Luca Visai, European Key Account Manager Mobile Solutions Business Division Europe Panasonic Connect Europe, ci parla di automazione digitale.
– Oggi, le aziende richiedono flessibilità e costi certi dalla propria infrastruttura, l’automazione digitale può soddisfare questi requisiti, come?
L’automazione digitale va esattamente nella direzione di aiutare le aziende a migliorare i processi, rendendo più semplice la definizione dei costi e incrementando la flessibilità richiesta dai mercati in rapida evoluzione.
La digitalizzazione, infatti, aiuta le aziende nella riduzione degli errori e delle inefficienze, oltre a fornire strumenti più precisi e puntuali per il controllo di gestione.
Ecco quindi che le aziende, oltre a ridurre complessivamente sprechi e costi, riescono anche ad avere una gestione ottimale dei processi ed una conseguente definizione precisa degli investimenti necessari.
La pandemia ha dimostrato inoltre come l’automazione digitale sia strategica quando la struttura aziendale deve reagire rapidamente ad eventi disruptive.
Mobilità e remotizzazione delle attività sono quindi necessari per ottenere quella flessibilità che consente alle aziende di continuare ad operare sul mercato in maniera efficiente.
Panasonic è al fianco delle realtà produttive per supportare questo processo di automazione digitale con i propri prodotti e servizi legati alla mobilità.
Inoltre, Panasonic offre anche una serie di servizi finanziari per facilitare l’introduzione di questi strumenti dando alle aziende l’opportunità di focalizzarsi sul raggiungimento degli obiettivi prefissati.
– Quali piattaforme e servizi offrite per favorire i processi di automazione digitale?
Panasonic da più di 25 anni offre prodotti e servizi dedicati alle imprese che vogliono migliorare i propri processi e le proprie performance in ambiti proibitivi per i device IT tradizionali
I Toughbook, nati principalmente per rispondere alle esigenze in ambito militare, si sono presto dimostrati strumenti indispensabili per la digitalizzazione delle attività, garantendo affidabilità in situazioni critiche.
La sintesi fra mobilità e robustezza è la cifra che da sempre caratterizza i Toughbook, unitamente all’innovazione e alla qualità costruttiva che hanno reso famosa Panasonic nel mondo da più di un secolo. Attualmente abbiamo un portafoglio prodotti che spazia dai laptop ai tablet, passando per i “2 IN 1” ideati da Panasonic per dare ai clienti la flessibilità di passare dal laptop al tablet senza cambiare device.
Ovviamente i nostri prodotti sono basati sia su architettura Microsoft sia su architettura Android, per soddisfare diverse esigenze e supportare un ventaglio di applicazioni e soluzioni il più ampio possibile.
Particolare attenzione è dedicata alla customizzazione dei prodotti su specifiche dei Clienti che si avvicinano a Panasonic per trovare un partner, più che un semplice fornitore, e compiere quel salto qualitativo nei processi digitali che l’IT tradizionale non sempre riesce a garantire.
A integrazione dei nostri prodotti abbiamo una serie di servizi complementari fondamentali per migliorare l’user experience e l’implementazione delle soluzioni.
Parlavamo della necessità per le aziende di poter contare su costi certi. Panasonic offre formule di assistenza e manutenzione dei propri prodotti fino a 5 anni su scala globale e, volendo, anche una garanzia “Kasko” per minimizzare il TCO sui prodotti.
L’esperienza maturata in tanti anni di attività fianco a fianco con le imprese consente a Panasonic di dare un servizio ed un supporto preziosissimo in tutti i progetti di automazione digitale di respiro internazionale dove i nostri clienti hanno sedi all’estero e la necessità di un partner che li aiuti nel deployment e nella manutenzione di soluzioni complesse.
– Digitalizzazione e rispetto della compliance, come coniugate questo binomio?
Le soluzioni di Panasonic nascono proprio per facilitare il rispetto della compliance, soprattutto nei progetti di digitalizzazione dove si vanno a sostituire tutti i processi cartacei con processi digitali in modo da ottimizzare la produzione.
Tecnologie innovative – come i moduli RFID o barcode reader integrati nei tablet, le antenne wireless ottimizzate e conformi EMC, gli smart card reader per identificazione utente e il touchscreen reattivo al tocco con i guanti – permettono l’utilizzo di processi digitali dove prima era solo pensabile un modulo cartaceo per una check list o un controllo di qualità.
La nostra capacità di personalizzare i prodotti sulle esigenze del cliente ci permette di fornire loro uno strumento digitale che si integra perfettamente nei loro processi e nel totale rispetto della compliance.
– Trasformazione digitale, che richieste ricevete tipicamente delle imprese italiane? Quali sono le criticità e le problematiche più diffuse che riscontrate?
Le aziende italiane sono straordinariamente vitali, nonostante le difficoltà e la feroce concorrenza a livello globale, grazie all’alto contenuto tecnologico dei propri prodotti e soluzioni.
Questo vantaggio competitivo è fondamentale e richiede che le aziende innovino continuamente per conservare e consolidare questo punto di forza.
Si assiste ad un ricambio generazionale nella gestione delle aziende: le nuove generazioni hanno avuto la possibilità di studiare e fare esperienza anche all’estero, portando poi in azienda un formidabile impulso ad innovare, e l’automazione digitale è il cardine fondamentale per la realizzazione.
Facendo un confronto con altre realtà in Europa, le maggiori criticità che riscontriamo sono relative alle strutture particolarmente snelle delle aziende italiane, dovute principalmente al costo del lavoro che costringere ad organici ridotti.
Questo comporta spesso che non tutti i progetti che nascono abbiano poi le risorse interne necessarie per essere sviluppati ed implementati.
La seconda criticità è legata alla necessità di comprimere al massimo l’impatto finanziario che l’automazione digitale comporta.
Panasonic a questo proposito, pur essendo tradizionalmente un’azienda di prodotto, nel corso degli anni ha cambiato pelle per riuscire a dare una risposta a tutte quelle realtà in cui la necessità di innovare si scontra con limitate risorse interne.
Nella nostra attività quotidiana ci approcciamo sempre parlando di come risolvere i problemi dei nostri clienti e come condividere e mettere la nostra esperienza al loro servizio.
– Nonostante il forte impatto della tecnologia nel mondo imprenditoriale, molto spesso le aziende sono restie al cambiamento. In Italia si registra una resistenza al cambiamento particolarmente alta. Quali considerazioni potete fare in merito? Cosa riscontrate presso i clienti?
La resistenza al cambiamento è un fenomeno a macchia di leopardo in Italia. C’è una componente legata maggiormente alla questione generazionale.
L’impresa italiana ha una forte impronta familiare ed è abbastanza fisiologico che, dove il ricambio generazionale non è ancora avvenuto, si registri una resistenza al cambiamento.
Spesso poi si sottovaluta l’importanza e la strategicità del change management, soprattutto nelle aziende medio-grandi dove l’innovazione nei processi e negli strumenti deve andar di pari passo con un cambio di paradigma anche del management, che dovrebbe essere il primo a dare la spinta propulsiva al cambiamento.
Un’altra forte resistenza al cambiamento viene dal settore che nel mondo anglosassone è identificato dai “blue collar”.
La digitalizzazione viene vista spesso come un sistema per controllare il lavoratore, invece che uno strumento per migliorare l’attività lavorativa.
Anche in questo caso è fondamentale la capacità dell’azienda di trasmettere i giusti messaggi per coinvolgere i lavoratori nel progetto e farli diventare parte attiva dell’innovazione.
– Quanto hanno influito due anni di pandemia sulle scelte delle aziende clienti? Quali problematiche e quali opportunità avete riscontrato?
La pandemia ha messo molte aziende davanti alla necessità di accelerare il processo di automazione digitale per garantire la continuità aziendale.
Alcuni settori, come quello del trasporto merci e dei servizi, hanno registrato tassi di crescita straordinari e per Panasonic ha comportato uno sforzo importante per assistere i clienti in queste fasi.
La necessità di ridisegnare l’operatività di molte funzioni aziendali spingendo molto sulla mobilità ha rappresentato una grossa opportunità per Panasonic e per il mondo dei Toughbook, che esaltano il concetto di mobilità e ne garantiscono l’efficienza in qualsiasi condizione.
Speriamo di uscire presto da questa situazione terribile e di poter tornare a lavorare con i nostri clienti alla programmazione dell’automazione digitale, invece di inseguire l’emergenza.
Siamo sicuri, infatti, che le aziende abbiano capito l’importanza della digitalizzazione dei processi e della necessità di un’adeguata programmazione degli investimenti.
Panasonic con la sua esperienza ed il suo portafoglio di prodotti e soluzioni rappresenta il partner ideale per gestire l’automazione digitale in maniera sicura ed efficiente.