DLA Piper, durante l’evento “Ispezioni Privacy, cosa aspettarsi e come essere pronti?” rivela come in Italia ci siano state solo 630 notifiche di data breach.
Un dato davvero anomalo rispetto agli altri Stati europei: Olanda, Francia e Gran Bretagna sono ognuna oltre le 10000 notifiche, e nel totale dell’Unione Europea si sono superate le 59000 notifiche.
I dati sono stati illustrati oggi nel corso di un evento organizzato da DLA Piper, il più grande studio legale internazionale operante in Italia, sul tema “Ispezioni Privacy, che cosa aspettarsi e come essere pronti” con lo scopo di analizzare le conseguenze su come, a oltre 9 mesi dall’inizio dell’applicabilità del GDPR, i garanti europei stiano emettendo le prime sanzioni ai sensi del Regolamento privacy europeo e gli importi possano essere molto elevati.
Avv. Giulio Coraggio, Partner a capo del settore Technology e della practice dedicata alla Privacy e Cybersecurity
Dall’inizio dell’applicabilità del GDPR, ci sono state in Italia solo 630 notifiche di data breach, mentre ne sono avvenute oltre 10.000 in Paesi come l’Olanda, la Germania e la Gran Bretagna. Questo potrebbe significare un approccio meno rigido alla compliance privacy delle aziende italiane in un periodo in cui le ispezioni privacy del Garante potrebbe diventare ancora più invasive, grazie anche ai tecnici informatici della Guardia di Finanza in grado di verificare se il trattamento dei dati personali rispecchia quanto dichiarato nella documentazione. Le società devono garantire la conformità al GDPR, adottando un approccio sostanziale alla privacy e cambiando la cultura aziendale. Per aiutarle in questo compito, parleremo di ispezioni del Garante e di come prepararsi alle stesse.
DLA Piper , nella persona di Tommaso Ricci, ha anche effettuato una dimostrazione del chatbot Prisca, realizzato dallo studio legale sul GDPR, e di cui si sta valutando il lancio.
Tommaso Ricci
Prisca è l’assistente virtuale per le aziende sviluppato dal team IPT di DLA Piper, in grado di supportare i legali interni attraverso l’automazione delle risposte a quesiti ricorrenti, tramite l’utilizzo di un sistema di intelligenza artificiale, così riducendo il carico di lavoro e i tempi di risposta (meno di 0.15 secondi a risposta). Prisca ad oggi risponde a quesiti sul GDPR e sui segreti industriali, ma DLA Piper ha intenzione di sviluppare un’offerta di “chatbot as a service” per supportare le attività delle imprese in qualsiasi settore, anche tailorizzando le risposte sulle esigenze e policy delle aziende.