Il Politecnico di Milano è stata la sede dello speech del CEO di Cisco, Chuck Robbins; il tema è stato la cyber security e le opportunità professionali derivanti.
Donatella Sciuto, Executive Vice Rector del Politecnico di Milano, ha correttamente ricordato come il tema sia, non se si sarà oggetto di un attacco, ma quando e con quali danni. Per questo, in partnership con l’università Bocconi, a settembre 2019 partirà un nuovo percorso di studi, atto a formare nuove professionalità, in grado di affrontare al meglio le sfide della cyber security di oggi e del domani.
Stefano Zanero, Cybersecurity Professor del Politecnico di Milano, ha ricordato che essere paranoici è l’esatto opposto della sicurezza: per essere professionisti della sicurezza informatica si deve anzi trasmettere sicurezza. Se non si è in grado di dare risposte positive ai propri clienti, non si sarà mai dei veri cybersecurity expert.
Zanero ha sottolineato che molti apparati connessi rimarranno sul mercato o quantomeno in utilizzo per decenni. È quindi essenziale che i progettisti abbiano piena consapevolezza del tema del security-by-design.
Chuck Robbins nel suo discorso, ha ricordato quanto il tema della sicurezza informatica sia essenziale, ma al tempo stesso continuamente in costruzione: un cantiere sempre aperto. Sono semplicemente incredibili le possibilità professionali e imprenditoriali aperte dalla sicurezza informatica.
Parlando agli studenti, il CEO ha sottolineato come la tecnologia sia oggi al centro di qualsiasi strategia possibile.
Anche in Italia, Cisco è fortemente impegnata in attività formative e di evangelizzazione: l’accesso alla più moderne tecnologie e la loro piena comprensione sono oggettivamente in grado di creare differenze anche sociali; la società americana è in campo per ridurre l’impatto di questo gap.
Tutto questo non sarebbe possibile senza i network. Che, ricorda Robbins, sono in continua e rapida evoluzione.
È anche per questo che la sicurezza informatica, oggi, non può più essere basata solo su un sistema di firewall che filtri i contenuti malevoli: il 71% della popolazione mondiale accede a Internet in modo mobile, e sono 50 miliardi i dispositivi connessi. Numeri che indicano come la superficie esposta a cyber attacchi, in un mondo iperconnesso, si espanda sempre più rapidamente.
Cisco, ogni giorno, è testimone della quantità enorme di contenuti malevoli circolanti in Internet: 20 miliardi di attacchi bloccati, 3 miliardi di e-mail filtrate, e oltre 2,6 miliardi di URL dannose intercettate. Il tutto complicato dal fatto che più del 50% del traffico Internet oggi è criptato.
Con volumi di questo livello, e in aumento costante, è facile comprendere come le minacce informatiche siano anche una grande opportunità professionale, continua Robbins, rivolgendosi alla platea (che lo ha frequentemente interrotto con applausi).
Il CEO di Cisco ha spronato con energia gli studenti ad appassionarsi al tema della sicurezza, e ha voluto dare alcuni semplici ma efficaci consigli: essere sempre curiosi, cogliere le opportunità che si presentano senza esitare, non fossilizzarsi su attività ripetitive, avere sempre progetti per il futuro, cercare di lasciare un segno chiaro del proprio impegno e, in ultimo, essere sempre positivi. Nulla come una “positive attitude” è infatti in grado di influenzare il proprio destino, conclude Chuck Robbins.