IoT e 5G, intervistiamo Roberto Missana di Huawei Italia

IoT e 5G, intervistiamo Roberto Missana di Huawei Italia

 

Intervistiamo Roberto Missana, Sales Manager di Huawei Italia, che risponde alle nostre domande per approfondire quanto espresso nell’Osservatorio IoT del PoliMI.

• IoT e 5G, Huawei è impegnata a realizzare un ecosistema aperto e a rafforzare la collaborazione intersettoriale, come si concretizza questo genere di attività?
Huawei ha identificato l’opportunità del mercato IoT già nel 2014 e da allora ha contribuito alla definizione del primo standard specifico per IoT, denominato “Narrow Band IoT” (NB-IoT), che è stato finalizzato nel 2016 dall’ente 3GPP.
In parallelo Huawei ha lanciato diverse iniziative per creare un ecosistema delle cose. Tra il 2015 e il 2016 sono stati creati sette Open Labs in collaborazione con operatori leader globali in diverse Paesi e, contestualmente, sono state siglate oltre 100 partnership con aziende non appartenenti al settore ICT ma interessate a una convergenza con il mondo mobile, come ad esempio la “5G Automotive Association”, di cui Huawei è membro fondatore e di cui fanno parte aziende leader del settore automobilistico e ICT, che si focalizza sulla integrazione tra guida autonoma e comunicazioni e supporterà la standardizzazione in questo settore.
Huawei è anche membro fondatore del 5G Innovation Centre dell’Università del Surrey; la struttura indipendente è tra le più importanti al mondo nell’ambito della ricerca e della sperimentazione di tecnologie 5G
E’ da menzionare inoltre l’iniziativa “X-Labs”, lanciata da Huawei con l’obiettivo di favorire la creazione di un ecosistema 5G in cui esplorare le future applicazioni dell’internet delle cose insieme a operatori e imprese attive in segmenti di mercato verticali. Nell’ambito di tale iniziativa ogni partner è invitato a partecipare al co-design di servizi 5G.
Il 5G sarà ampiamente adottato in tutti i settori verticali e di conseguenza le tecnologie e gli standard dovranno soddisfare molteplici esigenze. Il nostro obiettivo è quello di rafforzare la collaborazione intersettoriale per individuare le future richieste del mercato, gli scenari di applicazione e gli standard tecnologici. In quest’ottica Huawei partecipa attivamente alle attività di innovazione congiunte portate avanti dall’industria, dal mondo accademico e dalle istituzioni in tutto il mondo per promuovere un accordo sugli standard e lo spettro di frequenze e preparare insieme il terreno all’avvento del 5G.

• L’IoT supportato dal 5G porterà a cambiamenti radicali nella nostra vita, ci può fare qualche esempio?
Il 5G permetterà di superare una serie di sfide che le tecnologie esistenti non sono in grado di affrontare, principalmente in termini di numero di connessioni, latenza di rete e velocità.
Si stima che saranno ben 100 miliardi gli oggetti connessi entro il 2020 e il 4G non potrà soddisfare la domanda creata dall’IoT. Le reti 5G invece riusciranno a raggiungere oltre 100 miliardi di nodi intelligenti collegando così tutti gli oggetti del nostro quotidiano e rivelandosi anche molto utili in molteplici applicazioni di tipo industriale.
Inoltre la bassa latenza di una rete 5G, che si ridurrà fino a 1 millisecondo e dunque decine di volte migliore rispetto a quella di una rete 4G, permetterà una maggiore sicurezza in svariati ambiti: dalle auto a guida autonoma alla chirurgia da remoto.
Le automobili stanno già diventando il prossimo device, dopo gli smartphone e i dispositivi indossabili, visto che il prossimo futuro è quello della comunicazione fra le auto e l’infrastruttura urbana. I costi associati alle cure sanitarie sono in aumento in tutto il mondo, tuttavia l’IoT potrà contribuire a risolvere questo problema grazie all’introduzione di nuove procedure terapeutiche che si avvalgono di dispositivi intelligenti in grado di ridurre l’esigenza di ricorrere a risorse sempre più costose, in particolare per l’assistenza domiciliare.

Sono molte le macro-aree che beneficeranno dell’adozione delle soluzioni IoT. Il primo ambito è quello relativo alle Smart City e Safe City; qui le opportunità spaziano dalla gestione delle priorità semaforiche sulla base del reale stato del traffico, all’illuminazione stradale basata sul livello di luminosità, dal monitoraggio dei parametri ambientali alla raccolta intelligente dei rifiuti, dalla sicurezza del territorio all’offerta di nuovi servizi a cittadini e turisti. A questo proposito, in Sardegna nel 2016 Huawei ha inaugurato un Joint Innovation Center realizzato con il CRS4 della Regione Sardegna, dedicato a progetti di ricerca sulle Smart e Safe City basati sulle reali esigenze della Pubblica Amministrazione, con il coinvolgimento delle PMI locali, partner, istituti di ricerca e università.
Ci sono poi le applicazioni di Smart Metering & Smart Grid pensate per una gestione ottimizzata della rete elettrica e delle soluzioni a supporto dei processi logistici e di trasporto e per la lettura dei contatori attraverso sistemi telematici. Altri ambiti sono trasporto privato, Smart Home e le applicazioni che riguardano la gestione delle situazioni di emergenza in caso di calamità, il monitoraggio e la manutenzione da remoto di impianti industriali e la gestione delle risorse idriche e petrolifere.

• Quali aspetti del mondo wireless e 5G sono sviluppati presso il Centro Globale di Ricerca e Sviluppo Huawei di Segrate?
Le attività svolte per il 5G nel nostro centro di ricerca sono dedicate allo sviluppo di architetture radio, componenti e in generale alla tecnologia necessaria per realizzare i futuri prodotti.
In particolare il centro è focalizzato sulle tecnologie ad alta frequenza (microonde). Le nuove tecnologie mirano a trasportare bande di segnale più ampie e in modo più efficiente secondo i requisiti che via via si definiscono internamente e sono richiesti dal mercato.

• Secondo l’Osservatorio IoT del PoliMI l’Italia rappresenta un mercato “pronto” e dalla crescente maturità. Quali sono i segnali tangibili espressi dalle aziende e dal comparto industriale? Come Huawei supporta questa presa di coscienza generale?
L’internet delle cose è il nuovo paradigma che sta cambiando profondamente e ancor di più cambierà in positivo la vita delle persone e i processi aziendali. La sinergia tra Mobile, Cloud e IoT costituisce un’incredibile occasione per creare nuove opportunità di business a costo contenuto.
Grazie agli 80.000 dipendenti dedicati alla ricerca e sviluppo a livello globale, Huawei ha tutti i requisiti per posizionarsi come vendor leader anche in questo settore in grande crescita, portando sul mercato soluzioni architetturali innovative. Huawei contribuisce alla realizzazione di 400 progetti di Smart & Safe City in tutto il mondo, oltre 400 milioni di persone in 100 città e 30 Paesi usano le soluzioni Huawei ed è all’avanguardia nella realizzazione di smartphone di ultima generazione con connnettività Lte. Nel campo della gestione di situazioni critiche e di emergenza ha implementato tecnologie che garantiscono flessibilità di rete, assicurando comunicazioni stabili. Un esempio è Il sistema portatile Rapid e-LTE emergency solution, sviluppato nel Joint Innovation Center Huawei-CRS4, impiegato dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a supporto delle operazioni di soccorso in occasione della recente tragedia di Rigopiano.

La crisi e la crescita zero sono i termini che contraddistinguono ormai da anni l’economia Italiana. La ripresa potrà essere finalmente realizzata grazie al supporto della Digital Transformation e dall’Internet of Things. Cogliere pienamente le opportunità offerte dalla digitalizzazione delle aziende e dall’innovazione aprirà le porte a una nuova rivoluzione industriale. Tutti i mercati sono fortemente coinvolti dal processo di digitalizzazione e nessuna realtà può ritenere di avere acquisito una posizione consolidata. Le aziende che non innoveranno difficilmente potranno rimanere sul mercato nei prossimi anni.

• Huawei è partner attivo di TIM e ha supportato l’azienda nel lancio del NB-IoT Open Lab di Torino. Cosa rappresenta questa collaborazione per Huawei e per il contesto italiano?
Tim e Huawei collaborano dal 2015 sulla tecnologia NB-IoT e lo scorso novembre è stato inaugurato l’Open Lab di ricerca e innovazione TIM, il primo in Italia dedicato al NB-IoT, aperto ad aziende e sviluppatori per favorire e accelerare la crescita dei servizi Internet of Things e lo sviluppo di applicazioni industriali. Nel laboratorio vengono sperimentate nuove soluzioni per l’interconnessione degli oggetti, coinvolgendo numerosi partner operanti in diversi settori industriali: dalla manifattura ai trasporti, passando per la sicurezza, la finanza, la logistica e l’agricoltura. IoT Open Lab è un laboratorio realizzato per raccogliere, indirizzare, sviluppare e sperimentare soluzioni per l’IoT. Un “centro di innovazione” che usa gli ambienti e le tecnologie di rete commerciali e pre-commerciali di TIM, compresa la recentissima tecnologia NB-IoT basata sull’evoluzione della rete 4G. Le principali caratteristiche introdotte con NB-IoT sono: estensione della copertura per una profonda copertura indoor, maggiore durata della batteria dei dispositivi, alta densità di collegamento (da intendersi come numero di dispositivi collegati per km2).

• Smart City, IoT e 5G sono piattaforme che stanno inesorabilmente convergendo, cosa c’è da aspettarsi per l’immediato futuro?
L’IoT supportato dal 5G porterà a un cambiamento epocale delle nostre abitudini e servono politiche e strategie di lungo termine per sostenere la quarta rivoluzione industriale rappresentata dal 5G. Nel frattempo, si passerà attraverso le reti intermedie 4.5G (ce ne sono già 68 attive nel mondo) e si svilupperano nuovi use case che avranno un forte impatto in molti settori. Per quanto riguarda i settori verticali (auto, droni, smart grid, healthcare, factory) ognuno di essi avrà esigenze diverse di latenza. Un’eterogeneità di esigenze cui si potrà rispondere grazie a nuove tecnologie come il Massive Mimo e l’utilizzo della Banda C.

Per l’immediato futuro siamo in attesa di obblighi normativi che sicuramente farebbero partire progetti evolutivi in un mercato che è maturo. Contatori intelligenti e diffusione di auto connesse valgono oltre metà del fatturato IoT previsto. Quello dell’Industry 4.0 e della “robotizzazione intelligente” sarà un mercato che crescerà sensibilmente.
A mio avviso è necessario porre sempre più attenzione all’aspetto della sicurezza, valorizzare i servizi e l’ecosisteme e dare valore all’analisi dei dati raccolti.

Roberto Missana è Senior Channel and Solution Sales Manager, Enterprise Business Group, Huawei Italia.