5G, Ericsson analizza le aspettative e sfata falsi miti

Arriva il 5G. Ericsson analizza le aspettative degli italiani

Lo studio “5G Consumer Pontential” di Ericsson vuole sfatare quattro falsi miti sul 5G a livello mondiale e analizza le aspettative dei consumatori italiani sul 5G.

Falso mito 1: Il 5G non offre alcun vantaggio nel breve termine ai consumatori.
Per i nostri connazionali il 5G sarà in grado di offrire vantaggi anche nel breve periodo ed essi riguardano soprattutto il miglioramento delle prestazioni di rete e una migliore esperienza di fruizione di contenuti video in streaming. Il 5G aiuterà anche a risolvere il problema di congestione della rete urbana percepito dal 39% degli intervistatiì. In dettaglio, i luoghi dove gli italiani sperimentano maggiori difficoltà con la connessione 4G sono autobus, treni e automobili in movimento (40%), vie commerciali, stadi e stazioni (39%), al lavoro (26%) e presso la propria abitazione (20%). In merito a questo ultimo aspetto, gli intervistati ritengono che il 5G renderà disponibili più opzioni di connettività a banda larga per la casa.

Falso mito 2: Non esistono casi di utilizzo reali del 5G, né esiste un prezzo premium per il 5G.
In Italia si ritiene che la maggior parte dei casi d’uso 5G verrà lanciata nell’arco dei prossimi 2 o 3 anni: servizi innovativi per i quali il 69% degli intervistati è disposto a pagare un prezzo extra. I vantaggi offerti dal 5G che spingono gli intervistati a dichiarare di voler pagare di più riguardano la maggiore velocità (51%), i nuovi servizi (46%), la sicurezza della rete (35%). I nostri connazionali desiderano soprattutto hot zone 5G (nei centri città, nei luoghi di lavoro / coworking, nelle stazioni e in occasione di eventi sportivi e concerti), sensori per la smart home, telefonate olografiche e mappe AR. Il report rileva un interesse particolare per la “smart home”: il 30% degli italiani intervistati ha oltre 10 dispositivi connessi nella propria abitazione. In questo contesto, il 5G rappresenta la soluzione ideale per abilitare tutte le possibilità offerte dalla casa connessa.

Falso mito 3: Gli smartphone rappresentano la “ricetta magica” per il 5G, l’unica soluzione per fornire servizi di quinta generazione.
In tema di device, secondo i consumatori gli smartphone da soli non saranno l’unica soluzione per il 5G. Il 43% infatti dubita che le funzionalità e il form factor degli smartphone attuali siano adeguati a sfruttare appieno il 5G. Il 60% vorrebbe una maggiore durata della batteria e il 31% una maggiore disponibilità di storage sul proprio dispositivo. Il 42% ritiene che gli smartphone continueranno ad esistere, affiancati da una progressiva affermazione di smartglass AR nell’arco dei prossimi 5 anni; il 37% sostiene che nel giro di 3 anni gli smartphone non avranno più schermo in quanto i contenuti saranno proiettati sulle pareti.

Falso mito 4: Gli attuali pattern di utilizzo sono rappresentativi della domanda futura del 5G.
I consumatori italiani si aspettano che il 5G introduca un cambiamento significativo nei modi di utilizzo della tecnologia. Con il 5G il consumo di video è destinato ad aumentare. Gli intervistati si aspettano di incrementare l’utilizzo di dati da cellulare: il 20% pronostica un aumento del traffico dati fino a 170GB al mese. La maggiore velocità da sola non servirà a fare la differenza: gli intervistati si aspettano l’introduzione di nuove applicazioni e servizi in ambito entertainment, smart home, gaming e VR, eMBB, automotive, retail e comunicazioni immersive. Tra i servizi maggiormente di interesse per i consumatori italiani e di più rapida introduzione figura il mobile broadband potenziato, per lo streaming di contenuti video in HD da mobile o l’online gaming. Gli utenti, però, si aspettano che nei prossimi tre anni il 5G abiliti servizi molto più innovativi, come i sensori intelligenti, le TV connesse al 5G e i dispositivi wearable per monitorare la salute.