IoT, ecco le cinque previsioni 2019 fatte da Software AG

Internet of Things: le 5 previsioni 2019 fatte da Software AG

Più democratico e in procinto di entrare nelle nostre case, o in versione Tao. Ecco alcune previsioni sull’Internet of Things elaborate da Software AG.

1 L’IoT sta entrando nelle nostre case!
Con l’incremento di dispositivi e servizi domestici intelligenti nel 2019, inizieremo a vedere un progressivo abbattimento delle barriere tra ecosistemi verticali e la rapida crescita di soluzioni di terze parti offerte da produttori di prodotti non intelligenti. Quest’ultima andrà a colmare una lacuna crescente di proposizioni convincenti capaci di creare soluzioni di valore per i consumatori che utilizzano una gamma eterogenea di dispositivi domestici.

2 Un IoT più democratico
Dialogo aperto e trasparenza sono, a quanto si dice, il fondamento di una democrazia sana, motivo per cui assisteremo alla democratizzazione dell’IoT nel 2019. Di questi tempi ognuno è uno sviluppatore ed è evidente come vi sia stato un boom di team d’innovazione e imprenditori. Fortunatamente, l’evoluzione dell’IoT sta creando framework, strumenti e soluzioni semipronte per tutti gli elementi dell’ecosistema IoT che consentono all’utente business o “citizen developer” di creare rapidamente soluzioni IoT per risolvere i propri specifici problemi di business in pochi minuti. L’introduzione dell’analitica self-service renderà disponibili alle masse processi analitici sofisticati tra cui il machine learning. Tutto molto democratico!

3 Il Tao dell’IoT
Ci sarà uno spostamento mentale verso una “nuova” concezione dell’IoT, maggiormente orientata allo sviluppo e al miglioramento continuo delle soluzioni rispetto al passato, dove l’IoT era considerato solo dal punto di vista del dispositivo. Forse però, il concetto più facilmente comprensibile è come i dispositivi siano considerati nel processo di progettazione. I progetti più vicini all’essenza del Tao riconoscono che debba esserci sia flessibilità sia robustezza; che un progetto dovrebbe essere concepito dall’interno verso l’esterno, e non viceversa; che i processi si evolveranno sempre; e che i dispositivi cambieranno sempre nel corso del ciclo di vita di una soluzione.

4 Tanti nuovi piccoli Einstein
Ogni cosa basata su microprocessore è già pensante, ma il suo livello di pensiero è limitato. Due trend fondamentali stanno cambiando il modo in cui questi dispositivi possono sperimentare l’apprendimento nel corso della loro intera vita. In primo luogo, connettività ubiqua, silicio economico e software comprovati stanno creando un cambiamento di paradigma nella gestione dei dispositivi, con la gestione in-life e gli aggiornamenti proattivi della sicurezza. In secondo luogo, un approccio “thin edge” permetterà a un cervellone virtuale, come quello di Einstein, di essere inserito in ogni singola cosa. Ciò consente alle aziende di focalizzarsi sull’integrazione hardware e software dell’IoT, permettendo agli esperti di analisi di far evolvere la comprensione dei dispositivi sul mondo e sul valore fornito ai clienti finali.

5 Nessun posto è come 127.0.0.1.
Nel 2019 vedremo più misure volte a semplificare il lavoro degli sviluppatori IoT. Innanzitutto, vi sarà un incremento nell’utilizzo dello standard LWM2M, uno standard che sta vedendo crescere lentamente la sua adozione e che probabilmente favorirà la creazione del catalogo tecnico più grande al mondo di dispositivi IoT interoperabili. In secondo luogo, assisteremo a uno sviluppo del peer to peer (P2P) – queste connessioni stanno iniziando a emergere attraverso l’adozione crescente di tecnologie edge, e potrebbero diffondersi drasticamente in seguito all’adozione della gestione avanzata delle identità federate.

Philip Hooker, Vice President for Online Business, IoT & Cloud di Software AG
Case intelligenti, democratizzazione dei dati, design thinking, M2M edge e lightweight. Queste sono alcune delle previsioni meno conosciute che leggerete sull’IoT per il prossimo anno. Rappresentano la base di un cambiamento innovativo.