Filippo Ligresti, Dell Technologies, spiega perché, per un ritorno alla DaD, è necessario ripensare alla digitalizzazione della scuola.
Il premier Giuseppe Conte, nella conferenza stampa per la riapertura delle scuole, ha dichiarato che il Governo ha stanziato buona parte dei fondi del Recovery fund, per ridefinire le basi per una scuola nuova, più moderna, digitalizzata e inclusiva.
Per il ruolo che ricopro mi soffermo sul termine ‘digitalizzata’ perché è su questo fronte che posso portare un contributo grazie alla mia esperienza personale e al know how dell’azienda che ho la fortuna di rappresentare in Italia. In questi mesi infatti, Dell Technologies ha aiutato, in tutto il mondo, aziende, scuole e enti pubblici a superare la fase critica dell’emergenza sanitaria, supportandone il processo di digitalizzazione.
Ripensare la digitalizzazione della scuola
Il Covid-19 ci ha messo di fronte a una realtà. Fatte salve alcune eccezioni, il livello di digitalizzazione delle scuole e di competenze informatiche del personale docente si è rivelato non sempre adeguato a rispondere all’improvvisa richiesta di didattica a distanza.
Ma è inutile pensare al passato. Bisogna necessariamente pensare al futuro – in tempi brevi – e fare tesoro di quello che abbiamo imparato nei mesi precedenti. Oggi molti dirigenti scolastici hanno deciso di utilizzare i nuovi fondi per investire nello sviluppo delle competenze informatiche dei propri docenti e nel rinnovamento tecnologico delle dotazioni informatiche delle loro scuole.
Questo non solo per essere in grado di lavorare in contesti in continua evoluzione, ma anche per utilizzare le tecnologie oggi a disposizione per reinventare il piano formativo proposto ai ragazzi.
Come leader di una società tecnologica costantemente impegnata nel supportare i clienti e partner nel loro percorso di digitalizzazione , non mi sento di restare mero spettatore e non posso, credo, esimermi nel dare alcuni suggerimenti a coloro che all’interno delle nostre scuole, sono in procinto di fare degli investimenti in tecnologia.
Ripensare la digitalizzazione della scuola
- Investire nell’infrastruttura. Una solida infrastruttura tecnologica garantisce il funzionamento dell’insegnamento quotidiano, sia in classe sia virtuale. Ciò comprende server, sistemi di storage, una rete adeguata, software per la gestione – in sicurezza – di grandi quantità di dati.
- Dotarsi di dispositivi aggiornati per poter godere, in loco e in remoto, delle ultime possibilità tecnologiche e coinvolgere i ragazzi in modo più creativo e innovative.
- Verificare la disponibilità di un adeguato supporto informatico. Quando si acquistano nuovi strumenti o pacchetti di produttività, è fondamentale assicurarsi che incluso vi sia anche il supporto tecnico. In alternativa, si possono prendere in considerazione delle soluzioni IT in leasing.
Ripensare la digitalizzazione della scuola
- Prevedere lo studio delle basi della tecnologia e dell’informatica. Come navigare in rete in sicurezza, basi di programmazione, design digitale. In questo modo gli studenti vengono educati a non essere esclusivamente consumatori passivi, ma utenti competenti, innovativi e curiosi.
- Integrare, nell’ambito dell’insegnamento interdisciplinare, strumenti informatici moderni, creativi e interattivi. Penso a materie come musica o arte, che possono, forse più di altre, prevedere l’utilizzo delle tecnologie o ricorrere all’uso della gamification come fattore di apprendimento motivante.
- Creare laboratori o corsi facoltativi, per quegli studenti che vogliono cimentarsi nello sviluppo di applicazioni e approfondire I linguaggi di programmazione, che assecondino questa passione che un domani può anche diventare un lavoro.
Noi, come Dell Technologies, siamo pronti a fare la nostra parte e a mettere a disposizione competenze e tecnologia affinchè la scuola diventi un luogo di formazione innovativo, stimolante. Per offrire ai ragazzi esperienze e competenze paragonabili a quella di altri Paesi dove la digitalizzazione è già una realtà consolidata.