Umberto Galtarossa, Partner Technical Manager di Pure Storage, ci spiega come sfruttare il valore di Kubernetes per definire strategie di data management di alto livello.
I dati sono tra gli asset più importanti presenti nell’arsenale di risorse di un’azienda, ma il loro valore si deprezza rapidamente se non possono essere gestiti e analizzati in maniera efficace. I requisiti legati all’analisi dei dati non fanno che aumentare mentre i clienti implementano e gestiscono applicazioni moderne in ambienti composti da molteplici cloud e cluster: un’architettura così variegata innalza il livello di complessità nella gestione delle applicazioni e, ovviamente, dei dati che esse contengono.
Tutti vogliono rendere più rapido il time-to-insight a fronte delle crescenti richieste di nuove funzionalità e caratteristiche, velocizzazione dell’analisi dei dati e compressione dei tempi di deployment del software.
Ecco allora che le aziende dovrebbero adottare Kubernetes come perno intorno al quale rendere possibile l’implementazione di questi workload e la relativa gestione, oltre che per ricavare il valore insito nei dati. Poiché Kubernetes è oggi responsabile dell’orchestrazione di oltre tre quarti di tutte le applicazioni containerizzate e il cloud computing sta accelerando a un ritmo estremamente rapido, le aziende devono capire come container e Kubernetes possono aiutarle ad affrontare le sfide moderne fornendo l’automazione e gli insight sui dati di cui un business ha oggi bisogno per poter avere successo.
Come ottenere insight business-critical da Kubernetes
Per poter iniziare a ricavare questi insight, le aziende necessitano di una strategia dedicata che comprenda gestione e protezione dei dati e data service. È qui che Kubernetes entra in gioco come piattaforma di data management. Implementare Kubernetes può anche migliorare la collaborazione e lasciare spazio ai team DevOps affinché possano concentrarsi sull’innovazione anziché sulla routine quotidiana della manutenzione e della gestione.
Perché mai un’azienda dovrebbe far ciò? Mettendo a disposizione una piattaforma sulla quale poter eseguire con facilità applicazioni cloud-native, Kubernetes consente di ricavare rapidamente dai dati insight business-critical. Questo si traduce in una maggior velocità sia nello sviluppo che nella produzione e nel time-to-insight, con conseguente impulso alla creatività e alla produttività all’interno delle aziende.
Le applicazioni moderne promuovono l’evoluzione di Kubernetes
Dal pagamento delle bollette alla collaborazione con i colleghi, tutti dipendiamo dalle cosiddette modern application a casa come al lavoro. Non sorprende che le aziende stiano dando la priorità allo sviluppo e all’attivazione di app di questo tipo nell’ambito delle loro strategie tecnologiche orientate al futuro.
Composte da decine o anche centinaia di microservizi, le modern application sono spesso supportate da uno o più data service come database, streaming e code di messaggi, ricerche, pipeline AI/ML e altri ancora. Gestire così tante tipologie di data service è cosa complessa, ma la difficoltà è ulteriormente accentuata dal numero di istanze di database create per poter assicurare la gestione e la scalabilità all’interno di ambienti di vario genere. Una piattaforma che permette di gestire i servizi dati su Kubernetes aiuta a semplificare le operazioni di tutti i giorni automatizzando le attività ripetitive di routine. Lavorando individualmente o insieme ad altri, ciò rende possibile analizzare i dati in tempo reale per agire di conseguenza.
Ciò che rallenta gli insight sono le architetture monolitiche legacy con i loro cicli di rilascio semestrale e i loro tempi di deployment letargici. Le organizzazioni IT aziendali si sono stancate di ritmi così lenti. Senza questi vincoli, una modern application rappresenta la libertà.
Evitare la microgestione dei microservizi
Alcune aziende hanno iniziato a realizzare le loro applicazioni ricorrendo ai microservizi, trasformandosi in una cultura DevOps e suddividendo i team di grandi dimensioni in gruppi più piccoli responsabili di ciascun microservizio.
Tuttavia assegnare la creazione e la gestione di microservizi a team DevOps può suscitare alcuni problemi: pacchettizzare le applicazioni affinché possano essere implementate in un ambiente qualsiasi, compreso il laptop di uno sviluppatore, ne è un esempio. I container hanno risolto questo inconveniente, a costo di avere un gran numero di container da dover continuamente gestire. Ed è qui che Kubernetes fa veramente la differenza.
Implementare Kubernetes per promuovere l’innovazione
Velocità, scalabilità, agilità e affidabilità non sono mai state tanto importanti per il successo di un’azienda.
Riconducendo i loro normali container sotto l’ombrello di Kubernetes, le aziende possono creare una piattaforma in cui una gestione uniforme e semplificata facilita la collaborazione tra sviluppatori e operations.
Una gestione dei dati valida, completa e agile può velocizzare il processo decisionale; in caso contrario può rallentare drasticamente il lavoro di un team. Introducendo l’automazione affiancata a una gestione self-service semplice ed efficace, le aziende possono lasciare che i loro team DevOps si concentrino sull’innovazione e sulla soluzione delle esigenze dell’intera organizzazione anziché perdere tempo per cercare di mantenere le cose funzionanti.
Il futuro di Kubernetes promette la disponibilità di un ambiente di data management trasparente che aumenti l’efficienza, promuova l’agilità e velocizzi l’insight ricavato dai dati.