ESET rende pubblico il barometro sulla sicurezza

ESET, ecco i dati del barometro sulla sicurezza

ESET rende pubblici i dati del proprio “barometro”, un vero e proprio polso della situazione sulla sicurezza informatica in Nord America e Canada.

ESET non è solo un eccellente player del settore cyber security, ma ne è anche un attento occhio critico. Il Barometro è, ad esempio, il risultato di una indagine che ha coinvolto 3.500 adulti nel Nord America, 2500 negli Stati Uniti e 1000 in Canada.

Ben Il 70% degli americani intervistati è preoccupato per l’uso improprio dei dati personali forniti ai siti Web quando effettuano operazioni bancarie o acquisti online e la stragrande maggioranza vede ora il crimine informatico come una minaccia per il proprio paese, e ben 9 intervistati su 10 hanno convenuto che la criminalità informatica è una sfida importante per l’intera sicurezza degli Stati Uniti.
Dal sondaggio emerge addirittura come la criminalità informatica sia considerata una minaccia più importante del traffico di droga o del riciclaggio di denaro sporco. A preoccupare è anche la considerazione riservata a quanto fatto finora dalle forze dell’ordine, i cui sforzi per combattere la criminalità informatica sono stati giudicati non sufficienti.
Il risultato più sorprendente del sondaggio è stata la profonda preoccupazione che gli intervistati hanno espresso riguardo alle minacce poste dalla criminalità informatica e la loro mancanza di fiducia che la situazione possa migliorare a breve. Circa l’87% delle persone coinvolte ha affermato di aspettarsi un aumento del rischio di diventare una vittima del crimine informatico.

ESET rende pubblico il barometro sulla sicurezza

Altre scoperte di interesse sono i modi in cui gli americani stanno reagendo al crimine informatico, compresa una preoccupante percentuale di intervistati propensa a ridurre i propri acquisti online (19%) o a utilizzare I servizi di home banking a causa dei crescenti problemi di sicurezza e privacy (20%). Il 44% degli intervistati ha invece dichiarato come i problemi di sicurezza e privacy li hanno spinti a fornire meno informazioni personali sui siti Web.

Il rapporto documenta anche la relazione tra le preoccupazioni relative al crimine informatico e l’effettivo accadimento di tale reato. Ad esempio, circa il 70% degli americani adulti intervistati da ESET ha riferito di aver ricevuto email o telefonate fraudolente che chiedevano i loro dettagli personali. Una percentuale simile ha espresso preoccupazione per questa attività. Tuttavia, se pur un numero molto elevato di persone teme di poter essere vittima di furto di identità (86%), la percentuale di intervistati che hanno segnalato di aver subito effettivamente un furto di tal genere è molto meno della metà (30%).

I risultati di questo sondaggio rappresentano l’indicazione più forte che l’incidenza delle violazioni di sistemi e dati continuerà a salire, minando ulteriormente la fiducia nella tecnologia, a meno che la cyber sicurezza e la lotta alla criminalità informatica siano considerate come tra le maggiori priorità dalle agenzie governative e dalle multinazionali. Mantenere e aumentare tale fiducia è vitale per il benessere economico, ora e in futuro.