Le nostre prove si sono svolte in ambiente 10 GbE e 1 Gbps, adottando l’ultimo firmware disponibile (3.40-0.32), configurando un array RAID 5 e utilizzando un host client Intel Core i7 con storage PCIe M.2 Samsung 950 PRO.
Le aspettative non sono state disattese, lavorando in modalità 10 GbE si raggiungono infatti performance nettamente superiori al convenzionale ambiente a 1 Gbps, ormai largamente diffuso nelle PMI italiane. La 5410RN ha raggiunto velocità di lettura sino a 313,7 MB/s e 386,1 MB/s in scrittura. Anche lavorando a blocchi da 512K si sfiorano i 300 MB/s.
Tra le prove effettuate abbiamo verificato il comportamento del NAS abilitando la crittografia dei drive, un’attività che solitamente costa maggiore tempo di elaborazione a livello di CPU e controller. Nel complesso le performance di accesso sequenziale e a blocchi rimangono sostenute, anche se si registra una riduzione compresa tra il 3% e il 13%.
La cifratura dei drive pesa particolarmente sulle attività di lettura in modalità 4K, che possono rallentare sino a quasi dimezzarsi in alcune condizioni.
Adottando come riferimento anche il bench NAS Performance Tester, abbiamo riscontrato alte velocità in scrittura utilizzando pattern da 100 MByte sino a 8 GByte, con performance di picco di 375,2 MB/s.
In fase di copia tramite protocollo SMB e script robocopy, il vantaggio della rete a 10 GbE si fa sentire sullo spostamento di file medio/grandi, con velocità di picco di 344,6 MB/s in scrittura e 253,5 MB/s in lettura. Effettuando la copia di file molto piccoli (sotto 1 MByte) le prestazioni calano nettamente.
I consumi istantanei sono espressi in Watt
Un’ultima considerazione circa i consumi: la macchina raggiunge un assorbimento di picco di 39,5 W se impegnata al massimo, scendendo a 17,9 W quando i drive sono a riposo e circa 2,9 W quando è spenta ma connessa alla rete.
Il NAS 5410RN può essere considerato un punto di partenza per chi necessita di un formato rack. Pur valutando positivamente il rapporto prezzo/capacità e le interessanti feature a disposizione, sarebbe stato interessante trovare un’opzione hot swap per l’unità di alimentazione interna o la possibilità di ampliare la RAM a disposizione.
L’unità di alimentazione non può essere sostituita a caldo; data la sua natura, in caso di guasto, la sostituzione potrebbe implicare tempi lunghi di intervento.
In caso di guasto, soprattutto per l’unità di alimentazione, la presenza di componentistica discreta interna allo chassis non consente una rapida sostituzione, con conseguenti possibili problematiche per il mancato servizio dell’apparato di rete.
Due ulteriori considerazioni: i cassetti frontali sono privi di meccanismi di blocco (invece presenti sulle versioni desktop), mentre il display ad altezza ridotta risulta davvero difficile da leggere se non ci si trova in asse al piccolo pannello LCD.
Tuttavia, come abbiamo potuto notare, la TeraStation 5410RN replica le buone performance registrate durante le prove della versione desktop 5410DN, con la quale condivide quasi tutto.
Sul fronte costruttivo, l’approccio rackmount consente una più facile installazione e gestione in ambienti strutturati. La versione in prova, con capacità lineare non formattata di 8 TByte rappresenta dunque un buon compromesso, anche dal punto di vista economico, per le sale server e CED di aziende dove è necessario ampliare o irrobustire i meccanismi di backup e recovery.
Punteggio
71
su 100
PRO
Lan10 GbE ad elevata velocità di trasferimento; chassis robusto e ben fatto; software backup incluso; antivirus incluso.
CONTRO
Menu di gestione talvolta macchinoso; manca una gestione ad App e uno store; non supporta container; memoria non espandibile; PSU non hot-swap.