Passando da “Storage & Snapshot”, il sistema permette di generare e definire le policy e le modalità di esecuzione delle istantanee, con archiviazione organizzata su RDX.
Tutti i file e gli archivi generati sono facilmente accessibili tramite File Station 5. Il supporto (identificato in questo caso come SATADisk 1) può contenere file e cartelle, ma anche gli snapshot dei volumi indicati, semplificando il backup e la protezione di dati eterogenei.
I LUN iSCSI generati e gestiti tramite il NAS potranno essere sottoposti a backup su disco rimovibile, sfruttando la funzione “LUN Backup” del menu iSCSI (sempre all’interno di Storage & Snapshot).
La disponibilità di una infrastruttura in grado di operare rapidamente lo snapshot del NAS consente anche alle piccole realtà professionali di proteggersi in modo efficace, anche in caso di attacco malware e ransomware.
In più, le funzionalità di snapshot disponibili sono oggi particolarmente complete, si spazia dai sistemi di Block-based iSCSI LUN per thick provisioning e thin provisioning, a meccanismi File-based iSCSI LUN. È inoltre possibile abilitare snapshot a livello di volume o con una cartella condivisa per le istantanee.
Tutte queste funzioni sono accessibili tramite lo Storage & Snapshots Manager, mentre le istanze generate sono ora facilmente recuperabili tramite File Station.
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Grazie al supporto di istantanee basate su blocco è possibile registrare e salvare lo stato dell’intero file system e dei relativi metadati esternamente al file system stesso. In questo caso, se il NAS dovesse guastarsi o subire un danneggiamento a causa di virus o malware, le snapshot precedentemente preparate risulteranno intatte, assicurando a utenti e amministratori una facile ripristino.
Osservando i risultati registrati è facile intuire quali siano i vantaggi di uno storage removibile basato su cartucce hard drive, piuttosto che un convenzionale sistema ottico. Oltre alla capacità complessiva superiore, questa piattaforma beneficia di maggiori performance.
È possibile arrivare sino a 110 MB/s in lettura e 83 MB/sin scrittura trattando archivi di file frammentati con dimensioni medie superiori ai 100 MByte.
Le attività di backup e recovery su iSCSI LUN raggiungono i 138,9 MB/s in lettura e 112 MB/s in scrittura pareggiando, di fatto, quanto avevamo registrato durante le prove della sola unità RDX all’interno di una postazione Windows Server.
In questo caso, il binomio NAS QNAP e cassette Tandberg RDX mette dunque a disposizione velocità di salvataggio e recupero analoghe a quanto è possibile ottenere in ambienti Windows e con macchine di potenza analoga (in ogni caso superiori rispetto ad appliance di rete remoti, che risentono dunque delle velocità imposte da una connessione Gbit).
Trattandosi di un dispositivo con connessione diretta al sistema operativo QTS, il drive Overland-Tandberg può essere facilmente indirizzato anche dalle macchine virtuali create con Virtualization Station 3.
Durante le prove abbiamo simulato una procedura di backup tramite software Acronis e adottando anche il più basilare Windows Backup, su VM Windows 7.
La cartuccia inserita viene riconosciuta come storage locale, l’unica accortezza da avere per un corretto funzionamento è quella di formattare il disco rimovibile in modalità NTFS. Ciò ne impedirà il funzionamento con le altre funzionalità descritte e, pertanto, risulta fondamentale avere più cartucce da destinare a differenti ambienti di lavoro. Diventa invece più complesso orchestrare attività miste VM / iSCSI sul medesimo drive RDX.
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Nel complesso l’accoppiata risulta vincente, facile da gestire, priva di intoppi o problemi di compatibilità o funzionamento, per un vero impiego “seamless”.
Punteggio
92
su 100
PRO
Elevata integrazione tra device; utilizzo seamless per differenti contesti; supporto snapshot, iSCSI e backup recovery VM.
CONTRO
Per un uso tramite QTS e VM Windows occorre prevedere serie di drive con differente formattazione.