Sharp, la cura dei dettagli è la chiave del successo

Sharp, la cura dei dettagli è la chiave del successo

Sharp è certamente un brand noto a molti, e vanta una storia di oltre un secolo; al Fuorisalone abbiamo visto da vicino le novità per il mercato europeo.
Nel tempo, diversi fattori, fra cui la grande crisi economica globale hanno pesantemente inciso sulle strategie della società giapponese, che ha attraversato un periodo di difficoltà da cui è uscita con grande forza e intelligenza. Anche grazie al supporto di Foxconn, Sharp ha rilanciato la propria immagine e presenza sul mercato.
Come? Puntando con decisione su prodotti di qualità; curando i minimi dettagli, senza trascurare ogni fascia di mercato.

Sharp, la cura dei dettagli è la chiave del successo

Durante il Fuorisalone 2019, abbiamo incontrato Giovanni Lo Presti, Country Director Italy di Sharp UMC. Il manager italiano ci ha mostrato la gamma di TV e soundbar Sharp, facendoci notare una serie di piccoli dettagli, singolarmente forse difficili da notare, ma che una volta portati all’attenzione testimoniano molto bene la rinnovata qualità del brand giapponese.

Ad esempio, tutti i televisori sono dotati di funzione hotel: ideale per poter offrire i prodotti anche a una clientela B2B, a volte costretta a scegliere fra un numero ristretto di device. In più, prosegue Lo Presti, la porta USB di cui sono dotati i TV Sharp può essere impostata per evitare utilizzi impropri da parte degli utenti. Ancora, la possibilità di spegnere il LED standby frontale: sia in chiave di risparmio energetico, ma anche e soprattutto per quelle persone a cui dia fastidio anche una piccola sorgente di luce durante la visione di film o il riposo notturno. Per facilitare l’accesso al cablaggio su TV wall-mounted, il backpanel che protegge i cavi è a chiusura magnetica, un particolare che aiuta anche le attività di manutenzione e pulizia.

Sharp, la cura dei dettagli è la chiave del successo

Anche i telecomandi sono oggetto di continuo studio, il manager ci ha mostrato la più recente incarnazione, con tasti disassati verso il lato destro. Lo scopo evidente (e ben riuscito dalle nostre prove) è quello di permettere di effettuare tutte le operazioni con una mano sola.

In un contesto sicuramente non ottimale (e lontanissimo da quello di utilizzo) come quello del Fuorisalone, le TV e le soundbar di Sharp hanno dato ottima prova di funzionamento: immagini cristalline, colori bilanciati, interfaccia utente semplice e reattiva. Evidente il grande lavoro svolto in sinergia con Harman/Kardon sugli altoparlanti built-in; su tutte le fasce, compresi modelli entry level da meno di 200 euro, il volume ottenibile è notevole, e privo di distorsioni anche al massimo della potenza erogabile. Abbiamo scherzato con Lo Presti facendogli notare che questo rischiava di compromettere le vendite di soundbar: “Ci sono molti produttori concorrenti con TV meno performanti dei nostri; abbiamo pensato anche a loro!” ci ha risposto.

Ed è anche grazie a questa convinzione (e tanto duro lavoro) che Sharp si è ripresa il ruolo di produttore molto stimato che le è sempre spettato. E sottolineiamo produttore, perché tutti i modelli montano pannelli LCD prodotti internamente; perfino l’aggiornamento software viene fatto all’ultimo istante possibile, prima di spedire il televisore nel Paese di destinazione. Spesso risparmiando tempo e grattacapi ai partner e ai rivenditori, che si trovano ad affrontare problematiche dell’end-user legate semplicemente a piccoli bug software già precedentemente risolti.

La situazione di Sharp Italia è sicuramente positiva, grazie al lavoro svolto da Giovanni Lo Presti e dal suo team: anche senza poter esprimere numeri precisi, il Country Director ha rivendicato con giusto orgoglio il cammino fatto, in forte controtendenza con l’economia italiana di questo periodo. Il Bel Paese è uno dei più importanti sul panorama europeo, con altrettante importanti prospettive di crescita.