Come anticipato, AVM FRITZ!Box 7590 può essere facilmente integrato in numerosi contesti differenti, da router primario con funzionalità NAS, centralino, segreteria e molto altro, sino a router secondario su una LAN esistente, o come gateway sicuro per la VPN tra sede centrale e ufficio remoto.
La rete messa a punto per i test prevede l’impiego di tutte le funzionalità del nuovo router e l’adozione di numerosi client su LAN e WLAN (clicca per ingrandire).
I processi iniziali di update e individuazione automatica della linea consentono anche ai meno esperti di effettuare le attività preliminari in poco tempo. Salvo contrattempi o configurazioni più specifiche, il router è pronto per funzionare in meno di 5 minuti. Sia adottando connessione ADSL TIM 20 Mega, sia con la più veloce VDSL TIM Smart, le fasi di riconoscimento e setup sono state immediate.
Prima ancora di parlare di performance, in considerazione delle numerose problematiche segnalate proprio dagli utenti TIM e delle difficoltà di raggiungere velocità di connessione DSL superiori ai 100 MBps, AVM ha rilasciato una dichiarazione ufficiale molto chiara.
AVM
Attualmente gli utenti della rete Telecom Italia con un FRITZ!Box 7590 si connettono soltanto fino a 100 Mbit/s. Il FRITZ!Box 7590 supporta 35b per connessioni fino a 300 Mbit/s, ed è pertanto conforme alla specifica per connessioni 35b nella rete di Telecom Italia. Attualmente stiamo lavorando per giungere all’identificazione del problema.
Le nostre indagini hanno riscontrato che i centralini di comunicazione (DSLAM) di Telecom Italia non offrono a un FRITZ!Box 7590 il profilo necessario. Questa configurazione del centralino di comunicazione non è conforme allo standard. Siamo in contatto con Telecom Italia per trovare al più presto una soluzione.
La gestione delle varie attività può essere effettuata tramite il pratico menu del FRITZ!OS, ora più stabile e reattivo delle versioni precedenti.
Va pur detto che, se si è già avvezzi ai prodotti della gamma FRITZ!Box, il nuovo firmware del 7590 non vi stupirà in modo particolare. Meccaniche di funzionamento e disposizione delle funzioni sono infatti analoghi a quanto già visto sugli OS e sui device ormai da qualche anno. Di sicuro AVM punta sulla continuità e sulla riconoscibilità della propria impronta, sia nello sviluppo del software, sia a livello hardware.
Lo stato della linea è sempre sotto controllo.
Se siete all’asciutto di prodotti AVM, l’OS 6.83 si fa notare per la velocità dell’interfaccia e per la buona capacità di adattarsi a differenti risoluzioni video e a svariati device. Menu interni e tendine di selezione compaiono molto rapidamente, al contrario di come accade su altri device della concorrenza, spesso lenti.
Ogni sezione è chiaramente organizzata e riassume le funzioni disponibili per ciascun componente a disposizione (Internet, Telefonia, Rete Domestica, Rete Wireless, DECT, Diagnosi e Sistema). La GUI è localizzata anche in lingua italiana e, come sempre, può essere visualizzata in modalità standard o avanzata, per favorirne un uso da parte di utenti poco esperti ma anche per i “power users”.
Per i test abbiamo integrato anche un attuatore FRITZ!DECT 200, ideale per pilotare carichi e dispositivi.
Ai sistemi di diagnostica e analisi si affianca un attento controllo di tutti i parametri. Sono così disponibili monitor e grafici dettagliati per quanto riguarda lo stato della linea e della rete, ma anche funzioni dedicate al risparmio energetico, con una dashboard granulare e piuttosto chiara. Ogni componente è monitorata nel tempo, per valutare il consumo di energia estemporaneo e storico; in questo modo gli utenti possono osservare il reale impatto in termini di assorbimento e valutare l’attivazione delle sole funzionalità essenziali (è persino possibile variare l’intensità luminosa dei LED di stato).
L’integrazione del FRITZ!Fon è immediata, le possibilità di gestione e configurazione sono numerose (clicca per ingrandire).
Filtri e abilitazioni consentono di modificare l’accesso al web e alle risorse da parte di tutti gli apparati connessi alla rete domestica; ciò garantisce una maggiore sicurezza, grazie all’imposizione di blocchi, eventuali blacklist, orari di utilizzo dei servizi e la prioritizzazione di specifiche attività che possano richiedere maggiore banda, per esempio.
La condivisione tramite NAS USB e Media Server richiede pochi passaggi e rende possibile l’accesso a uno storage locale o cloud, abilitando anche lo streaming di radio web e podcast.