Libraesva partecipa alla IX Edizione del Security Summit di Milano con un workshop dedicato all’email security e al futuro panorama delle minacce.
Nell’ambito della manifestazione dedicata alla sicurezza delle informazioni, delle reti e dei sistemi informatici, Libraesva illustrerà come evolvono le tecniche di attacco via email e come occorra agire per impostare una difesa reattiva, capace di identificare una minaccia ignota che appare per la prima volta. Sono, infatti, circa 30mila le nuove varianti di ransomware ogni anno, e decine le nuove campagne di phishing che raggiungono ogni giorno gli utenti via email. Il tema è ancor più rilevante se si considera che le minacce sono volte a colpire gli utenti sempre più sui loro dispositivi in mobilità (smartphones e tablet business), e che la diffusione di dispositivi internet-connessi, l’Internet of Things, che comunicano e comunicheranno con i loro proprietari è ormai cosa certa.
Il tema della sicurezza della posta elettronica è quindi protagonista dell’Atelier Tecnologico del 16 marzo, workshop organizzato da Libraesva nell’ambito del Security Summit, in programma all’AtaHotel Expo Fiera di Pero (Mi) dal 14 al 16 marzo 2017.
Rodolfo Saccani, Security R&D Manager, Libraesva
Il panorama dell’email security è sempre più costituito da una diversificazione degli attacchi informatici e delle infezioni causate da malware e ransomware, che non accenna a diminuire. Sapersi orientare tra le soluzioni disponibili nel mercato e, soprattutto, comprendere come sia meglio muoversi per farsi trovare preparati di fronte a minacce nuove, ancora non classificate, è il nostro impegno a supporto delle aziende di ogni dimensione.Maurizio Caltabiano, Sales Director, Libraesva
Il business del malware evolve infatti in continuazione, alimentato e motivato da un giro d’affari di centinaia di milioni di euro. Noi ci rivolgiamo ad aziende, piccole e medie imprese, enti istituzionali fornendo loro gli strumenti e le nozioni utili affinché possano dotarsi degli accorgimenti necessari ad applicare la buona vecchia regola del ‘prevenire è meglio che curare.