HP fa alcune previsioni ed esamina le tendenze del 2022 per quello che riguarda il settore della stampa 3D e i suoi vantaggi per la trasformazione digitale. Il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, rappresenta per molte aziende un’opportunità per promuovere e sostenere la trasformazione digitale, la sicurezza, la digitalizzazione e l’additive manufacturing. In particolare i fondi verranno destinati all’innovazione della tecnologia a disposizione delle aziende, così che queste possano combinare l’evoluzione della tecnologia stessa con i principi di sostenibilità.
Il settore della stampa 3D
Un percorso che ben si sposa con la stampa 3D. Infatti offre metodi di produzione più sostenibili in grado di ridurre gli sprechi di materiale e abilitare una produzione diffusa che riduce il carbon footprint legato ai trasporti. Una tecnologia che consente di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità grazie a una produzione efficiente che permette di produrre solo quando e dove necessario. Il settore della produzione digitale per il 2022 è oggi percepita come una tecnologia agile che offre un vantaggio competitivo.
Una svolta per aziende e consumatori
Gli ultimi anni hanno rappresentato un punto di svolta per il settore e stiamo tutt’ora assistendo all’emergere e all’accelerazione di una serie di nuovi trend. Questa tendenza proseguirà in modo specifico per la produzione digitale. Poiché spesso periodi di difficoltà incoraggiano l’innovazione e catalizzano nuove iniziative. Le aziende e i consumatori sono sempre più alla ricerca di prodotti e imballaggi più sostenibili, influenzando così le strategie della supply chain.
L’indagine sui decision maker
Da un’indagine HP di fine 2020 condotta sui decision maker in ambito digital manufacturing e 3D printing, è emerso che la grande maggioranza (89%) ha dichiarato di trovarsi in una fase di cambiamento dei modelli di business. Questo cambiamento potrebbe essere un percorso verso una più diffusa innovazione sostenibile. Solamente però per quelle aziende disposte a ridefinire la produzione per il mondo in cui viviamo oggi.
L’esempio di Decathlon
Decathlon sta beneficiando dei vantaggi della tecnologia di stampa 3D di HP presso il suo laboratorio produzione additiva ADDLAB. Nel 2016, in seguito all’installazione di due stampanti HP Multi Jet Fusion, Decathlon ha potuto produrre su scala parti funzionali con dettagli complessi. Oltre a aumentare l’efficienza, ottimizzare i processi del flusso di lavoro e indirizzarsi verso nuove applicazioni. Ma, soprattutto, l’azienda ha diminuito il suo carbon footprint, grazie alla riutilizzabilità dei materiali HP 3D.
E quello de L’Oréal
Un altro esempio è dato da L’Oréal che ha collaborato con HP per aumentare la flessibilità della produzione, creare packaging innovativi e offrire nuove customer experience. Oltre ad assicurare una maggiore agilità in risposta ai cambiamenti nei comportamenti di acquisto dei consumatori. L’Oréal si è avvalsa di HP Multi Jet Fusion per rispondere rapidamente ai cambiamenti nei suoi processi di fabbricazione e nella produzione. Così da raggiungere i suoi obiettivi di sostenibilità producendo in modo efficiente i pezzi solo quando e dove necessari.
Tendenze e previsioni 2022 del settore della stampa 3D
La stampa 3D e la sua natura intrinsecamente flessibile favoriscono un’economia più circolare. Questo non potrebbe avvenire in un momento migliore. Si pensi, ad esempio, alla facilità di prolungare il ciclo di vita dei prodotti grazie alle parti di ricambio on-demand che la stampa 3D consente di realizzare. Oppure all’uso innovativo di materiali più ecologici e riciclati che la nuova tecnologia molded fiber offre al posto delle plastiche monouso.