Lenovo ThinkPad P72 è una workstation altamente configurabile, potente e flessibile; lo strumento di lavoro per creativi e professionisti della grafica.
Si tratta di una postazione di lavoro progettata per rispondere alle esigenze di progettisti, disegnatori, modellatori e, in generale, di chi necessita di una grande potenza di calcolo da poter portare con sé.
Nonostante non si possa parlare di un “peso piuma”, la P72 non ha nulla da invidiare ai più ingombranti desktop per la grafica. Questo grazie a una configurazione hardware di stretta derivazione workstation, con componenti certificati per applicazioni CAD/CAM/CAE.
Lenovo propone versioni con Intel Core e Intel Xeon di ottava generazione, affiancati da GPU Nvidia Quadro e la possibilità di espandere la memoria sino a 128 GByte complessivi.
Nello specifico, la versione che abbiamo ricevuto rappresenta un buon compromesso tra costo, performance ed equilibrio complessivo del sistema.
Il microprocessore è l’Intel Core i7-8750H che, pur essendo la versione di attacco del listino ThinkPad P72, costituisce un ottimo elemento per gestire senza troppe difficoltà i carichi di lavoro più stressanti. Stiamo parlando di una CPU esa-core, capace di gestire sino a 12 thread, munita di 9 MByte di SmartCache e dotata di una frequenza base di 2,2 GHz. Proprio il clock contenuto consente di lavorare bene, senza sviluppare una temperatura elevata (TDP 45 W) e senza richiedere l’intervento ossessivo della ventola. Se si sceglie di spingere al massimo le performance, la modalità Turbo consente però di raggiungere i 4,1 GHz, una frequenza di tutto rispetto e che incrementa sensibilmente le capacità di calcolo quando necessario.
Per espandere memoria e storage è sufficiente rimuovere la paratia metallica inferiore. La RAM installata si trova sulla faccia non accessibile della motherboard: restano così disponibli due slot per SoDimm DDR4. A sinistra si notano gli slot M.2, di cui uno è già occupato dallo storage Union Memory.
Il sistema in prova dispone di 16 GByte DDR4 a 2.666 MHz, un quantitativo adeguato a buona parte degli impieghi quotidiani. Il controller integrato supporta moduli standard (non-ECC) su due canali, per una massima larghezza di banda di 41,8 GB/s.
Peso e dimensioni di questa workstation non sono da sottovalutare se intendete fare una “vita da pendolare” con il notebook al seguito.
Il comparto storage è particolarmente versatile e consente differenti configurazioni, grazie alla presenza di due slot PCIe M.2 (con possibilità di realizzare array RAID 0 o 1), ma anche di uno Serial Ata da 2,5” (quest’ultimo richiede un connettore su misura per poter beneficiare della connessione seriale come upgrade).
Lo storage veloce e una configurazione equilibrata rendono la workstation molto veloce e reattiva.
Lenovo propone così storage solid state sino a 2 TByte, oppure unità meccaniche, con la variante con crittografia hardware FIPS da 500 GByte. Nel nostro caso, la macchina è dotata di uno storage M.2 da 512 GByte. Per far spazio a tutte queste opzioni, nonostante le dimensioni importanti dello chassis (41,6 x 28,1 x 2,59-3,1 cm), Lenovo ha scelto di sacrificare il lettore/masterizzatore DVD, oggi sempre meno richiesto.
L’alimentatore, da solo, pesa più di un comune tablet e uno smartphone da 6″ insieme (945 grammi).
Di rilievo la dotazione GPU, che include un processore Nvidia Quadro P2000 con 4 GByte di RAM. Parliamo di una soluzione che incorpora 768 CUDA Core, con un clock di 1.556 MHz e una banda massima di accesso alle RAM GDDR5 di 96,13 GB/s (su bus a 128 bit).
Rispetto alle nettamente più costose P3200 / P4200 e P5200 a listino, questa versione si distingue per un interessante rapporto costo/performance e appare indicata per gestire al meglio il pannello Full HD FlexView. Lo schermo da 17,3” e 1.920×1.080 pixel di risoluzione rappresenta la variante più economica per questo notebook ma si distingue per una luminosità di 300 nits (un valore ben al di sopra dei comuni laptop) e una copertura al 72% della gamma colori NTSC.
L’alternativa a listino Lenovo e la matrice 4K con intensità colore a 10 bit, un notevole passo in avanti.