La trasformazione digitale si concretizza in molteplici forme. Efficienza e produttività si misurano in funzione di scelte concrete: il cloud è la direzione da prendere.
In un mondo in costante evoluzione, la capacità delle aziende di adattarsi al cambiamento è cruciale tanta quanto quella di essere qualificati e profittevoli nel proprio core business.
Rimanere legati a vecchi modelli operativi e ancorati a tecnologie obsolete rallenta in modo evidente tutti i processi quotidiani. Il rischio vero è quello di perdere il “treno dell’innovazione” e di finire nell’oblio.
Come sottolinea Veeam nel “2020 Data Protection Trends”, le aziende stanno procedendo nel percorso verso la digital transformation, ma si scontrano con soluzioni obsolete per la protezione e la gestione dei dati.
Secondo gli esperti, la data protection deve raggiungere un livello di intelligenza superiore per supportare le esigenze di digitalizzazione delle imprese.
Nonostante i dati rappresentino il “futuro” delle imprese moderne, la consapevolezza che documenti e file vadano opportunamente tutelati è ancora scarsa. La protezione dei dati è un tema estremamente importante per i team IT, anche perché non significa soltanto effettuare il backup e il ripristino, ma estendere le capacità di tutta l’azienda.
Produttività e resilienza del business, come si comportano le aziende?
Il 40% delle aziende, però, si affida ancora a sistemi legacy per la protezione dei dati, senza rendersi pienamente conto di quanto questo possa impattare in modo negativo il business stesso. La grande maggioranza (95%) delle aziende è soggetta a interruzioni dei sistemi e, in media, ogni interruzione dura quasi due ore (un’ora di downtime di un’applicazione a priorità alta costa in media 67.651 dollari).
Secondo i dati Veeam, metà delle aziende interpellate riconosce che il cloud ha un ruolo determinante nelle strategie di data protection moderne e che diventerà ancora più importante in futuro.
Per un progetto di data protection davvero moderno, un’azienda ha bisogno di una soluzione completa che supporti la gestione dei dati in cloud, in ambienti fisici e in ambienti virtuali per qualunque applicazione o dato e in qualsiasi ambiente cloud.
In ottica di backup, alcuni dati del Report 2020 sono particolarmente interessanti.
Il 27% dei dati viene replicato e reso disponibile per attività di business continuity o disaster recovery attraverso un fornitore di servizi cloud. Il 14% dei dati non viene replicato.
Per il 24% dei dati aziendali viene effettuato un backup su cloud utilizzando un fornitore di servizi BaaS. Per il 18% dei dati non viene effettuato nessun backup.
Due aziende su cinque hanno in programma di utilizzare i servizi di backup basati su cloud forniti da un vendor BaaS entro i prossimi due anni.
Produttività e resilienza del business – Cloud backup
In uno scenario non troppo confortante come quello appena tracciato, il supporto del cloud può a tutti gli effetti innalzare il grado di sicurezza delle imprese e aiutare a prevenire la perdita totale o parziale dei dati.
In situazioni di lavoro remoto, smart working e team operativi sul campo, il cloud backup permette di centralizzare dati e asset fondamentali per il business d’impresa. Il salvataggio di informazioni in un luogo sicuro mette al riparo anche da possibili danneggiamenti, smarrimenti e dal furto di unità mobile come smartphone, tablet e notebook.
Il cloud provider è in grado di assicurare maggiore protezione rispetto a una piattaforma di backup on-premise, questo anche perché è soggetto a stringenti criteri di sicurezza e perché le infrastrutture data center dove sono stoccati i dati possono contare su un mix di soluzioni end-to-end, che includono processi di identity management e l’autenticazione dei servizi.
Il backup quotidiano di server di produzione, ma anche di macchine client ed endpoint, consente di ridurre al minimo le eventualità di fermo produzione in caso di attacco o danneggiamento hardware.
Scegliendo un servizio cloud è meglio optare per provider che possano offrire servizi di private cloud, public cloud, cloud backup e cloud object storage conformi al Codice di Condotta CISPE e identificati da un marchio di garanzia che offre ai clienti e ai cittadini la libertà di archiviare ed elaborare i propri dati all’interno dello Spazio Economico Europeo.
Produttività e resilienza del business – Protezione di database e dati
Al fine di avere ogni informazione sempre aggiornata, anche al di fuori del dispositivo in uso, è possibile, per esempio, utilizzare Rsync (o Remote sync). Si tratta di uno strumento utilizzato per copiare e sincronizzare file e cartelle sullo stesso server o fra macchine diverse e rappresenta uno dei tool di backup più diffusi nei sistemi Linux.
Rsync è una modalità di gestione delle aree dati che si differenzia per la grande efficienza. Il sistema è infatti capace di riconoscere automaticamente quali documenti differiscono tra due cartelle, così da velocizzare il processo di copia da una cartella sorgente a una destinazione.
La copia da una cartella ad un’altra avviene richiamando il comando Rsync seguito poi dalla cartella sorgente e dalla destinazione.
Specifiche opzioni consentono di mantenere aggiornate anche le sottocartelle presenti in un dato percorso, per non perdere alcuna modifica effettuata nel tempo.
È inoltre possibile definire la sincronia di più path, oppure la replica sincrona di determinati file, selezionandone l’estensione. Con la medesima logica possono essere definite esclusioni di file, oppure la rimozione, ma anche selezionare il limite d’uso della banda per l’operazione di sincronia. È inoltre consentita la programmazione e l’automatizzazione i processi Rsync. Per una gestione sicura, soprattutto tra server remoti, è possibile utilizzare il protocollo SSH durante l’intero processo di copia.
Produttività e resilienza del business, proteggere il database
Adottando un simile logica, è inoltre consentita la copia di sicurezza aggiornata di database MySQL. Si tratta di un processo che permette il regolare backup di archivi fondamentali per il business moderno, che può essere definito attraverso una procedura specifica. Una volta connessi al server via SSH è possibile utilizzare l’applicativo mysqldump, presente di serie nelle installazioni MySQL. Esso è pensato per eseguire un dump completo dei dati in formato testo.
La procedura include la possibilità di comprimere gli archivi del database che, sovente, possono superare le centinaia o le migliaia di MByte e potrebbero essere difficili da gestire in fase di copia tra server.
Anche in questa fase, il processo di sincronia può essere automatizzato con appositi comandi, oppure adottando utility dedicate come automysqlbackup, in grado di effettuare backup giornalieri all’interno della directory di riferimento.
Come abbiamo visto, il cloud rende possibili soluzioni a misura di PMI, fino all’enterprise. I piani di backup sono scalabili, in termini di banda, capacità e costi.