Dal punto di vista tecnologico e costruttivo, ci troviamo di fronte a un vero gioiello dell’ingegneria moderna, con una superficie netta di 10mila mq e 10 sale indipendenti. L’architettura interna sfrutta un’altezza utile di 3,5 metri, un plenum superiore di 3 metri e uno inferiore di 2 metri; in questo modo è stato possibile scorporare l’area adibita per gli armadi rack, con tutto il comparto di raffreddamento, che si trova nei due plenum contigui.
Un particolare di una sala interna del DC; gli armadi rack, ancora vuoti, sono pronti per ospitare le macchine dei clienti.
Si crea così un ciclo forzato che sospinge l’aria fredda dal basso verso l’alto, facilitando l’espulsione del calore e minimizzando il rumore degli apparati HVAC. Il sistema di raffreddamento è anch’esso particolarmente evoluto e sfrutta un’architettura chilled water con sistema geotermico. Il meccanismo si occupa di pescare e diffondere l’acqua di falda proveniente da quattro pozzi distinti, indispensabile per consentire un funzionamento efficiente dei chiller aria/acqua.
La struttura delle sale può contare su muri tagliafuoco interni REI 120 e doppia copertura isolante con sistema defrost.
Gli oltre 300 armadi da 46 unità possono dunque essere gestiti con la massima scalabilità e modularità, garantendo un uso per singolo rack, oppure per abilitare soluzioni di colocation, fornendo ai clienti porzioni di rack, armadi dedicati, cage o sale dedicate con un ulteriore livello di protezione (il sesto).
Ogni rack può gestire una potenza fino a 40 kW, portando così l’intera sala a una potenza complessiva di 1 MW (sino a un massimo di 1,5 MW). Per offrire il massimo ai clienti, Aruba offre servizi smart hands&eyes h24, gestione sistemistica h24, magazzini condivisi o dedicati al singolo cliente, oltre a uffici condivisi o dedicati al singolo cliente.
L’impianto chilled water con sistema geotermico per il raffreddamento delle sale è particolarmente efficiente.
Tutte le sale e i corridoi sono muniti di videosorveglianza continua con relativo personale addetto alla security. Per minimizzare possibili anomalie è disponibile un sistema antincendio a gas inerte IG-541 e un meccanismo di ventilazione con una portata di 2vol/h. Appositi sensori si occupano invece di monitorare la presenza di fumo o di perdite di liquido, per garantire a ogni singola cella operativa la rilevazione e la soppressione di incendi in modo indipendente dal resto della struttura.
La parola d’ordine è ridondanza, ogni componente è studiato per garantire l’operatività delle macchine e dei server anche in condizioni critiche. Le componenti elettriche, gli apparati per la climatizzazione e i sistemi per la connettività sono in pratica duplicati; la piattaforma secondaria è permanentemente in uno stato di attività per poter sopperire eventuali problematiche legate ai condotti primari. In questo modo si scongiura ogni ragionevole anomalia e si assicura un livello di servizio di alta qualità.
Per questo motivo, in termini di connettività, sono disponibili ben quattro punti di ingresso dislocati lungo il perimetro esterno, due punti di connessione per la rete elettrica, due Main Distribution Area (MDA) e una doppia infrastruttura di trasporto verso Milan Internet eXchange (MIX).
L’allacciamento alle utility energetiche conta un servizio ridondato di 15 MW, affiancato da un sistema di UPS 2N+1, con unità statiche a doppia conversione di potenza unitaria di 500 kVA.
I gruppi di continuità sono assemblati in container modulari che contengono le batterie e tutti gli elementi elettrici di media e bassa tensione. La scalabilità è garantità dalla possibilità di poter aggiungere container all’interno del magazzino, sfruttando l’accesso diretto per i mezzi di trasporto e il carroponte mobile.
In questo modo l’autonomia complessiva può arrivare sino a 30 minuti, con un minimo garantito di 15 minuti. In caso di blackout prolungati intervengono di generatori elettrogeni diesel con ridondanza 2N e carburante per un’operatività massima sino a 48 ore.
Non solo, l’energia fornita al Data Center è certificata Green da parte dell’operatore di rete e proviene unicamente da fonti rinnovabili. A completamento del comparto di alimentazione si aggiunge l’impianto fotovoltaico da tetto e l’energia apportata dalla centrale idroelettrica attiva da decenni in prossimità del campus, a diretto contatto con il fiume Brembo.
L’hospitality Aruba Racing.
La sicurezza dei dati passa prima di tutto dalla sicurezza degli accessi; entrare nel Global Cloud Data Center non è affatto facile!
Oltre a un sistema di videosorveglianza e di vigilanza per tutti i giorni dell’anno, la struttura è stata progettata con specifici cancelli per il traffico veicolare e per i visitatori, parcheggi distinti tra dipendenti e ospiti, oltre a dissuasori per i mezzi di trasporto.
Internamente è possibile entrare nelle diverse aree solo se muniti di apposite chiavi magnetiche, indispensabili per superare le numerose mantrap con sistemi anti-tailgating ed antipiggybacking. L’intera struttura è munita di un Building Management System che ne coordina le attività e di sale Network Operations Center (NOC) e Security Operations Center (SOC), gli “occhi” e il “cervello” dell’intero smart Data Center.