Kubernetes, la semplicità è alla base di Nutanix Karbon 2.0

Cloud ibrido e multi-cloud

Con la realizzazione di Karbon 2.0 che semplifica la gestione dei cluster, Nutanix sottolinea ai clienti la sua ricerca di rendere sempre più semplice Kubernetes. Kubernetes – insieme al suo ecosistema di tecnologie cloud native sempre più ricco – si sta evolvendo a ritmi vertiginosi. Il 2019 ha visto il rilascio di quattro nuove importanti release di questo sistema di orchestrazione e gestione di container (dalla versione 1.14 alla 1.17), per non parlare dell’incredibile incremento di presenze agli eventi KubeCon in Nord America e in Europa.

Questo è un periodo emozionante per lavorare a un progetto di trasformazione digitale che coinvolge Kubernetes. Tuttavia, per la maggior parte dei professionisti dell’IT Operations, il ritmo con cui procede l’innovazione si traduce in una corsa costante per tenere il passo con le nuove funzionalità che si vanno ad aggiungere ad altre già sofisticate di Kubernetes. Fornire le risorse di cui hanno bisogno le applicazioni cloud native senza perdersi nelle complessità di tale ambiente, sta diventando sempre più difficile.

La semplicità è da sempre il valore fondante di Nutanix e i clienti nel bel mezzo della creazione di ambienti di produzione Kubernetes on premise, ci hanno richiesto lo stesso tipo di approccio per gestirli. Nell’aprile del 2019 abbiamo introdotto Karbon, una soluzione che semplifica sensibilmente la configurazione, la distribuzione e la gestione del ciclo di vita dei cluster Kubernetes, offrendo al contempo un’esperienza utente nativa con API aperte. Con Karbon 2.0 (disponibile dal 31 gennaio 2020), abbiamo aggiunto un trio di funzionalità che semplifica altri aspetti della fase di deployment e gestione di Kubernetes:

Integrazione con Nutanix Prism
Gli utenti possono accedere alle funzionalità di Karbon tramite l’interfaccia utente centrale di Nutanix Prism. Da oggi, è possibile sfruttare la configurazione esistente di Prism Central + Active Directory (AD) e aggiungere utenti come utenti Prism in ‘sola lettura’ per abilitare l’accesso a Karbon.

Supporto per ambienti air-gapped
I clienti possono ora distribuire Kubernetes all’interno di ambienti o siti fisicamente isolati da reti non protette. Le tradizionali implementazioni di cluster Kubernetes sono difficili da eseguire in ambienti sicuri, in quanto richiedono generalmente il download di vari container dai registri su Internet. Dal momento che gli ambienti (air-gapped) sicuri non hanno accesso a Internet, non è possibile implementare i cluster in modo tradizionale.

Con Karbon 2.0, i clienti Nutanix possono scaricare un bundle sicuro da Nutanix Support Portal e caricarlo nel loro ambiente air-gapped Nutanix. Questo bundle include tutti i container necessari per l’implementazione e la gestione di un cluster Kubernetes, consentendo a tali ambienti sicuri di utilizzare Karbon.

Aggiornamenti Kubernetes in un clic
Gli utenti possono ora avviare gli upgrade con un solo clic e aggiornare così la versione Kubernetes in esecuzione sul loro cluster. Mantenere aggiornati questo tipo di cluster è molto più semplice, poiché ora è possibile farlo senza dover ridistribuire i cluster o le applicazioni.

Da sempre, la gestione del ciclo di vita di Kubernetes è uno degli aspetti più impegnativi della gestione di un ambiente simile di grandi dimensioni. Con la possibilità di aggiornare la versione del cluster Kubernetes, oltre agli aggiornamenti del sistema operativo Guest disponibili dalla versione 1.0, stare al passo con le vulnerabilità di sicurezza nell’ambiente Karbon sarà semplicissimo.

Karbon è incluso in Nutanix AHV ed è un elemento chiave dello stack integrato cloud nativo di Nutanix, che offre un’infrastruttura iperconvergente facilmente adattabile, storage per container stateful, automazione dei carichi di lavoro, controllo e osservabilità.