Stando alla ricerca di Kaspersky Lab e B2B International, un’azienda su quattro rischia di perdere l’accesso ai sistemi business-critical perché non è stata installata una protezione anti-DDoS.
Più della metà delle aziende coinvolte ritiene che investire in un sistema di protezione contro gli attacchi DDoS sia una spesa giustificata e circa lo stesso numero di intervistati crede che una protezione anti-DDoS sia un importante requisito per la sicurezza informatica della propria infrastruttura. Per le aziende di telecomunicazioni e finanziarie, la percentuale risulta essere rispettivamente dell’82 e del 78%.
Tuttavia, nonostante questo, un numero significativo di aziende (24%) non utilizza questo tipo di protezione oppure lo applica solo parzialmente (41%). Solo il 34% delle aziende ha una protezione completa contro questa minaccia molto diffusa. Stranamente, la maggior parte delle aziende prive di protezione anti-DDoS appartiene ad un “gruppo di rischio, cioè a quei settori che sono più frequentemente soggetti ad attacchi, vale a dire media (36%), healthcare e istruzione (entrambi 31%).
La ricerca ha messo in luce che il 25% delle aziende cita la stabilità dei sistemi business-critical come una delle loro priorità, ma solo il 15% ha espresso l’intenzione di implementare soluzioni anti-DDoS nel prossimo futuro. Allo stesso tempo, database, email, siti web e altri servizi online, il cui funzionamento è fondamentale per quasi tutte le aziende, possono essere facilmente interrotti anche da attacchi meno sofisticati. Non sorprende, poi, che secondo la ricerca, un solo attacco DDoS possa costare all’azienda molto più di 400mila dollari, a causa dell’interruzione dei processi aziendali e dei costi di ripristino, delle multe, della ricostruzione della reputazione e così via.