Vertiv: presente e futuro del 5G e delle reti
Il 5G non è più solo proiettato nel futuro, poiché le sue reti – caratterizzate da una maggiore larghezza di banda e velocità più elevate – sono già implementate in tutto il mondo e tecnologie innovative – come video ad alta definizione, giochi a bassissima latenza e telemedicina avanzata – sono da tempo abilitate. Questo sviluppo è stato anche accelerato dall’arrivo della pandemia che ha portato all’adozione di nuove modalità di lavoro, all’aumento del traffico dei dati e all’utilizzo di piattaforme digitali persino nell’ambito degli enti governativi. All’interno di questo momento storico determinante, è indispensabile recuperare il ritardo accumulato negli anni passati.
Pandemia e tendenze
Di fatti negli ultimi 24 mesi si è assistito a un’evoluzione digitale che, in condizioni normali, si sarebbe verificata in cinque/dieci anni. Indubbiamente questo si traduce in nuove opportunità per il settore ICT e per le soluzioni che può offrire alle aziende, tra cui applicazioni edge, prodotti edge prefabbricati e data center. Il 5G diventerà, dunque, la base per molte tecnologie emergenti e incrementerà l’adozione dell’Edge, poiché l’implementazione del 5G funge da catalizzatore per il passaggio dell’Edge.
In particolare, l’Intelligenza Artificiale (IA) spingerà il business in un’era di consapevolezza dei dati attraverso il 5G. Tuttavia, è importante che l’IA sia utilizzata esattamente dove i dati vengono generati, all’interno dell’azienda, e che le reti 5G siano sicure e private, garantendo così la sicurezza e la privacy dei dati necessari per operazioni remote efficaci.
Gli effetti del 5G, però, sono più ampi. La comunità globale, per fortuna, è sempre più attenta alla sostenibilità e all’impatto sul pianeta. Sotto questo aspetto, rispetto al 3G e al 4G, il 5G è caratterizzato da un’elevata efficienza energetica che consente una migliore trasmissione dei dati. Nello specifico, la ricerca di Vertiv e STL Partners rileva che le reti 5G possono essere fino al 90% più efficienti per unità di traffico rispetto al 4G.
Il 5G è green?
Da un lato la ‘potenza’ del 5G, considerato l’aumento del traffico dati e soprattutto l’adozione di tecnologie come l’Internet of Things (IoT), comporta un evidente aumento dei consumi energetici delle infrastrutture a livello di siti radio e di data center, dall’altro l’efficienza operativa che si ottiene dalla virtualizzazione di numerosissime attività compenseranno i consumi energetici e quindi anche i costi. E’ difficile calcolare esattamente il bilancio energetico del 5G: l’incremento di potenza è direttamente proporzionale all’incremento energetico, ma sul mercato esistono già soluzioni e tecnologie progettate per ridurre i consumi.
Le aziende devono puntare su queste tecnologie e rivolgersi ai vendor che, come Vertiv, hanno investito e continuano a investire per offrire soluzioni performanti e adeguate alle esigenze attuali, anticipando quelle future. In un recente studio condotto con Stl Partners è chiaramente emerso che gli operatori di Tlc potranno affrontare la sfida energetica posta dal 5G in due modi: adottando le migliori policy di efficienza energetica in tutte le loro reti e incoraggiando i loro clienti ad utilizzare servizi abilitati al 5G, per ridurre emissioni e consumo.
E a tal proposito è anche fondamentale affidarsi a chi ha una forte presenza territoriale e dunque è in grado di gestire la fase più importante – quella della manutenzione – e di garantire la business continuity: progettare sistemi e venderli è l’attività, se vogliamo, più semplice. È nella fase della gestione operativa che si valuta la qualità del partner e di conseguenza il rapporto costi-benefici.
Datacenter e reti 5G
Attualmente si sta venendo a delineare il nuovo data center post-pandemia con la costruzione di circa 2,9 gigawatt di nuove infrastrutture – in aumento rispetto agli 1,6 gigawatt del 2020 (Cushman & Wakefield). Questi data center saranno i primi che verranno realizzati specificamente per soddisfare le esigenze di un mondo post-COVID.
Di conseguenza, verrà riposta maggiore attenzione sull’edge, dove VMware prevede un radicale cambiamento nella distribuzione del carico di lavoro – dal 5% attuale al 30% nei prossimi cinque anni. La disponibilità rimarrà la massima priorità, anche per i sistemi edge, ma una latenza più bassa è una necessità crescente se si vogliono supportare le reti 5G. Il 2022 sta infatti vedendo un aumento degli investimenti nell’edge per supportare questa nuova normalità e il continuo rollout della tecnologia 5G.