Emanuele M. Putignano, Founder & CEO di bSmart Labs, ci racconta come cambiano gli schemi formativi in rapporto alla tecnologia e alla scalabilità dei sistemi digitali.
– Come avete visto cambiare l’approccio alla formazione nel tempo? Quali considerazioni potete fare rispetto agli ultimi mesi, in relazione al fenomeno pandemico?
La formazione è una disciplina in perenne cambiamento. Da sempre l’uomo cerca e sperimenta modi più efficaci per trasferire la conoscenza e, come è avvenuto in molti campi, anche le tecniche legate alla formazione sono state profondamente influenzate dall’avvento di Internet.
L’impostazione didattica classica, basata principalmente sulla lezione frontale, si sta lentamente contaminando con metodologie alternative: flipped classroom, cooperative learning, peer education, solo per citarne alcune. Alcune di esse sono tutt’altro che recenti – i concetti alla base della peer education, ad esempio, risalgono a prima del MedioEvo – ma, grazie alle capacità di diffusione offerta dal digitale, stanno velocemente modificando i paradigmi dell’apprendimento contemporaneo.
In Italia anche il settore della formazione scolastica sta introducendo sistematicamente nei propri programmi l’utilizzo piattaforme digitali a supporto della didattica, riconoscendone la funzione di strumenti in grado di potenziare l’apprendimento e migliorare la condivisione dei contenuti.
Formazione nell’era digitale
bSmart, la suite digitale per la scuola italiana sviluppata da bSmart Labs, è uno dei principali attori in questo mercato. Fin dal suo lancio, bSmart è stata pensata come un ecosistema completo di servizi per chi insegna e chi studia.
Grazie a un confronto diretto con molti docenti, negli anni siamo stati in grado di intercettare i bisogni di chi vive le aule ogni giorno e di arricchire velocemente i nostri prodotti per soddisfare rapidamente le richieste di un mondo in continua evoluzione.
Negli ultimi mesi, a causa dell’emergenza Covid-19 e della conseguente chiusura delle scuole italiane, l’adozione di strumenti digitali per la didattica è andato incontro a un’accelerazione forzata.
Tutti gli istituti del nostro Paese hanno trasferito online le attività che prima si svolgevano nelle aule. La nostra azienda si è riorganizzata rapidamente per supportare al meglio docenti, famiglie e studenti che si sono trovati ad affrontare una modalità del tutto inedita di fare scuola: da lezioni in aula a quelle in videoconferenza, da discussioni in classe a messaggi lasciati sulle bacheche delle classi virtuali, dalle verifiche in presenza ai compiti svolti sotto forma di esercizi interattivi.
Mai come in questo periodo la tecnologia ha giocato un ruolo determinante nel sostenere un utilizzo di bSmart mai registrato in precedenza: nel mese di giugno 2020 gli utenti di bSmart hanno raggiunto quota 2 milioni, dei quali 300.000 insegnanti che rappresentano oltre il 60% dei docenti attivi nella scuola secondaria italiana.
– Formazione nell’era digitale: quali restano le criticità degli odierni sistemi di eLearning? Come risolverle?
Se da un lato la recente emergenza ha mostrato chiaramente come il digitale sia un ormai un asset irrinunciabile quando si parla di formazione, dall’altro ne ha fatto emergere alcuni limiti.
Il primo di essi non è legato agli strumenti in sé, quanto più alla mancanza di competenze su temi tecnologici da parte di chi insegna. L’ultimo periodo ha reso ancora più chiaro che per la maggior parte dei docenti non è mai stato fatto un investimento strutturale in percorsi specifici di aggiornamento sull’utilizzo degli strumenti digitali in ambito didattico.
Il loro impiego è spesso lasciato alla buona volontà dai singoli che per interesse o propensione dedicano energie e tempo a proporre alle proprie classi modalità innovative di apprendimento.
Su bSmart abbiamo fatto una scelta chiara: l’esperienza di insegnamento inizia necessariamente con libro, che continua a confermare la sua centralità, ma le pagine del libro sono solo il principio un’esperienza più ampia, fatta di contenuti aggiuntivi, multimedialità e interazione.
Non solo: la nostra piattaforma consente di combinare insieme elementi estratti dalle pagine del libro per organizzarli con materiali personali o tratti dal web per creare percorsi di apprendimento del tutto personalizzati. È evidente che un’esperienza come quella appena descritta va supervisionata costantemente dall’insegnante, che ne definisce le modalità di ingaggio, traccia gli obiettivi e ne monitora le evoluzioni. Tutto ciò è possibile se alla base è presente una solida competenza nell’utilizzo degli strumenti: senza un’adeguata preparazione, le piattaforme digitali sono destinate a rimanere un contenitore vuoto.
Formazione nell’era digitale
Il secondo limite delle piattaforme di eLearning riguarda la componente empatica. Gran parte del successo delle attività di insegnamento è riconducibile alla qualità della relazione che si instaura tra chi svolge la lezione e chi impara. Questo aspetto è particolarmente cruciale soprattutto nei primi livelli scolastici, dove il ruolo dell’insegnante ricopre un punto di riferimento importante per l’alunno. La maggior parte delle piattaforme di eLearning tendono ad escludere questo legame, sostituendo tutte le sfumature della relazione umana con l’automatismo dei feedback tipici di un software.
Chi progetta soluzioni digitali per l’apprendimento deve quindi sforzarsi di creare servizi che includano modalità di contatto diretto tra chi li utilizza. La piattaforma deve essere intesa come un abilitatore tra due persone che sono in relazione e deve essere sfruttata per amplificare le possibilità di comunicazione e interazione. Sempre durante la Didattica a Distanza, su bSmart si sono svolte oltre 300.000 videolezioni che hanno coinvolto, tra insegnanti e studenti, circa 200.000 persone.
Le lezioni si sono tenute su Lezione Live, un servizio di videoconferenza sviluppato su tecnologia Amazon Chime. La flessibilità garantita da questo servizio ci ha consentito di costruire un’aula virtuale che riproduce fedelmente le stesse dinamiche che regolano una normale lezione in aula. Così facendo, siamo riusciti a garantire un contatto forte tra docente e studenti, seppur in una situazione particolare come quella degli ultimi mesi.
– Formazione nell’era digitale: il cloud è un vero abilitatore di soluzioni scalabili e flessibili. Quali vantaggi offre per il vostro tipo di attività? Quali i benefici dell’integrazione di servizi AWS?
Per bSmart Labs la tecnologia assume un ruolo centrale in tutti i processi.
Poter contare su partner come AWS ci permette di mantenere il focus sull’evoluzione dei nostri prodotti senza doverci preoccupare delle prestazioni necessarie per realizzarli o di allocare risorse importanti per l’acquisto di componenti hardware che richiedono una manutenzione costante nel tempo.
Se fino a qualche anno era necessaria un’analisi approfondita per definire l’infrastruttura necessaria per l’avvio di un progetto, ora questo sforzo si è drasticamente ridotto perché con AWS è possibile adattare le prestazioni praticamente in tempo reale. Il beneficio è evidente: da un lato il un’ottimizzazione massima delle performance, e dall’altro la tranquillità di poter erogare i servizi anche durante picchi di traffico inattesi.
Formazione nell’era digitale
Durante il periodo dell’emergenza Covid-19, la piattaforma bSmart ha incrementato il traffico medio giornaliero di oltre il 600%. Grazie alla scalabilità e alla reattività garantita da AWS, i nostri servizi si sono adattati perfettamente all’aumento di accessi, assicurando alle centinaia di migliaia di persone connesse contemporaneamente un’esperienza senza rallentamenti.
– bSmart Labs e AWS, come procederà la collaborazione? Quali strategie e piani sono previsti per il medio periodo?
bSmart Labs si affida ai prodotti di AWS già da diversi anni: tutta l’infrastruttura su cui poggia la nostra piattaforma si basa su tecnologia AWS. La nostra azienda opera prevalentemente nel settore dell’education, mercato nel quale l’affidabilità e la sicurezza sono fattori di successo determinanti. Per entrambi gli aspetti AWS si è sempre rivelato un interlocutore valido che ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti.
Il nostro obiettivo è sempre stato e sempre sarà quello di proporre prodotti performanti con standard qualitativamente elevati, in grado di fornire risposte concrete alle esigenze di chi vuole utilizzare il digitale per insegnare. In bSmart Labs abbiamo avviato da tempo un processo di internazionalizzazione dei nostri servizi e non ci immaginiamo di affrontare questa nuova sfida senza avere al nostro fianco un partner come AWS.