Intel semplifica l’adozione del cloud computing

Intel semplifica l’adozione del cloud computing

Intel Corporation rende più facile l’implementazione di piattaforme cloud flessibili e scalabili, grazie a nuove tecnologie e collaborazioni di settore finalizzate all’espansione “della nuvola”.
L’obiettivo è quello di garantire la superiore flessibilità e scelta di modelli cloud richiesta dalle aziende, che si trovano ad affrontare il cambiamento e la trasformazione digitale in atto.
Per fare questo, Intel sta semplificando il percorso con l’introduzione di nuovi processori Xeon, ma anche unità a stato solido, e sta avviando collaborazioni mirate per supportare le differenti realtà di mercato.

L’SDI è la base essenziale per i cloud più avanzati del mondo. Rende la fornitura di servizi cloud più veloce ed efficiente, allocando in modo dinamico le risorse necessarie di elaborazione, storage e rete attraverso software intelligente e orchestrando accuratamente la fornitura di applicazioni e servizi on demand destinati a un elevato numero di utenti.

La famiglia di processori Intel Xeon E5-2600 v4, basata su tecnologia di processo a 14 nm, fornisce gli elementi chiave per l’SDI tra cui la tecnologia Intel Resource Director, che permette ai clienti di passare a cloud completamente automatizzati basati su SDI con maggiore visibilità e controllo sulle risorse critiche condivise, come le cache dei processori e la memoria principale. Il risultato è un’orchestrazione più intelligente, oltre a livelli di utilizzo e di servizio migliorati.
La nuova famiglia di prodotti offre prestazioni ottimizzate per le attività cloud, con oltre il 20% di core e cache in più rispetto alla generazione precedente, supporta memoria più veloce e comprende altre tecnologie integrate per accelerare una vasta gamma di carichi di lavoro di server, rete e storage. Inoltre, sono stati implementati miglioramenti in termini di sicurezza, come l’isolamento dei carichi di lavoro, l’applicazione di policy di sicurezza e crittografia più veloce, proteggendo i dati in modo più efficace.

Intel semplifica l’adozione del cloud computing

Per consentire l’accesso veloce e affidabile ai dati sul cloud, Intel ha introdotto nuove unità a stato solido (SSD) ottimizzate per la famiglia di processori Intel Xeon E5 2600 v4, lo storage aziendale e le implementazioni cloud. Le unità SSD Intel DC serie P3320 e P3520 sono i primi SSD Intel ad impiegare tecnologia NAND 3D, caratterizzata dalla massima densità del settore per offrire agli utenti una soluzione di storage densa e a elevata efficienza. Il modello DC P3320 offre un incremento prestazionale fino a 5 volte superiore rispetto a unità SSD basate su SATA3.

Le unità SSD Intel DC serie D3700 e D3600 sono i primi SSD Intel PCI Express dual-port che utilizzano il protocollo NVMe (Non-Volatile Memory Express). Il design a due porte consente funzionalità essenziali come la ridondanza e il failover, proteggendo da eventuali perdite di dati in implementazioni di storage mission critical. I sistemi dei clienti che impiegano SSD D3700 possono registrare un incremento di prestazioni fino a 6 volte rispetto alle attuali soluzioni SAS dual-port.

Intel semplifica l’adozione del cloud computing

Come parte integrante dell’iniziativa Cloud for All, Intel sta investendo in altri operatori del settore per accelerare l’adozione di cloud basati su SDI, ottimizzando tecnologie chiave e allineando il settore per favorire lo sviluppo di standard e di soluzioni cloud facili da implementare.
• Intel sta collaborando con CoreOS e Mirantis per fornire un’unica piattaforma open source per la gestione sia di container che di applicazioni basate su macchine virtuali. Per la prima volta, le aziende saranno in grado di integrare applicazioni scritte per il cloud con applicazioni aziendali tradizionali.
• Intel e VMware hanno annunciato la rete Cloud Solutions Centers of Excellence, mirata ad accelerare le implementazioni cloud. Questi centri favoriranno lo sviluppo di ottimizzazioni personalizzate, faciliteranno il test delle prove di concetto e integreranno le best practice della sicurezza informatica in collaborazione con il National Institute of Standards and Technology.
• La Cloud Native Computing Foundation (CNCF) e Intel hanno annunciato il cluster di test per applicazioni cloud più grande al mondo, creato per applicazioni cloud native. Il cluster comprende oltre 1.000 nodi server basati su processori Intel Xeon, progettati per fornire agli sviluppatori l’opportunità di testare applicazioni su scala più ampia e per offrire alle aziende l’efficienza e la portabilità delle applicazioni cloud native.
• Intel sta ampliando il programma Cloud Builders per includere casi d’uso SDI e accelerare le attività di ottimizzazione dell’ecosistema, per consentire ai clienti di sfruttare al massimo l’orchestrazione e l’automazione dell’infrastruttura come servizio (Iaas, Infrastructure as a Service). Il nuovo programma Storage Builders intende inoltre accelerare nel settore l’utilizzo di soluzioni di storage di nuova generazione predisposte per il cloud, per favorire una maggiore innovazione tramite matchmaking all’interno dell’ecosistema cloud. Attualmente Intel conta oltre trecento aziende che partecipano ai programmi Cloud, Storage e Network Builders.