Cybersecurity: l’Italia è a rischio elevato secondo Trend Micro

L’allarme viene confermato dall’ultimo report Cyber Risk Index di Trend Micro.

sicurezza cyber

Per Trend Micro l’Italia si trova in un’area cybersecurity a “rischio elevato” e potrebbe subire attacchi cyber con basse capacità di reazione. L’allarme emerge dall’ultimo report Cyber Risk Index di Trend Micro. Lo studio aveva l’obiettivo di approfondire i livelli di rischio legati alla cybersecurity nelle aziende di tutto il mondo. Oltre a mappare lo scenario attuale attraverso la creazione del Cyber Risk Index (CRI).

Questo è l’indicatore che calcolando il divario tra le difese cyber dell’azienda, ovvero la postura di sicurezza, e la possibilità di subire un attacco, è in grado di predire il rischio di subire gravi danni cyber in una determinata area.

Il Cyber Risk Index si basa su una scala numerica che va da “-10” a “10” con il valore “-10” che rappresenta il rischio più alto. La scala di rischio è composta da “rischio basso”, (verde) “rischio moderato” (giallo), “rischio elevato” (arancione) e “rischio alto” (rosso).

Il Cyber Risk Index globale attuale è di “-0,41”, ovvero rischio elevato. L’area con il rischio maggiore è quella degli Stati Uniti, con un Cyber Risk Index di “-1,07”. Mentre sia in Europa che in Italia il valore si attesta a “-0,13” indicando un “rischio elevato”. La regione più virtuosa è quella asiatica, con un Cyber Risk Index che misura “-0,02”.

Cybersecurity Italia a rischio elevato

Le aziende che si trovano in un’area a “rischio elevato” si caratterizzano per l’alta possibilità di subire una compromissione di dati, una scarsa visibilità delle minacce all’interno delle reti. E la mancanza di una procedura di gestione e reazione agli incidenti. Rispetto all’Italia, altri Paesi in Europa sono più virtuosi, come per esempio Germania e UK che hanno un rischio moderato e sono classificate come zona gialla. A livello globale lo studio ha mostrato che nell’ultimo anno un quarto delle aziende (23%) ha subito almeno sette attacchi cyber e l’83% delle organizzazioni prevede che il trend continuerà.

Tra le minacce esterne che preoccupano di più i ransomware, le tattiche man-in-the-middle, il social engineering e gli attacchi phishing, che rischiano di colpire informazioni aziendali critiche. Ma le organizzazioni temono anche le criticità interne, come il mancato allineamento o protezione delle complesse infrastrutture on-premise e in-cloud. Oppure la mancanza di personale adeguatamente qualificato.