- Il 62% non ha completamente realizzato un’infrastruttura di big data centralizzata e strettamente integrata in tutta l’organizzazione. Essa consentirebbe alle divisioni/reparti aziendali di allineare le priorità alla roadmap dei dati dell’organizzazione (rispetto al 65% a livello globale).
- Il 62% non ha completamente raggiunto gli standard di livello enterprise necessari per la sicurezza, il back-up e il disaster recovery in tutti gli ambienti.
Cosa testimoniano i risultati della ricerca
Fabio Pascali, Regional Director Cloudera
I risultati della ricerca mostrano che le aziende italiane sono consapevoli di quanto siano preziosi i dati. Molte però non dispongono ancora degli strumenti o delle competenze giusti per utilizzarli al massimo del loro potenziale. La vera sfida ora è come sfruttarli al massimo mentre ci concentriamo sulla ripresa economica prevista per il 2022. Nonostante le continue sfide che il Covid-19 ci presenta. I vendor che operano in questo ambito possono fornire il loro supporto, non soltanto in termini di tecnologia, ma anche e soprattutto di formazione e di consapevolezza relativamente al valore dei dati e alle prospettive di crescita che possono offrire.