Con Paolo Rossi, Channel Sales Manager di Overland Tandberg, parliamo dell’andamento del mercato storage e backup, e dei piani di sviluppo per il prossimo anno.
A una prima analisi, in Italia il 2018 è stato un anno altalenante per il business della società, con un primo trimestre relativamente stabile e allineato al pari periodo del 2017. Il secondo trimestre ha poi registrato un sensibile calo delle vendite e del fatturato, recuperato successivamente nella seconda parte dell’anno. Questo grazie anche a una importante commessa per il Ministero dell’Interno, per il quale sono stati installati oltre 1.400 drive RDX di tipo esterno, ciascuno dotato di tre cartucce per la rotazione dei backup.
Nel complesso, dunque, il 2018 si chiuderà secondo le attese e con risultati leggermente superiori all’anno precedente.
Come conferma Rossi, l’obiettivo di crescita per il breve periodo è quello di superare i 2 milioni in termini di quota annua di fatturato; un traguardo ormai prossimo.
Per poter sostenere una strategia di crescita e maggiore distribuzione del brand, sarà attuata a breve una manovra societaria che prevede lo scorporo di Overland Tandberg dalla gestione unificata Sphere3D Corp. In questo modo Overland Tandberg tornerà ad essere una società privata, non più legata alla logica della borsa, delle quotazioni e delle trimestrali.
Il listino Overland Tandberg non vedrà particolari stravolgimenti nel breve periodo, anche se la strategia di sviluppo ha portato l’azienda a una comunicazione più aggressiva e dinamica, in particolar modo per quanto riguarda la parte software. Si sta infatti lavorando per incentivare l’adozione della suite software RDXlock. La piattaforma, già disponibile a listino da qualche tempo, consente la protezione dei dati in caso di attacchi ransomware (RDX RansomBlock) attraverso il tracciamento dei processi, oppure la funzionalità RDX Worm utile anche a fini amministrativo-legali e normativi (si pensi alla PA).
Le novità hardware sono “dietro l’angolo”, anche se, come precisa Rossi, i futuri prodotti sono ancora sotto NDA e non è possibile divulgare specifiche di alcun tipo.
È invece pronto per la commercializzazione il nuovo adattatore che consente di utilizzare le unità RDX USB 3.0, anche su device con porta USB Type-C.
L’innovazione del settore passa anche da una maggiore attenzione al service e alla gestione dei prodotti post-vendita. In questo senso, Overland Tandberg affianca alla garanzia di tre anni con sostituzione anticipata, l’estensione a cinque anni per RDX QuikStation, con modalità anche onsite 24/7 NBD.
Il rapporto con i partner rimane solido e stabile; l’azienda si dice soddisfatta delle attività avviate sul territorio di concerto con i dealer e i VAR. L’azienda basa il proprio business sul canale indiretto e si affida ai principali distributori IT del territorio. Nonostante una crescita dei partner del 15% e un computo totale di circa 800 unità, la maggior parte si concentra nel Nord Italia; proprio per questo l’azienda è alla ricerca di nuovi partner dislocati nel Sud Italia.
Overland Tandberg cresce inoltre grazie al supporto tecnico continuo e alla capacità di integrazione dei propri device con quelle che sono le infrastrutture storage e di backup top di mercato. In quest’ottica sono vive e particolarmente dinamiche le relazioni con brand di riferimento come QNAP, Synology, Buffalo e Veeam (per fare alcuni esempi). La collaborazione reciproca durante gli eventi e i roadshow permette una visibilità incrociata delle soluzioni dei differenti listini, che si traduce in un reale vantaggio per i partner e, di riflesso, per i clienti che sceglieranno questi device.
Rossi ci conferma, infine, la ripresa di contatto con Veritas e la volontà semplificare l’integrazione con le soluzioni software per il backup, facilitando la gestione delle API proprietarie e realizzando bundle e roadshow ad hoc nel corso del 2019.
Importante anche la collaborazione agli eventi Acronis, un brand attualmente certificato da Overland Tandberg per l’uso delle soluzioni RDX QuikStation e QuikStor.