Stando al report “Organizing for Digital: Why Digital Dexterity Matters” di Capgemini Consulting, poche aziende hanno utilizzato con successo tecnologie digitali per evolvere.
La ricerca, svolta in collaborazione con il MIT Center for Digital Business, rivela che chi l’ha fatto ha avuto il doppio di probabilità in termini di crescita, redditività e customer satisfaction rispetto ai concorrenti del settore. “Destrezza digitale” è la capacità di adattare rapidamente la struttura organizzativa per ottenere maggiore valore dalle trasformazioni digitali successive – per esempio, diventare organizzazioni più evolute attraverso un sistematico processo decisionale basato sui dati, conferendo più potere decisionale ai dipendenti in contatto con la clientela, o consentendo una collaborazione oltre confine trasparente.
Maurizio Mondani, CEO di Capgemini Italia
Durante il passaggio all’energia elettrica, la produttività è salita solo dopo che le aziende hanno radicalmente ridisegnato la propria organizzazione – dal layout degli impianti di produzione all’introduzione della catena di montaggio e di una maggiore specializzazione del lavoro. Questo è stato un cambiamento radicale che non è accaduto nel corso di una notte. Ci sono voluti circa 20-30 anni per evolversi. La nostra convinzione è che qualcosa di molto simile accadrà con la trasformazione digitale. Essa richiederà interventi maggiori per cambiare i nostri modelli industriali tradizionali organizzativi in quelli digitali. Ma non abbiamo altra scelta se vogliamo beneficiare completamente di questa rivoluzione digitale.
Il report include una lunga serie di informazioni chiave ed evidenzia i fattori chiave che stabiliscono quali sono le organizzazioni digitalmente più capaci rispetto ad altre:
• Una mentalità digitale che pone come prioritarie le soluzioni digitali a tutto il resto;
• Una sperimentazione sistematica per portare l’innovazione in tutta l’organizzazione;
• Capacità di auto-organizzarsi rapidamente intorno alle nuove opportunità digitali;
• Dare maggiori responsabilità alla forza lavoro dell’organizzazione attraverso l’accesso ai dati;
• Coinvolgere i dipendenti, incoraggiando il problem-solving collaborativo.
Rivela anche che livelli avanzati di destrezza digitale consentono alle aziende di cogliere le opportunità e rispondere ai cambiamenti in modo molto più rapido rispetto ai concorrenti tradizionali.
È dunque più che mai necessario per un’organizzazione avere Destrezza Digitale – segno distintivo di un’organizzazione digitale – tuttavia le aziende mostrano attualmente diversi modi di realizzarla nella propria struttura:
• Un piccolo gruppo (7%) tra le più importanti organizzazioni dimostra un’adeguata mentalità digitale; hanno completamente digitalizzato le operations, sono in grado di auto-organizzarsi rapidamente, individuano le tendenze emergenti e mantengono una significativa esperienza e competenze sulle tecnologie digitali.
• La maggior parte delle aziende sono ancora in una fase di transizione, nel tentativo di gestire l’assestamento tra nuovi e vecchi modelli organizzativi. Molte organizzazioni (56%) sono in una fase di ‘avvio’, hanno appena iniziato il cambiamento e stanno costruendo lentamente le proprie competenze digitali, mentre un numero significativo (21%) si trova in uno stadio ben avviato della transizione, con diverse capacità digitali di personalizzazione della customer experience, di semplificazione delle attività di routine e di facilitazione della collaborazione interna ed esterna all’organizzazione.
• Il 16% delle organizzazioni è in ‘stallo’, senza alcuna competenza digitale significativa e alle prese con le proprie possibilità, dimostrandosi inflessibili e incapaci di rispondere alle tendenze emergenti e alle esigenze dei clienti.