L’innovativa workstation Z2 Mini G3 rappresenta la declinazione più compatta delle postazioni professionali di HP, un vero concentrato di potenza ed efficienza.
Solitamente, il termine “compatto” e “workstation” non vanno di pari passo, salvo rari esempi, sviluppati e commercializzati soprattutto in questi ultimi anni. Per definizione, una postazione di lavoro di questo segmento di mercato deve infatti offrire grande potenza di calcolo, possibilità di espansione e numerose porte di comunicazione.
Ma, si sa, i tempi cambiano, così le esigenze della platea di professionisti che, grazie alla Z2 Mini possono beneficiare di una elevata potenza di calcolo a fronte di uno spazio occupato davvero esiguo. Il guscio, ben rifinito e realizzato con materiali plastici di alta qualità, richiede infatti uno spazio di appena 216×216 cm sulla scrivania e misura 58 mm in altezza. Per via del sistema di raffreddamento e della disposizione di alcune porte, l’unico orientamento possibile è quello desktop (orizzontale). Peccato non siano state previste modalità d’uso in verticale o meccanismi di aggancio VESA per display.
Come tutte le workstation HP, la base hardware rimane ampiamente configurabile, pur se con le evidenti limitazioni imposte dal formato ridotto.
La motherboard proprietaria adotta il chipset Intel C236, mentre per la CPU principale è possibile spaziare tra modelli Xeon a Core i7, i5 o i3. Nella versione entry level del listino, la Z2 Mini G3 parte da un prezzo di appena 850,00 Euro, decisamente poco, considerando il tipo di macchina e le concorrenti di questo segmento.
La variante ricevuta per le prove costa però decisamente di più, dato che è equipaggiata con il microprocessore quad-core Intel Xeon E3-1245 v5, contraddistinto da un clock di 3,5 GHz e capace di raggiungere i 3,9 GHz in modalità Turbo, in funzione delle condizioni ambientali e delle richieste di sistema.
La memoria RAM è disposta su due slot SoDimm e ammonta a 16 GByte. I moduli sono di tipo DDR4 a 2.133 MHz; la workstation può accettare sino a 32 GByte complessivi, una sensibile limitazione rispetto ai 64 GByte che normalmente il controller della CPU può gestire su configurazione desktop standard.
La temperatura è costantemente monitorata da appositi termometri digitali, posizionati in prossimità dei componenti principali e delle bocchette d’aspirazione dell’aria fresca.
Rispetto alla versione base, che sfrutta la GPU Intel Graphics HD presente nella CPU, l’attuale modello in prova beneficia delle superiori prestazioni DirectX 12 e OpenGL 4.5 dell’acceleratore Nvidia Quadro M620, affiancato da 2 GByte di RAM GDDR5. Pur non disponendo della più recente architettura Pascal, il processore è dotato della versatile piattaforma Maxwell e 512 CUDA Core, indicati per l’elaborazione grafica 2D/3D a bassa complessità. Il sistema si avvantaggia di un bus a 128 bit, per una massima larghezza di banda di 80 GB/s.
La leva posteriore permette una facile apertura della workstation.
Grazie a questo componente, la Z2 Mini può gestire sino a quattro monitor Display Port, sfruttando le altrettante porte standard 1.2 integrate sul pannello posteriore.
Purtroppo una simile soluzione non risulta certificata Nvidia VR Ready, ma risponde pienamente alle caratteristiche richieste per la gestione delle tecnologie 3D Vision Pro, Nvidia Mosaic, nView e Optimus.