PFU Happy Hacking Keyboard, tastiera professionale per coder

PFU HHKB non è una tastiera per tutti, né un prodotto per l’uso quotidiano da ufficio.

PFU Happy Hacking Keyboard

PFU ha recentemente presentato la nuova gamma di tastiere professionali Happy Hacking Keyboard, prodotti pensati per coder e sviluppatori.

L’attuale linea include tre versioni HHKB, prodotti disponibili in numerose varianti e caratterizzati dalla disponibilità di switch di alta qualità Topre. Il corpo compatto e robusto è ben lontano dalla tipica tastiera desktop per l’uso quotidiano. Layout, formato e l’assenza dei tipici tasti accessori rendono questo prodotto in prova, a suo modo, unico.

Prima di raccontare peculiarità ed esporre le considerazioni legate a un mese di utilizzo continuativo è bene sgombrare il campo da possibili dubbi: PFU HHKB non è una tastiera per tutti, né un prodotto per l’uso quotidiano da ufficio.
Non parliamo quindi di una tastiera per la casa, né per la produttività ordinaria. Si tratta di un dispositivo ritagliato sulle esigenze specifiche dei professionisti del software e della comunità degli sviluppatori.

PFU sviluppa da tempo questa linea di prodotti, con l’intento di offrire la migliore esperienza d’uso a quella fetta di utilizzatori che digita con elevatissima frequenza e adotta la tastiera come metodo di input privilegiato. L’obiettivo è quello di fornire una esperienza di digitazione fluida e veloce, che possa ridurre al minimo possibili errori e l’affaticamento.

PFU Happy Hacking Keyboard – switch e modelli

PFU Happy Hacking Keyboard

I prodotti sono disponibili nella versione “classic” con interfaccia USB e, oppure Hybrid e Hybrid Type-S, sempre con USB-C ma, in più, con connettività Bluetooth 4.2 multi-pairing. Le ultime due varianti differiscono per l’uso di switch Topre Key o Topre Silent Key (Type-S).

Gli switch Topre hanno una durata di 50 milioni di battute, ogni tasto è realizzato in Polibutilene Tereftalato, resistente all’usura e alla luce. Il metodo di stampa a sublimazione del colore è stato utilizzato per produrre tasti resistenti allo sbiadimento, in modo che i caratteri rimangano visibili dopo anni di utilizzo.

PFU propone varianti nere, bianche, con o senza serigrafie e, come nel nostro caso, con serigrafie in tinta con i tasti. Va detto che la scelta è decisamente bizzarra. Pur comprendendo il segmento d’utenza a cui è indirizzato il prodotto, l’utilizzo, almeno in principio, è davvero poco pratico. Le scritte nere su tasti grigio/neri sono praticamente illeggibili.

Le versioni Bluetooth, come la HHKB Hybrid Type-S PD-KB800BS in prova, sono pensate per la connessione diretta a molteplici dispositivi mobile. La tastiera diventa dunque un accessorio avanzato per tablet e smartphone Android e iOS.
L’associazione con i dispositivi è immediata, grazie al supporto Bluetooth 4.2LE (classe 2), con associazione multiple fino a un massimo di 4 dispositivi. La tastiera può essere accesa/spenta e messa in modalità pairing grazie al tasto posteriore.
Il device dispone inoltre di una porta USB Type-C per la connessione diretta a PC ma, curiosamente, il cavo non è disponibile di serie. PFU non prevede neppure uno specifico dongle USB da poter connettere a postazioni desktop.

Lo chassis può essere infilato facilmente nello zaino, grazie a misure di 294x120x40 mm e un peso di 571 grammi (incluse le due batterie AA).
Sviluppatori e professionisti del touch-typing possono così lavorare ovunque, portando con sé questa keyboard davvero compatta.
La filosofia di progettazione di HHKB si basa sul comfort, sull’ergonomia e sulla precisione battitura. Il formato “Tenkeyless” è nettamente più compatto rispetto alle tastiere convenzionali e incluso 60 tasti con disposizione quasi simmetrica.

PFU Happy Hacking Keyboard: unica, a modo suo

PFU Happy Hacking Keyboard

In questo modo, ogni tasto è a portata di mano e permette di lavorare senza affaticare eccessivamente polsi, dita e braccia.
La tastiera manca del convenzionale tastierino numerico, dei tasti funzione e di quelli di comando “start” e delle frecce direzionali.
Questo particolare ne evidenzia la natura unica e la possibile integrazione in scenari d’uso verticali. Diversamente, la mancata disponibilità di queste funzioni diventa un serio problema, che ne pregiudica l’uso quotidiano.
PFU indica la tastiera come ideale anche per giornalisti e redattori ma, dopo averla provata per oltre un mese, non ci troviamo affatto concordi!

L’azienda ha comunque pensato all’ottimizzazione dei comandi e, grazie ai DIP switch integrati, è possibile cambiare le assegnazioni dei tasti control, meta e delete. Il modello Hybrid Type-S in prova può essere interamente personalizzato utilizzando un software dedicato.

Ad esclusione delle analisi e delle criticità sin qui emerse, la tastiera si è dimostrata affidabile durante l’intero periodo di prova, indicata per un uso stabile da scrivania in mobilità. Nel nostro caso abbiamo lavorato aggregando due dispositivi smartphone Android e due iPad Apple. La configurazione è istantanea e la associazione cross-device è sempre puntuale.

Osservando il prodotto dal punto di vista di chi, come noi, digita decine di migliaia di battute al giorno, va detto che gli switch offrono un comfort davvero elevato. Il ritorno è immediato, la corsa è breve e la silenziosità è buona.

Non ci convincono però alcuni aspetti, peculiarità che si possono facilmente trovare su dispositivi nettamente più economici e di larga diffusione. Pur senza voler insistere su un paragone che non avrebbe luogo in alcun contesto, la PFU Happy Hacking Keyboard ha fatto affiorare non poche perplessità.
Mettendole tutte in fila, diventa difficile giudicare il prodotto nella sua interezza e specificità.

PFU distribuisce il prodotto unicamente con layout USA, il che la rende poco appetibile sul mercato italiano, per un uso “allargato”. In più, al prezzo, non di poco conto, di 339,99 euro, il kit non include batterie ricaricabili con relativo sistema di caricamento. Manca una opzione per la retroilluminazione. Lo chassis non è neppure certificato per una resistenza superiore alla media rispetto a polvere, acqua e liquidi. Un vero peccato data la natura “mobile”. Manca infine un poggia polsi integrato, un valido supporto quando si lavora lontani dalla scrivania.

 

Punteggio

65
su 100

PRO

Robusta e compatta; switch durevoli, precisi e affidabili; layout ergonomico; associazione fino a 4 device.

CONTRO

Prezzo elevato; no dongle o cavo USB per PC; layout solo USA; leggibilità serigrafie; uso poco agevole in alcuni scenari.