Ericsson e il 5G in Italia: cosa vogliono ora i consumatori?

Mantenere la fiducia del cliente è fondamentale per evitare il passaggio a un altro operatore.

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Cosa vogliono ora i consumatori in Italia dal 5G? Lo rivela il report di Ericsson Consumer Lab “5G Value: Turning Performance into Loyalty”. Il livello di soddisfazione dei consumatori italiani rispetto al 5G è infatti aumentato del 14% in un solo anno. Il nuovo rapporto riguarda la fidelizzazione dei clienti e le opportunità di business legate alla nuova generazione di reti mobili. Sono stati intervistati online in maggio e giugno 2023 circa 37.000 consumatori, tra cui 10.000 utenti 5G attivi in 28 mercati. L’indagine è rappresentativa delle opinioni di circa 1,5 miliardi di consumatori e 650 milioni di utenti 5G. In Italia sono stati intervistati 1220 consumatori, di cui 460 utenti 5G attivi. Il campione italiano è rappresentativo delle opinioni di circa 33 milioni di consumatori e 9 milioni di utenti 5G.

5G in Italia: quando le prestazioni non sono adeguate

Il rapporto rivela anche che esperienze di connettività 5G insoddisfacenti in luoghi chiave – stadi, arene di intrattenimento e aeroporti – possono rendere i clienti fino a due volte più propensi a cambiare operatore. Importante quindi avere un servizio capace di garantire prestazioni adeguate ovunque – e sempre più anche in ambienti indoor – per mantenere la fiducia di una clientela che cambia operatore con una certa facilità. Basti pensare che il 29% degli utenti italiani ha affermato di averlo fatto da quando c’è stato il lancio commerciale del 5G nel nostro Paese. Tra questi, il 39% lo ha fatto a causa dei problemi riscontrati nelle prestazioni (copertura outdoor e indoor, stabilità della connessione, velocità) della rete 5G.

Le preferenze degli utenti

Riccardo Mascolo, Direttore Strategia di Ericsson in Italia
È interessante notare come circa un utente di smartphone 5G su 6, abbia espresso una chiara preferenza di voler accedere a una connettività con qualità differenziata. Piuttosto che accontentarsi di prestazioni 5G generiche, questi utenti sono attivamente alla ricerca di prestazioni di rete elevate e costanti. Ub particolare per determinate applicazioni molto esigenti, come il cloud gaming o le video conferenze, o per connettersi in alcuni luoghi specifici. La ricerca mostra che sarebbero disposti a pagare un premio dell’8% qualora l’operatore mobile dovesse offrire loro questa possibilità.

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Quanto conta la qualità

Secondo un’analisi condotta da Ericsson sull’offerta 5G di 105 operatori attivi in 30 mercati circa il 13% ha già iniziato a proporre offerte basate sulla qualità del servizio, con differenti caratteristiche. Ad esempio l’offerta “5G Stock Pro” di 3 Hong Kong alloca maggiori risorse e l’utilizzo prioritario della rete per migliorare l’esperienza di un’applicazione di trading azionario. L’offerta di China Unicom “Super Live Streaming” offre priorità sull’uplink (ovvero la trasmissione dei dati). Mentre il servizio “ProPing” di Ooredoo Kuwait offre un piano premium con bassa latenza per il mobile gaming su rete 5G.

Nuove opportunità di monetizzazione

Gli operatori che stanno cavalcando questa tendenza sono principalmente quelli che hanno già lanciato il 5G standalone (SA). Questo consente loro di utilizzare più facilmente il network slicing e di fornire API agli sviluppatori API per creare applicazioni “quality on demand”. Oltre a soddisfare le esigenze più evolute e creare quindi nuove opportunità di monetizzazione del 5G. Dalla ricerca Ericsson emerge, infine, un ultimo insight a cui gli operatori possono guardare con attenzione. La disponibilità di pacchetti di servizi innovativi ha un ruolo fondamentale nell’incentivare l’esplorazione e adozione di applicazioni video avanzate. In particolare nei mercati in cui questi servizi sono facilmente disponibili.

5G in Italia: cosa vogliono ora i consumatori

Riccardo Mascolo, Direttore Strategia di Ericsson in Italia
Lo studio sottolinea che il 56% di utenti 5G italiani con accesso a questo tipo di bundle, dichiara di destinare quasi il 60% del suo tempo allo streaming di contenuti video avanzati. E in particolare di applicazioni di realtà aumentata (AR). Al contrario, gli utenti che non dispongono di pacchetti di servizi di questo tipo dedicano meno della metà del loro tempo ai contenuti immersivi.

In conclusione

Riassumendo, per sbloccare il valore del 5G sarà necessario per gli operatori considerare quattro aspetti chiave:

  • una volta diffuso il 5G, dare priorità alla copertura indoor e alle ottimizzazioni di rete. Questo per soddisfare streaming video, cloud gaming e altre applicazioni popolari, in grado di aumentare la soddisfazione degli utenti.
  • Offrire pacchetti di servizi innovativi per sfruttare la crescente domanda di nuovi formati video e AR, trainata dal 5G.
  • Dare priorità al miglioramento delle prestazioni 5G nei luoghi chiave, per aumentare la fedeltà dei consumatori e ridurre al minimo i tassi di abbandono.
  • Esplorare strategie di monetizzazione del 5G. Strategie basate soprattutto su velocità massime, pacchetti di contenuti e prezzi basati sulla Qualità del Servizio, sfruttando le funzionalità del 5G Standalone e la segmentazione mirata.