Non è un mistero che l’Italia negli ultimi anni sia stata decisamente un terreno di conquista per investitori esteri; per Teorema Engineering la chiave è l’innovazione.
Michele Balbi, Fondatore e presidente di Teorema, ha sottolineato come per la società non si tratti di semplice teoria. Infatti, con Drive The Future, Teorema applica il proprio “verbo” e lo traduce in soluzioni concrete.
Alcuni esempi di collaborazioni? Per il Comune di Milano è stato creato “Chiara”, un Digital Assistant con linguaggio naturale che offre informazioni a turisti e cittadini. Oppure Luna Rossa Challenge, il cui equipaggio conta sulla tecnologia predittiva basata su machine learning. Infine, grazie alla intelligenza artificiale, Il Sole 24 Ore sta andando verso l’editoria del futuro.
Teorema oggi investe molte risorse ed energie nello sviluppo dei chatbot.
Un mercato (quello dei bot) in grande crescita: infatti, supererà il valore di 1,25 miliardi di dollari entro il 2025 con un tasso di crescita annuo del 24,3%.
Balbi ha ricordato che queste risorse tecnologiche non sono più ad appannaggio solo delle grandi o grandissime aziende: il chatbot OnBot è flessibile ed efficace per ogni tipo di realtà imprenditoriale. Fra queste, sicuramente rientrano a pieno titolo le PMI italiane che avessero bisogno di offrire supporto automatizzato ai propri clienti.
Teorema dimostra attenzione concreta e sostenibile da un punto di vista economico verso le piccole e medie imprese: un punto di merito che non può non essere sottolineato. Ad esse è rivolto il nuovo ON-Bot light.
Basato sul motore di Intelligenza Artificiale di Microsoft Azure, ON-Bot light mantiene le principali caratteristiche della versione completa, interpreta il linguaggio naturale e fornisce risposte agli utenti che cercano informazioni sul sito o nella intranet aziendale. Come prevedibile, ci sono alcune limitazioni nelle funzionalità più avanzate: non sono disponibili le nuove funzioni Live chat e Domande frequenti, presenti in ON-Bot 2.0.
Live chat permette a un operatore umano di intervenire quando il bot non ha la risposta corretta alla domanda che gli viene posta. Per l’utente finale è sempre possibile capire se si sta interrogando un bot o se si dialoga con un operatore.
Domande frequenti ha lo scopo di rendere più propositivo il chatbot. È un’impostazione che riguarda la singola knowledge base e si può attivare in modo automatico, facendo in modo che il Bot proponga le domande che più frequentemente vengono fatte dagli utenti, o in modo manuale, selezionando le domande da porre agli utenti.
Nella sua nuova incarnazione, il bot interagisce anche sulla base di risposte precedenti poste da altri utenti, imparando grazie al machine learning, e dando risposte ancora più complete rispetto alla domanda ricevuta dall’utente.
Michele Balbi, Fondatore e Presidente di Teorema
Questo è un campo di ricerca in continuo divenire, che ci mette di fronte a sfide diverse. Se per Chiara stiamo lavorando a una versione multilingue, per ON-Bot intendiamo implementare l’efficacia nel dialogo con gli utenti. Oltre all’aspetto tecnologico, di questi progetti ci entusiasma il risvolto sociale e la reale incidenza sull’organizzazione aziendale. Un chatbot multilingue favorirà il processo di integrazione in una città multietnica come Milano; un assistente virtuale sempre più efficiente nella risoluzione di problemi permetterà di ottimizzare le risorse in attività di più alto valore, a vantaggio di un servizio disponibile 24/7, soddisfacendo le esigenze delle aziende in termini di costi e investimenti sia le necessità dei loro clienti.