Red Hat continua a crescere e guarda al futuro

Red Hat continua a crescere e guarda al futuro

Red Hat incontra la stampa per la tradizionale conferenza annuale; un momento per fare il punto sull’andamento societario e sulle strategie previste.

Gianni Anguilletti, Regional Director Italia, Francia, Iberia, Israele e Grecia di Red Hat ha ricordato i risultati economici conseguiti.
Infatti, sono ben 68 trimestri consecutivi di utile ottenuti dalla società: un risultato non alla portata di chiunque, come il manager ha affermato con orgoglio.
Il fatturato dell’anno fiscale è stato pari 3,4 miliardi di dollari, ed in crescita del 15% rispetto all’anno precedente.

Gianni Anguilletti
Possiamo contare su una notevole capacità di liquidità immediata: abbiamo infatti due miliardi di dollari pronti per essere utilizzata lo per sviluppo che per acquisizioni strategiche mirate.

Jboss, OpenStack, OpenShift, Cloud e Automation aumentano la propria quota del 31%, e cresce coerentemente il numero di dipendenti: sono ora 13.500 (contro i 12.000 del 2017).
Di questi, ben 170 sono dislocati in Italia: una forte presenza, che dimostra la convinzione di Red Hat nell’investire nel nostro Paese.

Si è da poco concluso il Red Hat Summit 2019, e la presenza di oltre 8500 clienti è prova concreta della vitalità e della fiducia che la società americana leader del settore open source è riuscita a trasmettere. Un esempio della autorevolezza di Red Hat? Fra gli speaker sul palco si sono succeduti il CEO di IBM e il CEO di Microsoft. Difficile immaginare endorsement più forte per l’open source.

Red Hat continua a crescere e guarda al futuro

Gianni Anguilletti
Red Hat risponde alla fiducia dei clienti con un portfolio di tecnologie e servizi che cresce ad una velocità non riscontrabile nel passato.
Questo ci mette in condizione di partecipare a qualsiasi discussione in materia di information technology sia che si tratti di sviluppo tradizionale, ma anche in situazione ad altissimo livello di innovazione, come IIoT, machine learning e intelligenza artificiale.

È stato Edoardo Schepis, Presales Manager Red Hat Italia, a parlare delle release presentate durante il summit. Prima di tutto, Red Hat Enterprise Linux 8.
Due le principali innovazioni in questa release: un vero e proprio insight, capace di proporre migliorie, evidenziare problemi ed errori di configurazione in merito alla macchina su cui è installato. Inoltre, numerosi tool grafici e framework che aiutano anche dal punto di vista della interfaccia chi si avvicina per la prima volta al mondo Linux.

Il secondo annuncio riguarda OpenShift 4, con il quale si potrà creare un container platform in ambiente multi-cloud e operante come layer sovrastante la struttura eterogenea dell’utente.

Red Hat continua a crescere e guarda al futuro

Edoardo Schepis
Dieci anni fa vi avremmo parlato di un software open source svincolato dalla piattaforma hardware su cui gira. Ora possiamo garantire al cliente l’indipendenza dal cloud provider sottostante: fondamentale in un mondo sempre più multi-cloud.

Terzo annuncio, il rilascio di una piattaforma in collaborazione con Microsoft: si tratta di Azure Red Hat Openshift. Nei fatti è la prima offerta OpenShift nel public cloud gestita congiuntamente.

Il manager parla delle strategie, che vanno sempre nella direzione della flessibilità con Open Hybrid Cloud, ma anche della completezza funzionale, abbracciando tutti i temi, dalle API ai Big Data, passando per OS e virtualizzazioni.
Red Hat non esisterebbe senza la sua natura open, e in questa ottica rimane fondamentale l’apertura verso i principali hypervisor, middleware e sistemi operativi.

Numerose sono le case history citate di grandi società appartenenti a molti settori differenti. Agos, BPER e Nexi per il mondo finance; nel settore public, Poste Italiane, INAIL e Istat.
TIM in rappresentanza delle telco, e Bosch e SNAM per manufacturing, oil&gas. Nomi di primissimo piano nel panorama italiano, che ben testimoniano l’apprezzamento di cui gode Red Hat in Italia.

È stato nuovamente Anguilletti a fornire le riflessioni conclusive.
Red Hat investirà molto in persone, sia migliorando le skill del personale già in azienda, che assumendo risorse sempre più preparate.
Anche la verticalizzazione e segmentazione delle soluzioni sarà fonte di intenso sviluppo, declinando le proposte in modo specializzato per aggredire al meglio mercati ed aziende con esigenze particolari.